Ad Atreju abbiamo avuto notizia di dibattiti, di interventi (anche di esponenti delle opposizioni, da Renzi a Calenda a Minniti) di discussioni su proposte, progetti, visioni.
Alla conferenza organizzativa abbiamo solo ascoltato la milionesima replica delle solite parole d'ordine cattocomuniste, dall'antifascismo, all'europeismo di maniera che si traduce unicamente nella genuflessione alla volonta di Berlino e Parigi gettando alle ortiche ogni interesse nazionale.
Gli ospiti, poi, sono emblematici.
A fronte di vecchie mummie, a prescindere dall'età, del passato (Prodi, Letta, la Bindi, Gentiloni) ad Atreju sono arrivati Musk, il Primo Ministro Britannico Sunak, il Presidente albanese Rama, solo per limitarsi alla politica.
Immigrazione, natalità, infrastrutture erano gli argomenti principali ad Atreju, dai cattocomunisti abbiamo sentito parlare di patto di stabilità, regole, direttive e ... salario minimo !
Mi piace inoltre sottolineare come la Meloni (e il suo Governo, ovviamente) abbiano liberato l'Italia da una nociva e autolesionistica sudditanza alla politica estera (improvvisata) della commissione europea, per sottoscrivere accordi con chi non è parte dell'unione, come il Regno Unito e l'Albania.
Principalmente su un tema per noi molto importante e sul quale l'unione europea è colpevolemente latitante, anche se alcune nazioni (Germania, Svezia, Danimarca) sembra stiano avviandosi sulla stessa strada di Regno Unito e Italia, cioè quello di aprire campi di rimpatrio in stati esteri.
Dove volete quindi che ci potrebbe portare una sinistra che riesuma l'ottantaquattrenne Prodi e deve affidarsi a livello istituzionale all'azione dell'ottantaduenne Mattarella e dell'ottantacinquenne Barbera ?
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