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No alla deriva

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29 dicembre 2023

Quando la Maggioranza è coesa

Ultimi atti di governo del 2023.

Con il Consiglio dei Ministri di ieri sono stati completati gli atti per procedere con il programma di governo, tra i quali l'accorpamento delle prime due aliquote irpef e la parola fine alle richieste proroghe del superbonus, con la definizione di un sistema che garantisca i meno abbienti e sani quanto già restituito dall'Agenzia delle Entrate.

Nel frattempo la benzina cala senza che il prezzo sia drogato dall'intervento dello stato, cala il prezzo della luce, si entra nel mercato libero del gas, cala lo spread ormai sotto anche i 160 punti, si incassa la quarta rata dei finanziamenti europei (anche se avremmo fatto meglio a chiedere fiducia agli Italiani e non indebitarci con i cravattari di Bruxelles, ma il Governo Meloni ha dovuto gestire al meglio una scelta fatta da Conte2 e Draghi).

I risultati di questo secondo anno (per millesimi, di fatto è il primo anno completo) di Governo Meloni sono positivi e trovano riscontro nell'aumentata fiducia e ottimismo verso il futuro registrati dai sondaggi.

E' il frutto di un governo che ha un programma, un progetto di società, una visione del futuro dell'Italia e, soprattutto, una compattezza fondata su una maggioranza parlamentare solida.

Una situazione non scontata, quando i governi di sinistra si sfilacciavano nella varie lobbies che spingevano per provvedimenti ideologici, avulsi da una visione del futuro, unicamente per accontentare questa o quella minoranza rumorosa.

E' la dimostrazione che anche in Italia si può governare bene, senza sprechi, discutendo come è logico che sia, ma centrando gli obiettivi prefissati, sia pur con una faticosa marcia per uscire dal baratro in cui siamo precipitati dopo undici anni di governi a trazione cattocomunista, da Monti a Draghi, passando per Letta, Renzi, Gentiloni e Conte2.

E' una coesione che nasce dalla base.

Personalmente non trovo molta differenza nelle aspettative e nelle aspirazioni mie rispetto a quelle di chi vota altri partiti della Coalizione di Centro Destra.

A maggior ragione quindi assume rilevanza la "madre di tutte le riforme", cioè il presidenzialismo, anche nella sua forma ridotta del premierato.

Dare stabilità al governo, ad un governo che esce dalle urne, quindi con una coalizione predeterminata, diventa un aiuto per l'azione dell'intera legislatura che viene così sottratta alle congiure di palazzo.

Un anno intero di governo è dunque una promozione piena per il Governo Meloni (che ha dimostrato di funzionare anche in assenza per malattia del Presidente del Consiglio).

Poi, certo, ci sono ancora tante questioni da affrontare, prima fra tutte l'immigrazione clandestina e, ancora, una più corposa riduzione delle tasse, una politica energetica più nazionale e più svincolata dalle paturnie ecoambientaliste, ma molto dipenderà dalle elezioni del giugno 2024 quando, se si cambierà la maggioranza nel parlamento europeo, molti totem verranno abbattuti.

Votare conta e serve e ne abbiamo quotidianamente la conferma dal livello di isteria e di bile che esprimono le dichiarazioni dei politici cattocomunisti e grillini e i loro megafoni della stampa di sinistra.

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