Con una dichiarazione che solo chi ha ormai deciso di appendere al chiodo il cappello di cancelliere e di capo politico, Angela Merkel si è presentata davanti alle telecamere dichiarando di aver sbagliato a disporre uno strettissimo confinamento, con chiusure pressochè totali, anche dei supermercati, nei cinque giorni di Pasqua.
Ovviamente tale provvedimento è stato revocato.
In Italia qualcuno già si leccava i baffi per un provvedimento analogo che avrebbe poi prolungato l'agonia della nostra economia oltre il 6 aprile.
Adesso quel qualcuno è in difficoltà: come giustificare un provvedimento che la divina Merkel, nostra signora e padrona dell'unione sovietica europea, ha bollato come sbagliato, scusandosene con i suoi connazionali ?
Vedremo.
Personalmente noto che, dopo un mese di "zona rossa", i cittadini sono stanchi e cominciano ad uscire di casa, a frequentare le strade, a bersi caffè in compagnia, sia pur dietro le colonne, da carbonari e usando quegli squallidi bicchierini di plastica.
Dopo oltre un anno serpeggia la stanchezza e non dimentichiamoci della nostra democrazia limitata, con la scusa del morbo cinese, attraverso il rinvio delle elezioni e con il persistere (che in troppi dimenticano) del coprifuoco, provvedimento da tempi di guerra.
Poi arriva la Merkel che li fa trovare tutti con i pantaloni alle caviglie ...
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