Draghi è stato chiamato per due ragioni esclusive: mettere in sicurezza gli Italiani contro il morbo cinese e curare la nostra economia.
Ambedue gli obiettivi traballano, non tanto per colpa diretta di Draghi che ha pur cambiato cts, commissario all'emergenza, capo della protezione civile, assumendosi anche l'onere di dire che se dovesse servire agiremo da soli a prescindere dall'unione sovietica europea, quanto per la presenza, inquinante, di ministri cattocomunisti come Orlando, Franceschini e Speranza.
Sono loro, che adesso hanno anche il supporto di un bilioso e vendicativo Letta, a frenare l'azione del governo.
Purtroppo assieme a quelle banderuole grilline, disposte a tutto pur di restare in parlamento fino all'ultimo secondo disponibile e contando anche sul supporto di Mattarella che non vuole convocare le urne nonostante sia ampiamente dimostrato come le vere democrazie (vedi Germania e Olanda) votino senza problemi, riescono ad impedire che il governo faccia quello per il quale è chiamato.
Da parte sua Draghi si arrabatta giocando sull'ambiguità, come quando dice che ognuno deve promuovere quelle proposte identitarie che siano di buon senso.
A cosa si riferisce ?
Alla Lega che chiede un fisco giusto e umano e che siano cancellate le cartelle esattoriale dal 2000 al 2015 senza limiti di reddito, oppure a Letta e al pci/pds/ds/pd che sbragano chiedendo il barbaro ius soli e il voto ai sedicenni (e perchè non ai quindicenni o ai dodicenni ... dov'è la differenza ?) ?
Il compromesso raggiunto in sede governativa ieri non è nè carne, nè pesce.
Tutti vantano il risultato raggiunto, quindi non è risolutivo dei problemi.
Con i compromessi non si arriva a nessun traguardo, deve essere intrapresa con decisione una strada e una sola e non può accadere in un governo con la presenza dei trinariciuti.
Con loro esiste solo l'assistenzialismo parassitario e non la solidarietà, la persecuzione giudiziaria e non la giustizia, il bavaglio alle opinioni e non la Libertà, oltre all'uso invasivo e perverso del fisco come arma per punire chi produce e chi guadagna e non per contribuire equamente al funzionamento della macchina statale.
Avrei apprezzato moltissimo se in sede di consiglio dei ministri i rappresentanti della Lega avessero votato contro (non astensione o assenza che è comportamento da vili) per poi uscire dalla maggioranza denunciando l'impossibilità di costruire qualcosa di buono assieme ai cattocomunisti.
Continuare, restando seduti allo stesso tavolo di governo, rischia di infettare anche Lega e Forza Italia.
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