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12 febbraio 2024

La Russia deve essere reintegrata nel fronte occidentale

Leggo con grande disappunto le bellicose dichiarazioni di esponenti della Nato che, invece di impegnarsi per garantire la navigazione ed i commerci nel Mar Rosso a tutela degli interessi dei Popoli e delle Nazioni europee, alimentano lo scontro con la Russia, spingendola sempre di più tra le braccia della Cina e di altri stati poco raccomandabili come l'Iran e la Corea del Nord.

La Russia, come si capisce anche dalla "lezioncina" di storia impartita da Putin all'inizio dell'intervista rilasciata a Tucker Carlson, ha da sempre una proiezione verso l'Occidente, l'Europa, mentre ha sempre visto i suoi lontani confini orientali come messi in pericolo dalle mire espansioniste dei cinesi.

La scelta incauta di intervenire a favore dell'Ucraina invece di mantenere una neutralità che avrebbe favorito un accordo con la Nato e/o le nazioni europee come mediatori, ha avuto lo stesso effetto che ebbero le sanzioni di Inghilterra e Francia contro l'Italia dopo la nostra conquista dell'Etiopia e la proclamazione dell'Impero.

Allora l'Italia, che pure non amava la Germania, storico nemico, soprattutto quella di Hitler che si stava avvicinando ai nostri confini con le pretese di quell'Anchluss poi portato a compimento nel 1938,  fu spinta tra le braccia della Germania dalle ritorsioni anglofrancesi perchè avevamo realizzato quel che loro avevano fatto da decenni.

Le conseguenze furono devastanti, dalle leggi razziali, al via libera all'Anchluss, fino al devastante ingresso in guerra a fianco della Germania.

Oggi si ripete la storia.

Le sanzioni e l'ostilità dell'Occidente verso la Russia la spinge a cercare alleanze e rifornimenti in Cina, Corea del Nord, Iran, con tutte le conseguenze del caso che potranno vedere coinvolte non solo quelle terre contese tra Russia e Ucraina, ma potrebbero spaziare dal Medio Oriente (dove avremmo bisogno, come fu per la guerra contro l'Isis, dell'alleanza russa, non di una Russia che sostiene i terroristi di Hamas e dello Yemen per ricambiare l'aiuto iraniano e cinese !) ed a Formosa, sulla quale si proietta l'ombra del Dragone.

E mi ricordo quando, dopo aver riunito a Pratica di Mare Bush e Putin, Berlusconi ebbe la visione di una Russia nella Nato, per integrarla a pieno nel mondo occidentale, nei nostri meccanismi e nella nostra alleanza.

Una intuizione geniale, misconosciuta e persino derisa da chi, oggi, ci sta incartando in un sostegno privo di prospettive al regime ucraino.

Purtroppo dopo Pratica di Mare, fu compiuto solo il primo passo, la trasformazione del G7 in G8, salvo poi escludere la Russia nel 2014, dopo l'annessione della Crimea (territorio totalmente russo e regalato da Kruscev all'Ucraina unicamente per un suo capriccio da dittatore, tanto a quel tempo i confini interni all'Unione Sovietica erano solo formali, perchè decideva tutto il partito comunista da Mosca).

L'Interesse Nazionale, l'interesse dell'intero Occidente vuole che cessino le dichiarazioni incendiarie di chi prevede ostilità con la Russia anche per dieci anni, per recuperare un alleato importante in quella che deve essere la priorità: l'eliminazione dei terroristi che minacciano la sicurezza e il benessere di tutti con le loroo aggressioni alle persone, alla navigazione e al commercio mondiale.

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