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09 dicembre 2023

Draghi? Perfetto per questa Europa di nani e ballerine

Se non è una delle solite panzane che la stampa che rappresenta l'intellighenzia (molto modesta) cattocomunista propina a chi ancora la segue, Germania e Francia, Scholz e Macron, vorrebbero Draghi al posto di Ursula Von der Leyen da dirottare come segretario Nato.

La Von der Leyen è un disastro, ma almeno è espressione del partito popolare che, pur complice di socialisti e verdi, sembra comunque possa avere qualche possibilità di redenzione.

Draghi sarebbe un disastro (e noi Italiani conosciamo bene le sue fantasie sul vaccino che protegge dal contagio e dal contagiare o sulla rinuncia al condizionatore e al riscaldamento in cambio della pace) con l'aggiunta di non avere una casa politica, di non avere una base elettorale e, quindi, di assumere l'incarico con la presunzione di esservi chiamato da Dio.

Indubbiamente se fosse vera la ricostruzione della stampa cattocomunista, la Meloni e il Governo Italiano si troverebbero in difficoltà nell'osteggiare tale nomina, ma non tutti gli Italiani fanno gli interessi dell'Italia.

In particolare qualcuno, non ricordo chi, probabilmente Andreotti perchè sarebbe nelle sue corde, disse che un tedesco assumeva un incarico in Europa da tedesco, un francese da francese, ma un italiano lo assumeva da europeo, intendendo con ciò che mentre tedeschi e francesi restavano tedeschi e francesi e promuovevano gli interessi tedeschi e francesi, gli italiani si spogliavano del Tricolore per indossare la bandierina blu con le stelle gialle, mostrandosi più europeisti dell'Europa, andando contro l'interesse nazionale italiano, beandosi degli applausi della stampa internazionale al soldo della consorteria finanziaria e affaristica.

Se devo pensare ad un commissario italiano che abbia fatto l'interesse dell'Italia, a me viene in mente solo Filippo Maria Pandolfi che a fine anni ottanta, inizio novanta, difese strenuamente la politica degli agricoltori italiani.

Con il Governo Meloni, invece, avremmo la possibilità di nominare commissario un politico italiano (possibilmente anti europeista) con lo specifico incarico di mettere i bastoni fra le ruote a tutti i provvedimenti contrari all'interesse nazionale, esattamente come fanno tutti gli altri commissari a favore delle rispettive nazioni.

E quel commissario non sarebbe Draghi che, nella sua convinzione di esser chiamato da Dio perchè non appartiene a nessuna famiglia politica, farebbe quello che hanno sempre fatto tutti i commissari italiani: si spoglierebbe del Tricolore per indossare la bandierina blu a stelle gialle.

Ma per una cosa Draghi sarebbe perfetto quale presidente della commissione europea: incarnerebbe perfettamente questa Europa di nani e ballerine, di burocrati e invasati verdi, di ragionieri e affaristi.

Una Europa sempre più suddita e sottomessa alle più strampalate teorie woke, omosessuali, femministe, ecoambientaliste, immigrazioniste.

Cioè l'Europa che rinnega ed ha paura del suo glorioso passato, della sua Storia millenaria e che si genuflette davanti a chi alza la voce, a chi chiede le nostre scuse quando dovrebbe solo ringraziarci per averlo sollevato rapidamente dall'era delle caverne.

Draghi ne sarebbe la perfetta incarnazione e rappresentanza.

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