Una volta si riteneva che i capelli bianchi rappresentassero la saggezza di una persona che, dopo aver lungamente vissuto, fosse in grado di guardare alla vita con occhio più distaccato e fornendo utili suggerimenti ai più giovani.
Ieri abbiamo capito che così non è.
A Washington Biden, dopo essere diventato presidente attraverso le oscure vie del voto postale, appare sempre più fragile fisicamente e mentalmente assentendo alla domanda se considerasse Putin un assassino.
Ovvio il ritiro dell'ambasciatore russo e il sollevarsi di venti di guerra.
L'ho già scritto: a mio parere Biden non terminerà il suo mandato.
Troveranno magari la scusa (che con quello che ha combinato ieri, tanto scusa poi non sarà) della sua fragilità di salute per sostituirlo con la vice, perchè la narrazione cattocomunista del politicamente corretto vuole un presidente donna e negra.
In Italia Mattarella, che impiegò sei minuti dei sette destinati a motivare la sua scelta di nominare Draghi come presidente del consiglio invece di mandarci al voto giustificandosi con l'impossibilità di votare con la pandemia in corso, è stato smentito dall'Olanda dove si è votato per il parlamento, con una partecipazione superiore al passato (ben l'82%).
Probabilmente, come per gli Svizzeri che sciano e gli Inglesi che si vaccinano con Astrazeneca, anche gli Olandesi sono già cadaveri, a loro insaputa.
Biden e Mattarella sono molti simili nella loro piacioneria politicamente corretta e nelle risposte elitarie che danno ai problemi reali del Popolo, di cui dovrebbero fare gli interessi.
Sono lo specchio dei tempi, tempi bui, se si pensa che una volta avevamo Leaders che si chiamavano Reagan e Thatcher, ma anche Andreotti e Kohl.
Non ci resta che Putin.
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