Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 novembre 2024

Vent'anni dopo

L'immagine che riproduco con commento è dell'Unità nel marzo 2002, quando i cattocomunisti si esibirono nel primo sciopero generale contro il Governo Berlusconi di Centro Destra, insediatosi dopo la vittoria elettorale del 2001.

Venivano dichiarati, solo a Roma, ben TRE MILIONI di manifestanti.

Ieri Landini ha urlato "siamo CINQUECENTOMILA" computando tutte le manifestazioni in tutta Italia.

O mentivano allora, o non sanno fare i conti, comunque una riduzione di partecipazione che rende plastico il fallimento di un sindacato assente per undici anni (da Monti a Draghi) e che oggi accorre in soccorso dell'ammucchiata cattocomunista che, infatti, ha mandato in piazza i suoi leaders (Schlein, Conte, Boianni e Fratonelli, Lepore e De Pascale a Bologna) e con Landini che ha confessato che fa politica.

Infatti i contratti non vengono rinnovati, il sindacato è stato assente quando hanno sospeso dal lavoro e dallo stipendio chi non si punturava ed è succube degli sbandamenti del partito di riferimento dove, del resto, trovano una dorata pensione gli ex segretari cgil.

Ma se Landini, almeno, ci mette la faccia ed ogni volta che apre bocca dimostra l'assenza di ogni base culturale, economica e politica sapendo solo sbraitare, facendo la faccia truce ed essendo costretto al alzare non solo i decibel, ma anche il livello di scontro (ed a Torino hanno risposto al suo appello alla rivolta sociale, al rivoltare l'Italia come un guanto: parole che dovrebbero poter trovare un giudice a Roma !), provo tanta pena per quelli che lo seguono.

Alcuni sono stati intervistati da "professionisti dell'informazione" compiacenti che, credendo di fare una marchetta al sindacato, hanno invece evidenziato da un lato la povertà culturale e le idee confuse di chi ha manifestato, dall'altro la grande prevalenza di anziani, pensionati, vecchi "compagni" che vengono spostati da una manifestazione all'altra, come nella barzelletta del Ventennio il Duce si diceva spostasse i suoi dieci carri armati per farli apparire cento.

L'Italia che è andata in piazza ieri, perchè anche quella, purtroppo, è Italia, è un'Italia che vive altrove.

Proprio nei giorni in cui il nostro Governo incassa riconoscimenti e apprezzamenti e persino il vicedirettore di Avvenire è costretto per radio ad ammettere che la Meloni ha manovrato benissimo in europa e, anzi, avrà un ruolo di primo piano nel futuro perchè oggi l'Italia è la più stabile, politicamente ed economicamente, tra le grandi nazioni che fanno parte dell'unione europea, una minoranza in calo di partecipazione, cerca di distruggere quel che in poco più di due anni il Governo è riuscito a costruire, seguendo leaders che manifestano, ad ogni loro dichiarazione, lo spirito anti italiano che contraddistingue da sempre i cattocomunisti e la sinistra tutta.

I tre milioni a Roma di Cofferati del 2002 non sortirono effetto politico alcuno, perchè il Centro Destra, con Berlusconi Presidente, rimase al governo sino alla fine della legislatura, figuriamoci cosa possono ottenere cinquecentomila scesi in tutta Italia al seguito di Landini.

Quelle azioni, però, servono solo a danneggiare l'immagine dell'Italia, portare danni all'economia (ieri sarebbe stato il "black friday" e i commercianti hanno scontato gli scioperi, le manifestazioni oltre alla ciliegina del blocco delle transazioni con carte), non certo a migliorare quello che va migliorato.

Il sindacato dovrebbe occuparsi di contratti, non di fare politica, perchè tutti quelli che sono andati in piazza scommetto che il 25 settembre 2022 hanno votato per i loro rappresentanti, preposti a determinare la politica nazionale.

E' ora di finirla con il voler ribaltare la volontà popolare, aspettino cinque anni e ottengano la maggioranza in parlamento, se ci riusciranno potranno tornare a mettere il bavaglio al sindacato, come hanno fatto da Monti a Draghi, per attuare le politiche del turbocapitalismo imposte da Bruxelles.

Landini non ci arriva, ma è per quello che ha chiamato in piazza le sue residuali e stagionate truppe.

 



29 novembre 2024

Due paroline su canone rai e tasse

La sinistra si è aggrappata a due votazioni nelle quali Lega e Forza Italia si sono fatte i dispettucci reciproci, per aizzare i loro elettori, rincuorandoli dopo una serie di sconfitte in Italia e all'estero.

Poi il decreto fiscale è passato con un voto compatto di fiducia, mandando in frantumi l'ennesima illusione cattocomunista.

I due dispettucci sono relativi non ad una proposta del Governo ma a due emendamenti dei due partiti, che avevano avuto il via libera del Governo e sono stati respinti.

In sostanza, il Ministro dell'Economia Giorgetti ha a disposizioni qualche centinaio di milioni da immolare sull'altare di proposte specifiche di modifiche della legge di bilancio e quindi se ne passa una, non ne passa un'altra, perchè, grazie ad undici anni di governi cattocomunisti, la coperta è troppo corta.

Detto ciò i due emendamenti bocciati riguardavano un aiutino alla sanità calabrese e la conferma della riduzione del canone rai.

Personalmente sono contro la rai pubblica (in realtà sono contro il pubblico, quindi anche contro la sanità pubblica, ma so benissimo che la mia è una utopia che potrei vedere realizzata solo se scoppiasse una guerra che rivoluzionasse tutto l'esistente) ma comunque sono favorevole a ridurre il canone o ad abolirlo.

Forza Italia è notoriamente il partito di Mediaset e fa un torto al suo liberalismo opponendosi alla riduzione/abolizione del canone con motivazioni che nascondono la realtà: con un canone ridotto o abolito, la rai non avrebbe limiti di legge per la raccolta pubblicitaria che, quindi, verrebbe in parte sottratta agli altri operatori televisivi, Mediaset inclusa.

Tutto qui.

Ma sappiamo anche che con la rai pubblica, se non ci fosse il canone quei soldi arriverebbero dalla contabilità ordinaria, come dalla contabilità generale arrivano i soldi necessari a coprire il deficit della rai.

In tale ottica non si comprende l'opposizione della sinistra alla riduzione del canone.

Infatti il pagamento di una tassa denominata canone rai è uguale per tutti in virtù della fruizione del servizio, mentre se fosse ridotta/abolita, ricadendo nella contabilità generale, verrebbe pagata con gli amati (dai cattocomunisti) criteri di progressività e quindi da ogni contribuente in base al reddito.

Se quindi Forza Italia ha una motivazione di sostanza anche se in contrasto con la sua impostazione liberale, la sinistra fa solo una politica vessatoria perchè, quando si parla di tasse, quando c'è da buttarsi per ravanare nelle tasche del cittadino e spendere e spandere, i cattocomunisti non hanno rivali al mondo.

Inquadrato il problema del canone mi permetto di dire che se la strada maestra è la privatizzazione della Rai, a me poco importa se il canone non viene ridotto, purchè quei milioni siano utilizzati, ad esempio, per ridurre l'aliquota media dell'irpef dal 35% al 33% o 34%, insomma purchè quei soldi non siano spesi, ma utilizzati per ridurre la pressione fiscale, in un modo o in un altro.

