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27 dicembre 2023

Germania in crisi, lezione per tutti

La morte dell'ex, potentissimo, ministro delle finanze di Angela Merkel, Wolfgang Schauble, arriva in contemporanea alle voci di una profonda crisi nella coalizione a tre (socialisti, verdi e liberali) che governa la Germania e potrebbe simboleggiare una nuova "caduta degli Dei".

L'azione di governo, l'amministrazione di uno stato, non può basarsi sui sondaggi, ma l'indirizzo generale di un popolo che emerge dai sondaggi dovrebbe essere tenuto in giusto conto.

E i sondaggi tedeschi indicano che appena un terzo dell'elettorato esprimerebbe fiducia verso i tre partiti di governo, con una progressiva crescita sia della Cdu/Csu (popolari) che, soprattutto, di Afd (alleato della Lega in Id al parlamento europeo).

Poichè i tedeschi sono molto pragmatici, la rilevazione delle intenzioni di voto non deriva da una umorale reazione individuale, ma da una profonda insoddisfazione per l'andamento dell'economia tedesca e per le scelte folli ispirate dai verdi che trascinano verso il baratro anche i liberali che, incautamente, scelsero di entrare in quel governo.

E' un monito ed un insegnamento per i popolari e i liberali in Italia e in Europa.

Oggi, con la cosiddetta "maggioranza Ursula", socialisti, verdi, liberali, popolari e persino le frange dell'estrema sinistra sono la maggioranza dell'attuale parlamento europeo e trainano verso le peggiori devastazioni nella nostra economia, costumi e vita sociale, perseguendo paturnie ecoambientaliste, politiche di legittimazione di costumi di vita che rappresentano, elevato ad ennesima potenza, gli "ozi di Capua" di Annibale, riconoscimenti di pretese da parte di ogni sorta di minoranza a danno, economico e non solo, della maggioranza che lavora e produce,

I risultati si vedono sistematicamente nelle elezioni, dall'Olanda alla Serbia, dall'Italia alla Spagna dove i socialisti sono dovuti scendere a patti con i secessionisti baschi e catalani e con l'estrema sinistra sostenitrice di Hamas, pur di restare aggrappati alle poltrone di governo.

Ovunque il partito popolare si presenta in contrapposizione reale e non fittizia nei confronti dei socialisti e della loro paccottiglia politica, recupera voti e cresce, là dove invece sceglie di erigere una barriera a destra, perde e diventa marginale.

La Germania non è vicina ad elezioni anticipate, non ricordo che sia mai accaduto, quindi immagino che, in un modo o in un altro, arriverà alla fine della legislatura che, se non sbaglio, sarà nel 2025, ma il passaggio delle elezioni europee potrebbe essere determinante per definire le posizioni.

Finora la Cdu/Csu, i popolari tedeschi, è apparsa ondivaga tra un rinnovato rapporto con liberali e socialisti e seguire l'esempio italiano di una alleanza di Centro Destra e tale ambiguiità le è costata il primato e la maggioranza relativa nel 2021.

Errore che non ha commesso l'omologo partito popolare spagnolo che, pur restando all'opposizione, ha conquistato la maggioranza relativa dei voti e dei seggi, contenendo la Destra di Vox (Ecr in Europa, con Fratelli d'Italia) grazie alla chiarezza della sua contrapposizione nei confronti dei socialisti.

L'esempio italiano, il buon governo che emerge dai primi quattordici mesi di Governo Meloni, può indicare la strada anche alle altre nazioni europee.

Contrapposizione netta verso i socialisti e i verdi e i loro costosissimi disagi mentali che si traducono in leggi capestro per aziende e famiglie, per perseguire una politica di progresso senza rinunciare al Benessere conquistato in tanti anni di lavoro e di sacrifici e che non può allegramente rinunciare all'energia prodotta con fonti fossili.

Per i liberali, che spesso si affiancano a socialisti e verdi per una sorta di affinità derivante dal malinteso concetto di "liberale" che non è certo sinonimo di "anarchia" o "licenza" nei costumi, può valere la stessa indicazione.



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