Dopo aver cercato di proiettare l'idea che i sostenitori del NO siano coetanei (se non anagraficamente, moralmente e mentalmente) dei vari D'alema, Zagrebelsky, De Mita, il bulletto fiorentino ha mandato avanti il suo fido ascaro Alfano per supportare l'idea della cariatide del sì, Castagnetti, che aveva proposto il rinvio del referendum, causa terremoto.
Naturalmente per salvare la faccia ha subito "bacchettato" il suo fedelissimo ministro degli interni, negando la possibilità del rinvio, ma, con i suoi precedenti, nessuno crede alla parola dell'autore di "Enrico stai sereno".
Pur di salvare le (loro) poltrone, Renzi, Alfano e compagni stanno facendo il peggior giochino della prima repubblica: rinviare.
E' così, rinviando, che ci siamo trovati ad annegare in un mare di debiti ed è così, facendo altri debiti che saranno le generazioni non tanto future a dover pagare, che Renzi intende agire quando continua a chiedere "flessibilità" al soviet europeo.
Flessibilità che, mettiamocelo bene in testa, non significa iniezione di denaro fresco che arriva da Bruxelles, Parigi o Berlino, ma ulteriori debiti a carico di noi Italiani.
E quindi, nel momento in cui si consolida una tendenza favorevole al NO al referendum del 4 dicembre, quei vecchi arnesi della politica politicante non trovano di meglio che pensare al rinvio del voto.
In linea con l'esproprio contro i cittadini del voto per consigli provinciali e senato, ecco che vogliono espropriarci anche del diritto di respingere con un bel NO la presunta riforma renziana.
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2 commenti:
Per la serie, la verità arriva sempre quando non serve più, preghiamo che la consulta non accetti la contestazione di Valerio Onida circa l'incostituzionalità del quesito referendario. Certamente ingannatore, ma a questo punto bloccare tutto e far slittare a primavera, sarebbe un altro regalo a Renzi e ai suoi ascari.
Tanto più che, per come si comportano i magistrati in tutto il mondo (vedi Regno Unito) confermerebbero il testo del referendum da porre sulla scheda, dopo aver fornito l'assist del rinvio così Renzi potrà spendere ancora più soldi nostri per acquisire consenso.
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