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No alla deriva

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11 giugno 2022

E Draghi si permette pure di criticare Putin ed Erdogan !

La confessione del sottosegretario ai servizi di sicurezza, Gabrielli, che, nella sostanza, negandolo, ha ammesso che sono stati raccolti dati, circostanze, riferimenti e nominativi di presunti filo putiniani, induce ad una riflessione che vada oltre la specifica vicenda.

In sedici mesi di governo, Draghi si è distinto per i fallimenti in economia, nella politica sanitaria, del lavoro, dell'immigrazione, unendo a ciò l'elmetto che ha indossato per mostrarsi il più "atlantico"  der bigonzo.

Sotto tale ultimo aspetto, Draghi si è distinto in attacchi anche personali a Putin ed Erdogan, ammantandosi della bandiera della Libertà e della Democrazia nei confronto di quei due che, a suo parere, sarebbero una via di mezzo tra dittatori e autocrati.

Ma Draghi, in casa sua, cioè nostra, cosa ha fatto ?

Ha imposto l'obbligo vaccinale agli ultra cinquantenni cacciandoli dal lavoro se non si fossero piegati e sottraendo a loro e alle loro famiglie il sostentamento della retribuzione;

Ha imposto limitazioni alla libertà di circolazione e di riunione a tutti i cittadini con la scusa dell'emergenza sanitaria.

Con tali divieti ha messo in ginocchio una intera economia e per rimediarvi ha contratto debiti con l'Unione del Male, condizionati, che rappresentano un cappio al collo di ogni Italiano

Draghi, non pago, ha aumentato il debito pubblico, sperperando risorse rifinanziando il reddito di cittadinanza e alloggiando, nutrendo, curando ed istruendo i clandestini scaricatici dalle ong, per la totale incapacità decisionale a fermarle da parte del governo e del suo ministro degli interni Lamorgese.

Draghi, il fenomeno democratico, ha fatto manganellare chi protestava contro i divieti, mandando in prigione, senza processo, per mesi i dirigenti di un partito politico, Forza Nuova (almeno Navalny è in prigione, nella Russia del cattivone Putin, dopo un processo !).

Quando abbiamo cominciato ad intravvedere la luce in fondo al tunnel, Draghi si è precipitato a sostegno dei più accesi guerrafondai, inviando armi (non importa se fondi di magazzino) e aderendo ad ogni sanzione.

Draghi, con le sanzioni, ha inferto un nuovo colpo alle attività economiche in Italia, al turismo russo, mettendo in serio pericolo, con la sua belligeranza a fianco del comico con i tacchi a spillo di Kiev, non solo la Sicurezza degli Italiani, ma anche il nostro Benessere che dipende dal gas, dal grano, dal petrolio, dalle materie prime che provenivano dalla Russia.

Draghi ha mostrato la sua coerenza democratica, andando a piatire, in sostituzione delle materie prime russe, maggiori rifornimenti da stati africani che, quanto a libertà e democrazia, non sono certi messi meglio di Russia e Turchia.

Draghi ha così poca considerazione del Popolo Italiano dall'aver arrogantemente dichiarato che, non essendo eletto, ma nominato, lui risponde a chi lo ha nominato, cioè Mattarella.

E' solo un elenco sommario che dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Draghi non è persona titolata a criticare Putin ed Erdogan nel nome della Democrazia e della Libertà e neppure qualificata a governare una Nazione importante come l'Italia.

Siamo però noi, Popolo Italiano, ad avere la golden share su Draghi, con il nostro voto.

Votando, votando e votando.

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