Nel 1963, l'allora presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, volò a Berlino Ovest per solidarizzare con i cittadini tedeschi di quella zona occupata dagli angloamericani, perchè i comunisti sovietici, che occupavano Berlino est e la Germania orientale, avevano imposto il blocco alle merci, ai rifornimenti, agli spostamenti e pronunciò un vibrante discorso nel quale entrarono le quattro parole del titolo del commento (in seguito diventammo tutti americani dopo l'11 settembre e tutti francesi dopo l'assalto isis al giornale satirico parigino).
Si sfiorò la guerra finchè, come accadde per i missili a Cuba, i comunisti sovietici furono costretti a prenderla persa, non essendo evidentemente intenzionati ad affrontare una guerra nucleare.
Si sostituisca Berlino con Kaliningrad e abbiamo la stessa situazione, a ruoli invertiti.
Oggi sono gli occidentali ad istigare la Lituania ad assumere provvedimenti provocatori verso la Russia, imponendo, dietro la foglia di fico di sanzioni che mi appaiono sempre più illegittime, blocchi in entrata e in uscita.
La domanda che ci si pone è se è un bluff o una specifica volontà di Biden e dei suoi valletti di provocare la Russia anche su Kaliningrad, dopo aver istigato in proposito il comico con i tacchi a spillo di Kiev, per indurla ad una reazione ed avere così il pretesto per far scoppiare una guerra.
Perchè io non credo che la Russia possa accettare che i suoi cittadini di Kaliningrad siano strangolati dalla Lituania e mi aspetto una reazione per forzare il blocco, un po' come tanti anni fa, davanti ai "picchetti" comunisti che ci impedivano di entrare nelle classi, sfondavamo con la forza.
In ogni caso, si stanno riproducendo, a parti invertite, tante vicende degli anni passati.
Non solo i missili di Cuba (oggi l'espansionismo Nato a est) e il blocco di Berlino (oggi di Kaliningrad), ma anche nello specifico della controversia tra Russia e Ucraina che ricorda quella che portò alla guerra di Clinton e D'Alema contro la Serbia per consentire al Kossovo di diventare uno stato indipendente.
Oggi è il Donbass che reclama l'indipendenza e l'Ucraina, nella parte della Serbia, che cerca di negargliela, con l'appoggio di chi nel 1999 bombardò Belgrado per favorire il Kossovo tra gli applausi di quella stessa stampa e partiti che oggi sostengono l'Ucraina.
E l'occidente, dal confronto, non ne esce per nulla bene, nè sul piano storico, nè su quello morale.
2 commenti:
Il Kosovo (o Kossovo), uno stato islamico all'inizio terrorista contro i Serbi, i quali dovettero pure chiedere protezione all'ONU per le loro chiese cristiane profanate. Poi cosa sorse lì da quelle parti? Una bella base Nato militare (Camp Bondsteel) e un crocevia di armi clandestine e droga. Alla faccia dell'"esportazione della democrazia"!
Orgogliosa di essere stata già allora (2008), dalla parte giusta e di non essermi fatta infinocchiare dalle sirene mediatiche:
https://sauraplesio.blogspot.com/2008/02/camp-bondsteel-base-militare-su-balcani.html
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