Non posso però che dissociarmi, totalmente, da quella parte del discorso tenuto ieri dal signor Cecchettin ai funerali della figlia, in cui si adombra una responsabilità collettiva degli Uomini, che dovrebbero "cambiare".
Potrei accettare che si dicesse che noi Uomini dobbiamo recuperare, restaurando il nostro ruolo per non crescere, come dice il Generale Vannacci, da smidollati, non che si debba "cambiare" in una sorta di chiamata a correo di tutti gli omicidi di donne.
Perchè di un omicidio, l'unico e solo responsabile è chi lo commette.
Parlare di responsabilità di tutti gli Uomini, di Patriarcato da abbattere, di colpe generiche della Società è solo un modo per portare delle attenuanti (fondate sul nulla !) al vero e unico colpevole, magari concedendogli tutti quei benefici dalla riduzione della pena, ai permessi vari che un omicida non dovrebbe mai avere, essendo un insulto, quello sì, alla memoria delle vittime e dei parenti.
Come potrebbe accadere con Cesare Battisti se, davanti ad una semplice dichiarazione di voler iniziare un percorso di ravvedimento, gli si aprissero le porte del carcere.
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