Per quanto poco sia, sarebbe comunque un segnale, un indirizzo, una dichiarazione di intenti sul fatto che questo Governo di Centro Destra non è un Governo di spesa, ma di restituzione ai cittadini di quanto è stato a noi sottratto dalla politica cattocomunista fondata sulla spesa e sul prelievo fiscale.

28 novembre 2024

Il patriarcato non esiste, ma se proprio ci tengono ...

Ho recentemente letto l'ultimo saggio di Marcello Veneziani, "Senza eredi", come sempre chiaro e divulgativo, dal quale traggo una citazione del prof. Sartori, che avrebbe detto o scritto che accusare sistematicamente uno di essere fascista quando non lo è porta a farlo diventare sostenitore di quella parte politica.

A parte il fatto che definire "fascista" una persona, come definirla "comunista", "liberale", "cattolico", non è una accusa perchè non vi è nulla di male ad essere sostenitore di una Idea, perchè il Male è nell'agire con violenza, prevaricazione per soffocare le altre idee, non sostenerne una con parole, scritti, pubbliche manifestazioni, il pensiero del defunto professore è centrato.

E si può allargare a tante altre categorie oggi di moda: razzista, omofobo, sessista, patriarcale.

Sono definizioni, ripeto: non accuse !, la cui connotazione negativa emerge solo dal contesto nel quale sono attribuite con faciloneria e inesattezza semantica oltre a quella riferita alle persone sul banco degli imputati,  che vengono distribuite a piene mani senza avere alcun senso, senza prove, senza riflessione.

In ultimo sembra che noi Maschi, Bianchi, Eterosessuali, siamo i responsabili di tutti i mali di questo mondo, eppure è proprio grazie a noi Maschi, Bianchi, Eterosessuali, che è nata questa Civiltà, la migliore che mai sia sorta sulla Terra.

Le parole del prof. Sartori dovrebbero essere studiate da chi oggi scende nelle piazze e urla la sua rabbia al vento, mancando completamente il bersaglio e, in tal modo, allontanando la soluzione dei problemi che denuncia e, anzi, aggravandoli.

27 novembre 2024

L'Italia della Meloni primeggia, ma a qualcuno non piace

Nel giorno in cui si commenta il "triplete" della Meloni in europa (approvazione del piano di rientro dal debito, della bozza di bilancio 2025 e della sesta rata del pnrr) in Italia i rosiconi si industriano per sabotare la Nazione e il Popolo Italiano.

Da un lato cgil e uil, con il pieno supporto dei cattocomunisti incardinati nella decina di partiti e movimenti di opposizione, a cominciare dal pd della Schlein, si preparano al millesimo (circa) sciopero da quando la Meloni è al Governo con il Centro Destra, probabilmente numero mai raggiunto, complessivamente, negli undici anni di governi (da Monti a Draghi) dei loro sodali di sinistra e che comunque non abbiamo visto quando Conte e Draghi limitavano le libertà individuali per poi espellere dal lavoro e dallo stipendio chi non si punturava.

Dall'altro un partito importante della Coalizione, Forza Italia, assume una posizione incomprensibile sul canone rai, votando contro in commissione la sua riduzione assieme a tutta l'estrema sinistra.

Incomprensibile, perchè se anche la strada maestra resterà sempre la privatizzazione del carrozzone rai con la vendita anche a spezzatino dei vari comparti, la riduzione del canone, in vista della sua abolizione, eliminerebbe uno dei balzelli più odiosi al Popolo, assieme alla tassa sulla casa e al bollo auto.

Meno incomprensibile la posizione di Forza Italia, se lo si inquadra in quel ritorno alla prima repubblica che già vediamo nel movimento cinque stelle e che è realtà nel pd e nei suoi satelliti renziani, calendiani, radicali, verdi e di sinistra collettivista, dove Forza Italia si candida al ruolo che fu quello del partito socialista (che, come disse qualcuno, scuoteva l'albero democristiano per poi far cogliere i frutti al pci) perennemente di ostacolo ad ogni politica sensata, nella speranza di conseguire dividendi elettorali.

Si ripropone così lo schema che nella prima repubblica portò al fallimento l'Italia: i sindacati con gli scioperi e un partito di governo sempre a boicottare le scelte più opportune.

C'è da confidare nel carattere della Meloni, sicuramente più temprato di quello dei vari Rumor, Piccoli, Forlani e compagni, anzi "amici".

26 novembre 2024

Il ritorno in farsa della prima repubblica

Solitamente non mi occupo di quel che accade nei partiti di sinistra: per me questo o quello pari sono, così se i cinque stelle vogliono Conte anzichè Grillo non mi cambia nulla, come nulla mi cambia se il pd passa da Letta alla Schlein, possono metterci chiunque ma io voto l'Idea e quella da loro proposta mi ripugna totalmente.

La commedia andata in onda con l'assemblea (ri)costituente però mi ha fatto tornare in mente i vivaci congressi che animavano i partiti (tranne il pci, tetragono nel suo dirigismo centralista di osservanza sovietica) della prima repubblica, con un ingrediente che si ritrova in uno dei film di Fantozzi con Paolo Villaggio, quando l'azienda in crisi mette come proprio parafulmine il povero ragionier Fantozzi che assume la carica di Presidente e Amministratore Delegato.

Il Fantozzi Presidente finisce con il licenziare il Fantozzi Amministratore Delegato per divergenze dopo uno scambio di lettere infuocate, per poi dimettersi per protesta.

Conte e Grillo, anche se non raggiungono le vette interpretative di Calenda e Renzi, mi ricordano i due Fantozzi del film.

25 novembre 2024

I debiti costano e si devono pagare

In undici anni, dal novembre 2011 all'ottobre 2022, il debito pubblico italiano è aumentato di oltre 1100 miliardi di euro (dai poco più di 1700 miliardi quando Berlusconi fu defenestrato ai quasi 2900 quando la Meloni assunse l'incarico) per le scelte effettuate dai governi che si sono succeduti da Monti a Draghi, compresi e passando per Letta, Renzi, Gentiloni e Conte2.

L'unico governo che ha contenuto l'aumento del debito fu il Conte1, ma lo stesso Conte, con il suo governo successivo, ha poi inflitto la mazzata finale ai nostri conti pubblici con il superbonus che continua a ingabbiare ogni possibilità di sviluppare una politica economica con interventi adeguati.

Il peccato originale, però, è imputabile a Ciampi e Prodi che, con la loro adesione all'unione europea, sottraendo all'Italia la Sovranità Monetaria, ci ha rubato la possibilità di agire in autonomia in base alle esigenze dell'Italia e non in base alle masturbazioni mentali e contabili di una entità sovranazionale.

Ma quello è, in sintesi, il passato e oggi dobbiamo considerare che non esiste la concreta opportunità di uscire dall'unione per riprendersi la piena Sovranità Nazionale e siamo quindi obbligati a fare le nozze con i fichi secchi di un bilancio appesantito dai debiti accumulati.

In questo quadro guardo con fiducia alle azioni che questo Governo ha intrapreso, cercando di equilibrare una spesa necessaria ad alleviare determinate situazioni particolarmente critiche di una fascia della popolazione e, nel contempo, mantenendo un controllo sulla spesa pubblica.

Ogni riduzione delle tasse, come è avvenuta con la flat tax, con il cuneo fiscale, è quindi benvenuta anche se ridotta ai minimi termini e tale sarà finchè non saremo riusciti a digerire il mattone del superbonus (si parla del 2027 - 2029).

