Ma su cosa potremmo dialogare con i cattocomunisti ?

Dal caso della signora italiana sotto processo e in custodia cautelare in Ungheria, alla protesta degli agricoltori, dal "piano Mattei" per l'Africa, alla vendita di una quota marginale di aziende pubbliche, la cagnara cattocomunista si alza sempre a sproposito, sempre contro gli interessi nazionali.

Ultimo ascoltato in ordine di tempo è il signor Calenda che si presenta con un doppio petto da moderato, liberale, competente, ma che, sin dalle prime parole, dimostra da non avere nulla da invidiare alla Schlein ed a Conte.

Nella fattispecie, a Radio anch'io, la faziosa trasmissione radiofonica condotta da Giorgio Zanchini (alla faccia di un sano spoil system !) il signor Calenda afferma che se Orban continuasse ad esercitare il suo legittimo diritto di veto contro gli sperperi di miliardi per aiuti all'Ucraina, dovrebbe essere sanzionato, revocandogli i finanziamenti europei ed escluso dalle votazioni dei 27 stati memmbri.

In sostanza la democrazia secondo il vangelo di Calenda, si manifesterebbe togliendo il diritto di voto a chi non vota con il gregge, vendendo il cervello all'ammasso.

Era più trasparente Stalin che, almeno, evitava di far votare e decideva tutto lui.

Io non credo che sia possibile un qualsiasi dialogo con costoro.

In undici anni in cui hanno governato sempre loro, con l'unica eccezione del solo anno del Conte1 con la Lega e i grillini, non hanno risolto un solo problema (dall'energia all'ilva), hanno lasciato partire senza un intervento la Fiat che ha spostato sede legale e fiscale all'estero e, in compenso, hanno speso senza alcun ritorno al punto da aumentare il debito pubblico di oltre mille miliardi.

Se costoro sono i competenti, allora evviva i dilettanti !

Ciononostante insistono nel presentarsi nelle trasmissioni radiotelevisive per impartire lezioni e, con i compiacenti quotidiani, rilasciare chilometriche interviste.

E tutta la loro scienza si risolve con maggiori costi a carico dei singoli cittadini e a carico del bilancio dello stato per un assistenzialismo che incrementa solo il debito pubblico.

Ma la cosa grave non è che i Calenda, i Conte, le Schlein straparlino perchè si caricano a molla quando vedono un microfono o una telecamera e rifilano il piatto preregistrato, quanto che ci siano ancora degli italiani che credono alle loro favole (che poi in realtà, sono incubi) e li votano pure.

Forse perchè non hanno ancora trovato una fonte alternativa dove fare il pieno di buon senso.