L'annuncio di Silvio Berlusconi che, a 82 anni suonati da quattro mesi, si candida per il parlamento europeo, è stato accolto con giubilo da quegli stessi ambienti che per venti anni hanno cercato di metterlo in galera, ostacolando ogni sua iniziativa.
Il perchè è presto detto: sperano di lanciare un cavallo di Troia, anzi un Cavaliere di Troia contro Salvini e la nuova Lega che è cresciuta nei sondaggi.
Emblematico l'editoriale di ieri su Quotidiano nazionale (Il Resto del carlino-La Nazione - Il Giorno) di Gabriele Canè, un inno al Cav di ritorno che dovrebbe tranquillizzare i "moderati" sottraendoli alla sirena leghista.
Spiace che Berlusconi sia ridotto a prestarsi ai disegni di chi lo ha sempre odiato e attaccato, per limitare il successo di chi rappresenta chi lo ha sempre difeso e sostenuto.
Così si invecchia male, malissimo, esattamente com'è accaduto al suo ex direttore del Giornale, Indro Montanelli.
Che brutta fine !
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2 commenti:
L'hai fatto apposta a metterci proprio quel titolo lì? Già che c'eri potevi usare il plurale majestatis :-).
Si vede che il Cav si candida per sentirsi giovane. Di tutti gli aforismi sulla vecchiaia questo è il più adatto a lui:la vecchiaia incomincia quando si dice "Non mi sono mai sentito così giovane”.
Volersi sentire giovane per aggrapparsi a un regime nato vecchio e prossimo al suo crack è una follia che nemmeno Erasmo da Rotterdam avrebbe concepito.
Il titolo era "Il Cavallo di Troia", poi scrivendo io chiamo Berlusconi "il Cav" e la modifica è venuta spontanea. Nessuna malizia (anche se ho immaginato che ...:-)
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