Ieri si sono riuniti i leaders dei partiti di maggioranza e, almeno da quel che si legge anche se prendo sempre con la massima cautela le dicerie su quello che si sono detti persone che si vedono riservatamente, sembra che ci sia un accordo su come procedere, dando la priorità alla tenuta dei conti.

Sicuramente vorrei che si mettesse mano all'irpef, riducendo le aliquote, vorrei che si abrogasse completamente il canone rai, mentre sono molto più freddo nei confronti dell'aumento delle "pensioni" minime (che, ricordo, non sono pensioni ma elargizioni assistenziali pagate da chi ha versato contributi, a favore di soggetti che non hanno mai versato nulla o hanno versato in modo insufficiente).

Evidentemente ognuno di noi Italiani ha le sue priorità, fondate sul proprio interesse personale, come è giusto che sia.

Sono peraltro convinto che sia possibile trovare spese da tagliare e che susciterebbero il consenso della maggioranza della popolazione.

Ad esempio tutte le spese ed i contributi per il mantenimento dei clandestini.

Sbagliando, i cattocomunisti ogni tanto ricordano che "anche noi siamo stati migranti".

Sbagliano due volte, la prima perchè la nostra era una emigrazione sana, verso terre libere, sostanzialmente disabitate e che potevano essere messe a frutto, come lo sono state, dall'innesto di una emigrazione che fosse compatibile se non per "sangue e lingua", almeno per "arme, memorie, altare e cor", cioè popolazioni simili, con una Storia in comune.

Ma sbagliano anche perchè chi superava l'ammissione agli Stati Uniti, poi doveva arrangiarsi, non aveva centri di accoglienza, avvocati e giudici amici e tanti benefici pagati da chi lo stava accogliendo.

Era tutto fondato sul volontariato, sulla solidarietà privata, in sostanza le "ong" dell'epoca si facevano carico di introdurre nella nazione in costruzione gli immigrati, pagando loro alloggio, trovando loro lavoro, accudendoli nelle loro necessità sanitarie e di istruzione.

Cosa che dovremmo obbligare a fare alle ong del giorno d'oggi che si limitano a scaricarci vagonate di clandestini che poi noi dobbiamo mantenere, alloggiare, curare, istruire e di cui paghiamo pure i danni quando commettono crimini in proporzione di gran lunga maggiore al loro numero.

E poi i contributi per il cinema, i giornali, gli spettacoli in genere, tutte attività che dovrebbero, in una società liberale, mantenersi perchè integrate nel Mercato e sostenute dal pubblico, non vivere grazie al contributo di chi non è interessato o non gradisce le loro esibizioni.

Ecco, quello che vedo mancare nella politica del Governo è la parte del taglio delle spese, un taglio che è sicuramente doloroso per chi lo subisce, ma che è necessario per evitare di rimandare il momento in cui ci verrà richiesto di pagare il debito che abbiamo accumulato nel passato.

Qualcuno deve pur iniziare a pagarlo.


24 novembre 2024

La triste giornata dei cattocomunisti

Ogni mattina sorge il Sole e il cattocomunista sa che sarà un altro giorno di Governo Meloni e così inizia la giornata schiumando di rabbia.

Guarda la televisione e si consola con il livore che promanano i suoi modelli, da Landini a Bertinotti, da Formigli alla Gruber (ci sarebbe anche Prodi ma per comprendere i suoi borbottii occorrerebbe avere a disposizione un traduttore simultaneo), che dal 25 settembre 2022 pronosticano disastri, catastrofi, il tutto accentuato dopo l'elezione di Trump alla Casa Bianca il 5 novembre 2024.

E sono in perenne attesa che le loro profezie si avverino, aspettando l'arrivo dei tartari come tanti Giovanni Drogo, giorno dopo giorno.

Più l'economia italiana si risana, più soldi arrivano in tasca agli Italiani e contemporaneamente più si allontana lo stato predone, più ululano disperati: andremo a sbattere !

Il prossimo insediamento di Trump alla Casa Bianca è visto come l'inizio dell'Armageddon, ignorando che Trump, alla Casa Bianca, ci è già stato quattro anni in cui nessuna guerra fu iniziata e nessuno stato fu invaso o abbandonato ai terroristi.

I cattocomunisti non sanno neppure sorridere (a meno che non si dileggino gli avversari) e prova ne sia la ridicola levata di scudi per una battuta goliardica di una consigliera di FdI sulla gonna di tulle di una consigliera pd.

La tristezza esistenziale dei cattocomunisti l'aveva già evidenziata Silvio Berlusconi, le cui battute, prima del declino fisico e politico, inqudravano perfettamente il mondo rosso.

Sono sempre arrabbiati, si inventano nemici ormai consegnati alla Storia come il Fascismo e il Patriarcato e si genuflettono davanti al turbocapitalismo impersonato dall'unione europea, forse perchè ha quel tanto di dirigismo comunista che riesce in parte a lenire il dolore di vivere in una Nazione che, nonostante tutti i loro sforzi, continua a dare fiducia ad un Governo di Centro Destra.

Come del resto accade, per fortuna nostra e di tutta l'Umanità presente e futura, in tanta parte del mondo libero occidentale.


23 novembre 2024

Nessuno è obbligato a fare beneficenza

In questi giorni è in corso l'annuale festival delle cazzate verdi, chiamato COP ed ha il numero 29.

Tale riunione, che vede la compunta e seriosa presenza dei rappresentanti e spesso dei leaders mondiali, raduna, a spese nostre, centinaia di delegati "dotti e sapienti", che disquisiscono dei massimi sistemi e concludono abitualmente con una campagna del terrore imperniata su un fantasioso conto alla rovescia per la fine del mondo SE non si adotteranno i provvedimenti che loro, ovviamente con grande dispendio di denaro NOSTRO, hanno, nella loro infinità scienza e saggezza, individuato.

L'inutile e spesso dannoso segretario generale dell'onu mette il timbro della sua associazione e il convegno si chiude con una serie di promesse, di impegni e, soprattutto, con una lista della spesa che dovrà essere pagata interamente dalle cosiddette nazioni ricche.

Da liberale sostengo da sempre che non dovrebbe esistere assistenzialismo di stato, mentre credo che siano i privati che, potendolo ed a loro insindacabile giudizio, nella quantità che volontariamente ritengano congrua, ad attivarsi per aiutare chi ha avuto meno fortuna (e spesso anche meno voglia di impegnarsi).

Analogamente credo che, a parte ogni considerazione sulla validità del catastrofismo verde, anche nei rapporti tra stati gli "aiuti" non debbano essere nè pretesi, nè imposti, ma semplicemente erogati nella misura e per le misure che dovranno essere bilateralmente concordate per una reciproca utilità.

Ho letto di cifre spropositate (mille, duemila miliardi di dollari !) che  Gutierrez e i suoi sodali chiedono alle nazioni cosiddette "ricche" per coprire i costi della cosiddetta transizione verde nelle nazioni asserite "povere".

Non solo, quindi, per un qualcosa incerto nell'an e nel quando, dovremmo radicalmente cambiare, onerosamente, il nostro modello di vita, ma dovremmo anche pagare perchè lo cambino quelli che dicono di non avere i mezzi per farlo, dopo che noi li abbiamo aiutati ad uscire dal medio evo (a volte anche dalla preistoria).

E' il frutto avvelenato di una deriva, quella woke, quella della cancellazione della Cultura, che, travisando la Storia dell'Umanità, vorrebbe colpevolizzare noi, Bianchi, Occidentali, per aver proposto a tutto il mondo un modello di sviluppo che si è rivelato ed è tuttora quello che ha garantito più Libertà, più Benessere, più Sicurezza di qualunque altro sistema o modello mai apparso sulla Terra.

Il Presidente Trump, nel suo ruolo di Capo del Mondo Libero Occidentale, dovrà porre fine anche a questo equivoco, alimentato da interessi meramente economici, che nulla hanno a che spartire con il cammino del Mondo verso ulteriori progressi.

22 novembre 2024

L'internazionale delle toghe rosse

E' di ieri la notizia che la corte penale internazionale (ma a chi è venuta in mente la balorda idea di costituirne una ?) ha "spiccato" un mandato di cattura per il Primo Ministro Israeliano Netanhyau e per il suo ex ministro della Difesa Galland.

Credo che in precedenza la stessa corte avesse fatto altrettanto contro Putin, Presidente della Russia.

Come foglia di fico, il procuratore generale (che ho letto sarebbe un islamico sia pur con cittadinanza scozzese ...) aveva richiesto analogo mandato, equiparando dei terroristi a dei governanti democraticamente eletti !!!, per due capi di Hamas nel frattempo giustiziati dagli Israeliani e così ha ripiegato su un capo militare che, però, anche lui potrebbe ugualmente essere già con le sue vergini.

Non entro nel merito del "chi ha ragione" tra Israeliani e palestinesi o tra Russi e Ucraini, tanto ognuno di noi ha gli elementi e l'intelligenza per trarre le sue conclusioni ed il bello della democrazia è che ognuno può trarre conclusioni diametralmente opposte e, comunque, "ha ragione" chi vince la guerra, come ben sappiamo noi Italiani.

Non entro neppure nel merito di un mandato di cattura che equipara terroristi e governanti democraticamente eletti, ciascuno di noi può trarre le sue considerazioni su chi ha operato una simile equiparazione.

Invito tutti invece a mettersi nei panni di Putin e di Netanhyau.

Sanno che qualcuno vorrebbe processarli e qualche fanatico, anche se in imminente scadenza di mandato, ha già dichiarato che li arresterebbe (e per fortuna che ci sono autentici Statisti come Orban che ha già dichiarato che non eseguirà il mandato della corte).

L'Interesse Nazionale, non solo quello Italiano, vuole la pace e la pace passa attraverso o la sconfitta sul campo di uno dei contendenti o un accordo costruito pazientemente dalle diplomazie degli stati terzi.

Io Putin e io Netanhyau, sarei disposto a cedere qualcosa, mentre le mie truppe stanno sopraffacendo il nemico, sapendo che poi potrei essere comunque arrestato e processato da un plotone di esecuzione composto da elementi che non sono imparziali ?

Certamente no, anzi, darei ordine di accentuare gli sforzi per vincere sul campo, consolidando così il mio potere interno che impedirebbe ogni azione tesa a dare esecuzione al mandato.

E come in Italia ci sono magistrati che sentenziano interpretando qualsiasi provvedimento a favore dei clandestini, così una sorta di internazionale delle toghe rosse, assume iniziative che ostacolano il processo di pace che è nell'interesse di tutti i Popoli e le Nazioni del Mondo.

Se vogliamo veramente la pace in Ucraina e in Medio Oriente dobbiamo restituire la parola alla diplomazia, rimuovendo, preliminarmente, i mandati della corte penale che sono un ostacolo a qualsiasi definizione pacifica delle controversie.

21 novembre 2024

La sanità tra pubblico e privato

Ieri una percentuale di medici e infermieri che, come al solito, varia a seconda delle fonti, ha scioperato con la ola dei cattocomunisti che, dopo aver tagliato i fondi alla sanità pubblica per gli undici anni dei loro governi nel silenzio dei sindacati, oggi sparano cifre inarrivabili di aumenti e affermano cose non vere su presunti tagli.

La realtà è che il Governo Meloni ha costantemente aumentato i fondi per la sanità e, per nascondere questo fatto inoppugnabile, i cattocomunisti si son messi a fare sofismi sulla percentuale di spesa sul pil, non capendo che, per chi è informato e non per chi, con l'anello al naso, si limita ad assorbire la propaganda dei "professionisti dell'informazione", megafoni della sinistra, questo significa che il Governo Meloni ha favorito l'aumento del pil, quindi il miglioramento dell'economia nazionale, in misura superiore a quanto abbia aumentato la spesa sanitaria, creando quindi i fondi per interventi anche in altri settori, come la riduzione delle tasse.

Ma è inutile provare a dialogare con i cattocomunisti.

E' interessante peraltro rilevare come, leggendo attentamente le motivazioni della protesta dei sanitari, sotto al titolo "contro i tagli alla sanità pubblica", non ci sia alcun riferimento a dove, come e quanto si sia tagliato, ma si parli esclusivamente di: nuove assunzioni, maggiore sicurezza nei pronto soccorso e, soprattutto, di aumento delle retribuzioni.

L'ultimo punto, soprattutto, è il dominus della protesta.

Scommetto che se il Governo disponesse un aumento consistente delle retribuzioni, le nuove assunzioni e la sicurezza nei pronto soccorso sarebbero dimenticati.

Ma se è vero che le retribuzioni dei sanitari italiani sono inferiori a quelle dei colleghi del nord europa, questo non è certo colpa del Governo Meloni, nè si può chiedere al Governo Meloni di pareggiare dei conti che hanno una ragion d'essere che risale al corso di decenni per la loro differenza.

Infatti la diversità di trattamento economico deriva da anni e anni di diverse modalità per affrontare la spesa sanitaria e di gestione delle stesse ma, soprattutto, deriva dal differente costo della vita, da sempre, anche se ultimamente la forbice si è ridotta, di gran lunga superiore al nostro.

Il che giustifica pienamente una differenza di retribuzione.

La sicurezza nei pronto soccorso, invece, dovrebbe essere il punto primo e più rilevante, perchè è inaccettabile che chi presta la sua opera per curare il prossimo debba rischiare la propria incolumità quando incontra persone violente o quando, cosa purtroppo frequente con i social media, si diffondono notizie che istigano solo alla violenza.

Ma questo implicherebbe la riattivazione sistematica dei posti di Polizia che, molti se ne sono dimenticati, furono in gran parte soppressi a "tutela" della privacy soprattutto dei clandestini che andavano a farsi curare.

Le nuove assunzioni beh ... un'azienda in passivo non assume, prima è necessario far quadrare i conti.

Ma il tutto è racchiuso nella anomalia di una assistenza sanitaria pubblica obbligatoria, che deve essere mantenuta a debito, perchè i contributi pagati per la sanità non sono sufficienti a coprirne i costi, con l'aggravante che i pochi che li pagano, sono anche quelli che devono ulteriormente pagare i tickets per le varie prestazioni, pagando quindi due volte un servizio per consentire a chi non paga mai di usufruirne, a cominciare dai clandestini che vengono curati a spese nostre.

Allora la soluzione ci sarebbe: privatizzare, cioè, come praticamente accade sempre, la soluzione ottimale è l'opposto di quello che sostengono i cattocomunisti.

Ma questo richiederebbe che ognuno riceva per quello che dà, senza privilegi e senza favoritismi.

20 novembre 2024

Due mesi al cambio del pilota

Fra due mesi esatti, il 20 gennaio 2025, Donald Trump tornerà alla Casa Bianca come quarantasettesimo presidente, dopo avervi risieduto quale quarantacinquesimo presidente tra il gennaio 2017 e il gennaio 2021.

E', nella storia degli Stati Uniti, il secondo caso di un presidente rieletto non consecutivamente, il primo, a fine Ottocento, fu Grover Cleveland, ventiduesimo e ventiquattresimo presidente.

A parte tale curiosità, non sarà un salto nel buio, perchè avendo già avuto Trump come Presidente, conosciamo il suo pragmatismo al punto che ricordiamo i suoi quattro anni come gli unici in cui gli Stati Uniti non mossero guerre, nè lo spirito della democrazia perse terreno, anzi li ricordiamo soprattutto per gli "accordi di Abramo" che, se non ci fosse stato l'atto terrorista dei palestinesi del 7 ottobre 2023, avrebbero portato alla normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e quasi tutti gli stati arabi e musulmani.

Il fallimento dei quattro anni di Biden è sancito dalla vergognosa ritirata dall'Afghanistan (peraltro aiutata dalla incapacità degli afghani a difendere, armi in pugno, la loro libertà essendosi arresi ai talebani senza combattere), ma soprattutto dalle due guerre tuttora in corso, quella in Ucraina e quella in Medio Oriente.

Anche le mosse dell'Amministrazione sconfitta, Biden-Harris, in questo periodo di transizione non sono tranquillanti, vista l'autorizzazione concessa all'Ucraina di usare, anche in territorio russo, i missili a lunga gittata e le mine antiuomo.

Alcuni ipotizzano che Biden cerchi di mettere Trump nella impossibilità di trattare un accordo di pace con la Russia, anche a costo di scatenare un conflitto molto più esteso dell'attuale.

Mi auguro che non ci sia un simile retropensiero alla "muoia Sansone con tutti i Filistei", perchè sarebbe un danno enorme per tutti noi, come dimostra il forte calo delle borse all'annuncio delle autorizzazioni di Biden per alzare il livello dello scontro in Ucraina.

Ma possiamo farci poco, una eventuale guerra passerebbe sopra le nostre teste e anche sopra la testa della Meloni, del Governo e del Parlamento Italiano, non potendo certo esimerci, pena essere ancora una volta ricordati come quelli che iniziano le guerre da una parte per poi passare dall'altra, dallo schierarci a fianco della Nato e degli altri Alleati.

Due mesi nei quali Trump dovrà anche impostare una profonda revisione che intacchi il politicamente corretto, il blm, le politiche gender, lgbt, woke e in questo sembra che si stia muovendo con decisione con le nomine dei primi ministri di cui si conosce l'identità, a cominciare da quello della Salute nella persona di Robert F. Kennedy jr., figlio di quel Bob morto, assassinato da un arabo, durante la campagna presidenziale del 1968.

In politica non c'è mai l'ultima occasione, perchè poi ne arriva un'altra e un'altra ancora, certamente, però, la riuscita dell'inversione di marcia su quei temi da parte della nuova Amministrazione Trump, darebbe una marcia in più a tutto l'Occidente, per riprendere il cammino verso un Futuro di Progresso e di Libertà, senza le scorie delle pusillanimi contrizioni per una Storia di Onore e Gloria che ha consentito a tutta l'Umanità di vivere nel mondo migliore di sempre.

19 novembre 2024

Due brodini tiepidi per i cattocomunisti

E alla fine spuntò il sorriso sulle labbra della Schlein e di tutti i suoi compagni.

Dopo un anno per loro travagliato, nonostante il soccorso di toghe e penne rosse, culminato con l'uno-due delle elezioni liguri e della rielezione di Trump negli Stati Uniti, a novembre, mese notoriamente dedicato ai morti, i cattocomunisti riescono a portarsi a casa Emilia Romagna e Umbria.

L'Umbria è una riconquista, faceva parte (con Emilia Romagna, Toscana, Marche e Liguria) di quell'asse centrale che, sin dal 1970, esprimeva un colore prevalentemente rosso.

Le cartine politiche infatti vedevano l'Italia tricolore, blu al nord e al sud, rosso al centro.

Il tempo ha poi fatto ravvedere molti elettori in Liguria, Marche e persino in Umbria, almeno cinque anni fa, ma le vecchie pulsioni sono riapparse, come una ricaduta nella atavica malattia.

In Emilia Romagna, invece, non c'è mai stata storia ed ho cercato di spiegare su X, nella brevità dei caratteri concessi, perchè fosse doveroso provarci, sempre, come ci si proverà fra cinque anni, ma di non farsi illusioni.

Ho scritto su X che per spiegare l'Emilia Romagna, occorre prima leggersi due saggi: "La Cappa" di Marcello Veneziani e "Falce e carrello" di Bernardo Caprotti, estendere la denuncia che Veneziani fa del mondo culturale e Caprotti di quello economico della grande distribuzione, a tutti i settori (sindacati, cooperative, appalti, chiesa, associazionismo vario) e si ha il ritratto della nostra regione e del perchè continuano a votare comunista anche con l'acqua in casa.

Del resto gli alluvionati sono meno dell'1% della popolazione, il restante 99%, all'asciutto, guarda al proprio interesse immediato, quindi il posto per il figlio, la casa, la sede dell'associazione a prezzi, appunto, politici, la commessa, l'appalto, la sponsorizzazione.

Per ovviare ad un sistema così rodato ci vorrebbe un governo nazionale di colore opposto (come fortunatamente abbiamo) che usi i fondi a disposizione in modo da annullare le elargizioni delle amministrazioni locali (come purtroppo non fanno).

Se non si metteranno in testa (al Governo di Roma) di utilizzare gli strumenti a disposizione per fare una contropolitica in regione, andremo incontro a risultati che, ormai, si consolidano, con un 60%, punto più, punto meno, per i cattocomunisti e un 40%, punto più, punto meno, per il Centro Destra.

Per il resto, guardando ai voti di lista, vediamo come a sinistra il pd sia ormai egemone, avendo drenato quasi tutto il consenso dei cinque stelle che arrancano intorno al 4% in entrambe le regioni (poco meno in Emilia, poco più in Umbria) e reso praticamente inconsistente la proposta del cosiddetto centro che fu di Renzi e Calenda, mentre ha, come prima alleata, l'estrema sinistra di Bonelli e Fratoianni.

Sul Centro Destra si consolida il travaso di voti dalla Lega a Fratelli d'Italia e sarà così finchè la Meloni non commetterà (se mai lo dovesse commettere) un errore della stessa portata di quello che ha affossato la Lega di Salvini (entrare nel governo Draghi con i cattocomunisti e votare la rielezione di Mattarella).

Errori da cui Salvini si è pienamente redento ma che, in assenza di un motivo di dissenso forte con le scelte della Meloni, non lo rendono più attraente di Fratelli d'Italia.

Il Centro Destra ha, in più, il maggiore appeal del suo centro, quello di Forza Italia e di Noi Moderati, che ha ormai vinto la competizione con Renzi e Calenda su chi debba essere considerato il portabandiera dei "moderati".

Infine una annotazione strettamente personale.

Guardando le liste elettorali, ho visto pochi coetanei, uno, in particolare, che conosco dai tempi del liceo, inossidabile, candidato di elezione in elezione, lo avrei votato per solidarietà generazionale, ma era candidato in Forza Italia.

Invece la lista di Fratelli d'Italia era composta da persone che avevano come minimo 15 anni in meno di me.

Alcuni li ho conosciuti da ragazzi e mi fa piacere che oggi siano attivi (e pure eletti), a dimostrazione che dobbiamo sempre provarci, passando il testimone alle generazioni più giovani che, prima o poi, riusciranno là dove noi abbiamo fallito.

E, comunque, il mio coetaneo di Forza Italia non è stato eletto, i "ragazzi" di Fratelli d'Italia sì e anche questo segna un altro passo verso il definitivo pensionamento della mia generazione.

18 novembre 2024

Le inutili parole sulla legge di bilancio

Anche questa mattina, una intera trasmissione radiofonica di radio uno è stata dedicata alla legge di bilancio.

Purtroppo quello di cui hanno voluto parlare è aria fritta, perchè sono solo le ipotesi, pur formulate nero su bianco nel documento presentato dal Governo, che avranno bisogno di almeno due passaggi parlamentari (camera e senato) per diventare leggi e solo allora si potranno valutare le conseguenze, fornendo ai cittadini esempi e indirizzi concreti e non fumose chiacchiere da bar destinate solo a provocare ansia e per essere smentite nella versione finale.

Non è una sana informazione quella che si diletta nel fantasticare su questioni che toccano nel vivo la vita quotidiana di ciascuno di noi.

E non è buona informazione quella che eccita gli animi, magari per esercitare una pressione per cambiare questo o quel provvedimento.

Non è una buona informazione al pari della chiamata allo sciopero generale contro una legge che ancora non c'è o della critica alle leggi del Parlamento da parte di coloro che le leggi, quelle italiane, non quelle recuperate a Timbuctù pur di farle coincidere con le proprie idee, dovrebbero limitarsi ad applicarle.

Se ci domandiamo perchè l'Italia, con tutte le risorse economiche, intellettuali ed umane che ha, non ha ancora preso il volo distanziando le altre nazioni, ecco forse dobbiamo fare un mea culpa perchè non lasciamo, a chi pure abbiamo eletto, il tempo per sviluppare il suo programma per realizzare il progetto che abbiamo votato.



17 novembre 2024

Perchè qualcuno ha paura dell'autonomia regionale ?

L'ennesima sentenza di una corte, questa volta quella costituzionale, procura carburante per l'asfittica propaganda dei cattocomunisti.

Un carburante che si esaurisce presto perchè, per quanto ci abbia studiato, neppure la corte costituzionale è riuscita a dichiarare incostituzionale il progetto di autonomia regionale, riuscendo solo a cavillare su alcuni temi e, al contrario, probabilmente senza accorgersene, ha messo in pericolo il referendum confermativo che i cattocomunisti volevano brandire come una clava contro il futuro dell'Italia.

Ma non è dell'ennesima interferenza togata, che ormai è scontata quando c'è un governo di Centro Destra, che intendo parlare, bensì di un aspetto "di colore" della questione.

Perchè i cattocomunisti (e qualcuno in Forza Italia) ha paura di una legge che avvicina le amministrazioni regionali ai cittadini e rende gli amministratori di gran lunga più responsabili per la realizzazione di servizi e la creazione del benessere degli amministrati ?

La risposta è molto semplice e la diede, già negli anni sessanta, Mariano Rumor, allora Segretario della DC, in una Tribuna Politica nelle quale gli rinfacciarono le capacità amministrative dei comunisti a Bologna dove anche gli autobus erano gratis.

Rumor rispose che Bologna era in vetrina grazie all'Italia democristiana.

Perchè allora, prima che i comuni e gli altri enti locali fossero obbligati a gestire un vero bilancio, tutto quello che si spendeva era coperto dall'amministrazione centrale, per cui gli autobus gratis per noi bolognesi erano pagati dai milanesi, dai romani, dai palermitani, dai napoletani.

Anche oggi amministratori in evidente difetto, cercano di scaricarsi di responsabilità addebitando la colpa al governo centrale che è troppo parsimonioso (interpreta: oculato)  con i soldi di tutti.

Si richiedono fondi all'amministrazione centrale, si presenta un conto e ... "bisogna fare presto", accettando a scatola chiusa la lista della spesa, diversamente si dà fiato alle trombe ed ai tromboni.

La scusa della mancanza di fondi, sempre opponibile, perchè se viene erogato tot, si fa presto a dire: occorre di più e questo diventa un alibi per non fare nulla ("il meglio è sempre nemico del bene"), è la foglia di fico dietro alla quale si nasconde la difficoltà di realizzare sulla base di un progetto coerente e pratico, andando oltre il taglio di nastri e gli sproloqui parolai.

Ben più facile una cantatina di bella ciao e distribuire finanziamenti ad enti e associazioni, spesso di nicchia e ancora più spesso ideologizzate, così da potersi limitare a parlare ... parlare ... parlare ... di aria fritta come l'antifascismo.

Con l'autonomia differenziata tutto questo si avvia ad essere non cancellato (purtroppo) ma reso più complicato, venendo chiamati gli eletti a maggiori responsabilità dirette.

L'autonomia differenziata, qualunque cosa ne pensino i giudici della corte costituzionale, rappresenta il futuro per avere un'Italia efficiente, produttiva e nella quale gli amministratori siano chiamati a rispondere dei loro atti (e del loro immobilismo) ai cittadini, senza potersi nascondere dietro ad alibi con i quali fare scaricabarile per le proprie responsabilità.


16 novembre 2024

Grazie, ragazzi !

Dobbiamo ringraziare gli studenti (e assimilati) comunisti e filopalestinesi che ieri, in alcune città italiane, hanno marinato la scuola per manifestare rumorosamente.

Li dobbiamo ringraziare perchè non avremmo potuto ottenere una miglior rappresentazione della differenza che esiste (da sempre) tra Destra e sinistra.

Sabato 9, a Bologna, le "camicie nere" viste da Lepore e Prodi, hanno manifestato le loro idee 

- pacificamente

- rispettando il percorso concordato

- senza aggredire le Forze dell'Ordine

- senza picchiare, quindici contro uno, passanti a passeggio con la fidanzata

- senza danneggiare proprietà pubbliche o private.

Le immagini di ieri dicono quindi tutto sullo spessore morale, culturale e politico di chi ha mandato all'ospedale una ventina di Poliziotti, divelto cartelli, danneggiato vetrine e sporcato muri, innalzando la bandiera di uno stato inesistente.

Chi non riesce a comprendere la profonda differenza, morale, culturale, politica, tra le due manifestazioni, chi non riesce a capire che la violenza è l'arma di chi non ha argomenti, allora è senza speranza.

Noi, che abbiamo ancora speranza per un mondo migliore, ringraziamo gli studenti comunisti e filopalestinesi per averci mostrato la strada da evitare e confermato la bontà delle nostre scelte.

15 novembre 2024

L'inefficiente costruzione europea

Ancora una volta, l'unione europea manifesta lo sbandamento nel costruire un proprio "governo".

Dopo quasi sei mesi dal voto del parlamento europeo, dopo la designazione della nuova (confermata) presidente della commissione, dopo la indicazione della pletora di commissari, ancora è in carica la vecchia commissione perchè la nuova non ha ottenuto il voto di fiducia e non si sa se lo otterrà.

A questo porta una maggioranza composita, contro natura, tra popolari, verdi, socialisti e liberali che, normalmente, dovrebbero rappresentare quattro proposte distinte e anche distanti, come dimostrano gli schieramenti nazionali, in ultimo in Germania dove i liberali hanno fatto saltare il governo con socialisti e verdi. 

E' la dimostrazione che voler mettere assieme gli opposti unicamente per conservare o conquistare una rendita privilegiata, non porta alcun risultato positivo.

Ma è anche la dimostrazione di quanto sia farraginoso il sistema di governo che si è data l'unione europea per far contenti tutti.

C'è un parlamento eletto dai cittadini, all'interno del quale dovrebbe costituirsi una maggioranza e, in effetti, si è costituita, peccato però che non regga alla prova dei voti su questioni concrete come le norme sulla deforestazione.

C'è un Consiglio composto dai governi delle singole nazioni che esprime le candidature a quello che dovrebbe essere il governo dell'unione, la commissione, da far approvare al parlamento europeo.

Però le nomine per le singole nazioni sono proposte dai governi locali, come è ovvio che sia, che talvolta, come nel caso dell'Italia e dell'Ungheria, non sono in linea con la maggioranza (sulla carta) del parlamento europeo e accade che il maggior partito del parlamento, non vuole (giustamente) votare una candidata socialista spagnola, di una nazione, cioè, dove i socialisti ed i popolari, alleati a Strasburgo, sono su due barricate opposte e se le danno di santa ragione.

Il paradosso è che hanno ragione tutti.

Hanno ragione quelli che pretendono che siano rispettate le scelte delle nazioni, perchè se un governo designa un commissario, ha il diritto e il dovere verso i suoi elettori di designarne uno che sia funzionale alla politica di quella maggioranza nazionale.

Ma hanno anche ragione i cattocomunisti europei nel non voler votare candidati espressione di aree politiche esterne alla presunta maggioranza costituitasi sulla carta.

E allora ?

Allora non sarebbe meglio sciogliere tutta la costruzione, mandando a casa (a lavorare sul serio) burocrati, funzionari, parlamentari europei per tornare ai sani accordi bilaterali ?

14 novembre 2024

I dilettanti della Sovranità Nazionale

Bisognerebbe erigere un monumento ad Elon Musk, non solo perchè ha liberato X dalla censura e lo sta disinfestando dalle zecche rosse che lo abbandonano in massa (almeno spero), non solo perchè ha fornito un apporto sensibile al trionfo di Donald Trump, ma anche perchè ha messo a nudo l'imbarazzante dilettantismo dei novelli sovranisti rossi.

Tutti, ma proprio tutti, straparlano della politica delle altre nazioni.

Solo per le elezioni presidenziali americane tutte le reti hanno prodotto ore di trasmissione e di commenti in libertà.

Le politiche dei governi sono costantemente oggetto di critiche.

I cattocomunisti, che si sono strappati vesti e capelli per le sensate parole di Musk, hanno pesantemente interferito nel processo giudiziario ungherese, fino al punto di sottrarre alla Giustizia una persona candidandola e facendola eleggere, con relativa immunità, al parlamento europeo.

E oggi vengono a strillare istericamente su una presunta violazione di sovranità da parte di Musk che ha affermato quel che probabilmente pensa la maggioranza degli Italiani ?

Non solo, leggo persino una nota su X dell'associazione nazionale magistrati che lamenta la violazione della Sovranità Nazionale.

Proprio loro che, pur di trovare supporto alla loro visione ideologica, invece di dar prevalenza alle leggi italiane (come quella sui paesi sicuri) cercano affannosamente di interpretare norme e sentenze altrui, sovranazionali ?

E si ergono a difensori offesi della Sovranità Nazionale ?

Per una volta devo dar atto a Mattarella di aver difeso la Sovranità Nazionale dalle parole di un ministro francese (che ora non è più tale mentre il Governo Meloni gode di ottima salute).

Mi aspetterei adesso che, visto che l'Italia sa badare a se stessa con le sue leggi, la sua costituzione, le sue norme, Mattarella faccia un ulteriore sforzo e affermi la supremazia della legislazione italiana su quella sovranazionale e, quindi, la doverosa applicazione anche della norma italiana sui paesi sicuri, senza cercare di interpretare, pro ideologia propria, norme e sentenze altrui.

13 novembre 2024

Elezioni regionali

 Brevissimo post:

fra poco voteremo per il nuovo governatore della regione Emilia Romagna. Navigando per il web o i social vedo molta gente che spera in un cambiamento o comunque che ritiene che vi sia incertezza sul risultato del voto, ma solo chi abita in Emilia Romagna sa benissimo come vanno le cose e sa che non cambierà assolutamente nulla, esattamente come i cittadini della vecchia Unione Sovietica (o della Bulgaria, che ha dato il nome a un certo tipo di votazioni) sapevano benissimo ancor prima di votare il risultato delle elezioni. Tutt'al più l'unica incertezza riguarda la percentuale con cui il candidato PD vincerà le elezioni.

Musk è più Patriota delle toghe rosse (e di chi le sostiene)

Elon Musk ha affermato che i magistrati che non confermano la collocazione dei clandestini in Albania in attesa di esame della loro posizione, andrebbero cacciati.

Ha ragione, perchè fanno politica, si schierano da una parte senza essersi sottoposti al giudizio popolare del voto in una elezione.

Se vuoi legiferare, fatti eleggere in parlamento e costruisci una maggioranza.

Se non lo fai limitati a dare esecuzione alle leggi che il parlamento approva.

Sono convinto che ben più della metà degli Italiani la pensi allo stesso modo.

I cattocomunisti sono insorti e reclamano l'onore della Patria nel respingere le ingerenze di Musk.

Proprio loro che rimasero in un compiacente silenzio quando, dopo il voto del 25 settembre 2022 e ancor più dopo la formazione del Governo Meloni, ministri (non semplici cittadini !) spagnoli e francesi sbraitarono dicendo che avrebbero vigilato sulla democrazia in Italia.

Proprio loro, i cattocomunisti, che fecero la ola nel 2011 quando, preparando il colpetto di stato che rimosse Berlusconi, Sarkozy e la Merkel sghignazzarono in conferenza stampa offendendo non tanto Berlusconi, quando l'Italia e gli Italiani tutti.

I cattocomunisti non sono credibili come patrioti, perchè anche da questa piccola vicenda, dimostrano di schierarsi con chi vuole danneggiare l'Italia e gli Italiani, in questo caso per riempirci di clandestini da mantenere e da controllare, in quelli precedenti chiamando, come nell'Italietta dei comuni, lo straniero a combattere le loro guerre di piccola supremazia locale.

I cattocomunisti infatti non hanno una visione della Patria e, dopo la caduta del comunismo sovietico, si sono aggrappati al delirio europeista di Bruxelles dovendo sempre andare a rimorchio di qualcuno, non avendo alcuna capacità di elaborazione autonoma e nazionale.

Ma gli Italiani, come tutti i Popoli, non ci stanno a pagare per le paturnie ideologiche dei cattocomunisti e lo dimostrano con il voto.

12 novembre 2024

Penne e toghe rosse contro gli Italiani

Ormai è evidente che, con l'incapacità dei partiti di sinistra di proporre una alternativa argomentata e articolata alla politica del Governo Meloni, l'opposizione, anzi l'ostruzionismo, alla costruzione governativa è appaltata ad organismi che dovrebbero essere preposti ad altro.

Facendosi scudo della presenza di Mattarella al Quirinale, sono principalmente le toghe rosse a disporre di uno strumento utile a ritardare l'azione di Governo.

E' però da vedere se il loro comportamento, al di là di un momentaneo rallentamento di tali politiche, possa conseguire lo scopo di spostare consensi a favore dei partiti di loro gradimento.

C'è da dubitarne e qualche segnale inequivocabile arriva dalle reazioni di due personaggi pubblici di sinistra come Alba Parietti e Dietlinde Gruber dopo che sono state colpite direttamente da atti criminali, la prima subendo il furto delle ruote dell'automobile e la seconda del borsello.

Forse non sarebbe un errore revocare la scorta ai magistrati così che, anche loro, debbano confrontarsi direttamente con la criminalità, senza farsi scudo dietro agenti di Polizia, pagati da noi che, purtroppo, siamo a rischio di subire furti, scippi e rapine senza scudi protettivi e, al contrario, siamo perseguitati se abbiamo l'opportunità di reagire.

Del resto i magistrati hanno remunerazioni stratosferiche con le quali potrebbero pagarsi privatamente le loro guardie del corpo.

I magistrati hanno due paggetti che portano anche loro acqua al mulino cattocomunista indipendentemente dal reale interesse degli Italiani: sindacati e "professionisti dell'informazione".

I primi, ormai ridotti alle sole cgil e uil, silenti durante tutto il periodo in cui i lavoratori erano vessati ed espulsi dal lavoro, privati dello stipendio a seguito dei provvedimenti di un governo di sinistra e che, ancora oggi, non reagiscono alla macelleria sociale e produttiva degli eredi Fiat, proclamano scioperi prima ancora di conoscere i contenuti di un provvedimento e sbragano chiedendo che questo Governo metta sul piatto tutto quello che non hanno chiesto in undici anni di governi loro affini.

Poi ci sono le penne rosse, che non sono quelle che troviamo a tavola condite con pomodoro e magari peperoncino, ma sono gli autoproclamati "professionisti dell'informazione": ne azzeccassero una !

Dalla Liguria agli Stati Uniti tutte le loro previsioni e le loro sponsorizzazioni si sono rivelate frutto esclusivo delle loro speranze malriposte e di una visione dell'Italia, distorta dalla loro ideologia.

Ma anche loro portano il loro secchiello d'acqua al mulino delle palle al piede dell'Italia.

Pensate come sarebbe bella, forte, ricca, un'Italia senza le toghe e le penne rosse e con sindacati che svolgessero il loro compito contrattuale e non tracimassero in ruoli che competono solo ed esclusivamente ai partiti, al parlamento, agli eletti dal Popolo, cui appartiene la Sovranità.

E se il Popolo dà mandato ad un Governo di fermare i clandestini, non ci sono sentenze che tengano: i clandestini vanno fermati.

Con l'espulsione, contenendoli in strutture all'estero, con il respingimento attivo, sia in terra che in mare, da parte delle Forze Armate preposte alla difesa dei Confini della Patria.

11 novembre 2024

Un sindaco in confusione totale

Sabato scorso, a Bologna, hanno pacificamente manifestato militanti di CasaPound e della Rete dei Patrioti, per chiedere sicurezza e lotta al degrado.

Sabato scorso a Bologna, si sono adunati due segretari di partiti della sinistra (pd e Sinistra) per contestare il diritto di CasaPound ad esprimere pacificamente la loro opinione, mentre contemporaneamente, gruppi organizzati di sinistra aggredivano i Poliziotti e danneggiavano beni pubblici e privati.

Il sindaco di Bologna, che già è apparso come un pugile suonato dopo l'alluvione contro la quale non ha funzionato neppure l'esorcismo della recita di bella ciao, ha mostrato i suoi limiti parlando di trecento camicie nere mandate dal Governo a Bologna.

Frase di suo ridicola, tanto che qualcuno ha ipotizzato che al posto di Lepore ci fosse Crozza in una delle sue più riuscite imitazioni caricaturali.

Purtroppo per noi bolognesi non era Crozza, ma proprio Lepore che, non sapendo che pesci pigliare, come nel calcio la squadra in difficoltà manda la palla in tribuna per perdere tempo, così lui riesuma la liturgia antifascista da assemblea studentesca per evitare di dover argomentare sulla gestione della città.

Lepore è il sindaco che ha seguito un mandato di Cofferati e ben due di Merola e molti di noi credevano di aver toccato il fondo ma, come ci istruisce la saggezza popolare, al peggio non c'è mai fine e tremo al pensiero di chi i cattocomunisti potrebbero mettere al posto di Lepore, posto che qui a Bologna e, più in generale, in Emilia Romagna, grazie alla complicità di coop, sindacati, curia, associazionismo vario, sindaci e presidenti di regione usciranno sempre dallo stampino rosso.

Eppure non dovrebbe essere difficile governare bene, almeno nella gestione ordinaria.

Manifestare una opinione è un diritto di libertà connaturato nelle singole persone e, quindi, manifestare pacificamente, senza danneggiare e senza arrecare disturbo, deve essere tutelato, mentre, al contrario, deve essere repressa ogni forma di violenza, da quella morale per indurre ad impedire ad altri di manifestare a quella materiale che si estrinseca sia con aggressioni fisiche alle persone, che con il danneggiamento di beni pubblici e privati.

Non è difficile, ma a sinistra non ci sono ancora arrivati e dubito che mai ci arriveranno.

10 novembre 2024

Il concetto che i cattocomunisti non comprenderanno mai

Ancora una volta abbiamo assistito ad una manifestazione tesa non a sostenere, argomentare, illustrare idee, opinioni, proposte, ma ad impedire che altri potessero esprimere liberamente, in una pubblica piazza, idee, opinioni proposte.

A Bologna, gruppi di violenti estremisti di sinistra, hanno cercato di impedire a militanti di CasaPound di manifestare per la sicurezza e contro il degrado della città amministrata dai cattocomunisti.

I segretari del pd e della sinistra, presenti in città, non hanno sentito l'obbligo morale di condannare un simile attentato alla libertà di espressione, anzi hanno fornito la solita motivazione antifascista, priva di pregio.

Gli estremisti di sinistra hanno, come sempre, danneggiato beni pubblici e privati ed hanno aggredito le Forze dell'Ordine che avevano il compito di tenere separate le due manifestazioni.

Risulta anche aggredito un passante, a passeggio con la fidanzata, aggredito da quindici estremisti, con un richiamo agli anni settanta quando i comunisti aggredivano gli studenti di destra in un rapporto rigorosamente non inferiore a dieci contro uno.

Ancora una volta deve essere registrato il fatto che a danneggiare beni pubblici e privati sono gli estremisti di sinistra, mentre le manifestazioni della destra, di qualunque organizzazione di destra, si svolgono in ordine e senza violenze.

Ma il punto non sono i danni, non è la solidarietà verso i Poliziotti ai quali dovrebbero essere date regole di ingaggio che consentano loro di reagire con molta più energia e con le armi a disposizione, il punto è l'ignoranza abissale di chi sostiene che qualcuno, per le idee che ha, non abbia diritto di esprimerle pubblicamente in una piazza cittadina.

So che non è colpa della Schlein o di quello della sinistra di cui non ricordo il nome e che di solito fa coppia con Bonelli, perchè loro sono soltanto il frutto di generazioni di intolleranti, violenti, ignoranti che si sono sovrapposte e hanno dato il risultato per cui dal "non condivido le tue idee, ma darei la vita perchè tu possa esprimerle" al "non condivido le tue idee e sono disposto a toglierti la vita per impedirti di esprimerle".

Non credo che capiranno mai che se si cerca di impedire a qualcuno di manifestare quello in cui crede, non solo lo si rafforza nelle sue convinzioni, non solo si dimostra che le sue idee sono più forti e fanno paura perchè non si hanno le argomentazioni per ribattere, ma lo si legittima a prendersi gli spazi con la forza.

Ma è sicuramente più facile cantare bella ciao che riflettere ed elaborare un pensiero.