A seconda dell'interesse che hanno, i politici, di ogni tendenza, brandiscono o nascondono o manipolano i sondaggi, sempre per dimostrare che la loro parte è quella "vincente", nella speranza di accalappiare quell'elettorato fluttuante, soprattutto al sud, che "tenendo famiglia" cerca di individuare in anticipo il vincitore per saltare tempestivamente sul suo carro e trarre i benefici che aspettano i "sostenitori della prima ora".
Tale esercizio a volte si rivela improbo, come ai cattocomunisti che, venendo dall'incorporazione di tutta la dc nel pci, con spruzzatine di psi, psdi, pli e pri, avevano il 95% dei voti nella prima repubblica ed oggi, mettendo assieme tutte le frattaglie da Renzi e Calenda a Speranza, Rizzo e la Bonino, arrivano a poco più del 30% che diventa un 47% circa con le cinque stelle cadenti di Conte e Di Maio.
Ma è indicativo anche il crollo della Lega che dal 34% delle europee del 2019, oggi naviga intorno ad un consenso stimato dai sondaggi nel 19%.
A fronte di Fratelli d'Italia che dal 6% arriva al 20,5% che, assieme ai resti di Forza Italia ed alle piccole creature centriste, porta il Centro Destra a sfiorare il 50%.
Insomma c'è una grande fluidità, almeno a leggere le percentuali sulle votazioni espresse, ma tutta all'interno degli schieramenti, perchè il dato di coalizione resta sostanzialmente stabile.
Ma se poi andiamo a guardare l'ampia platea del non voto (indecisi, astenuti, scontenti da tutti) vediamo che ben il 45% degli interpellati "schifa" tutti i partiti.
Una percentuale destinata a ridursi con il voto effettivo, almeno politico, ma che dimostra una certa maturazione dell'elettorato che si sente svincolato da obblighi di partito e, anche, da quelli di votare "il più vicino", il famoso voto montanelliano "turandosi il naso".
Questo accade perchè qualunque voto venga espresso, è ormai chiaro come intervengano forze occulte di potere per ribaltare gli esiti non graditi a chi manovra le varie consorterie internazionali.
Il movimento grillino è emblematico della difficoltà di liberarsi dal giogo della finanza e degli affari internazionali.
Sorto come un grande "vaffa" e per "aprire il parlamento come una scatola di tonno", si è ritrovato a fare il cavalier servente di scatolame di sardine, rinnegando tutto quello che ne aveva sostenuto la crescita e con il protagonismo dei suoi parlamentari ridotto a difendere in ogni modo la poltrona che mai più rivedranno.
Fino al colmo di chiedere di entrare nel partito socialista europeo.
Eppure le premesse per un movimento antisistema sono tuttora presenti e la vicenda del lasciapassare fornisce nuova linfa ad un eventuale partito della Libertà.
Ad una condizione: basta con la costituzione di movimenti e partitini condominiali.
Alcune persone hanno messo la loro faccia sulla rappresentanza sostanziale di tutti coloro che contestano la scelta del lasciapassare non sotto il profilo sanitario (o non solo sotto quel profilo) ma soprattutto come un insulto e una limitazione alla Libertà Individuale, a cominciare da una coerente parlamentare europea, Francesca Donato, che per coerenza è uscita dalla Lega governativa.
Non è la sola, c'è anche Gianluigi Paragone tra chi è parlamentare ed una moltitudine di singoli cittadini, alcuni dei quali più attivi di altri.
Non credo di scoprire l'acqua calda dicendo che l'unica loro possibilità è superare le ambizioni e i particolarismi personali, per presentare una unica lista alle prossime elezioni politiche, attrezzandosi per concordare con la Lega e con Fratelli d'Italia la costituzione di un governo di stampo "polacco" o "ungherese", anche mettendo in conto l'uscita traumatica dell'Italia (possibilmente assieme a Plonia, Ungheria ed altri) dall'Unione del Male.
Mi auguro che quelle persone, che stanno mettendo la faccia su una battaglia molto complicata, se ne rendano conto e si stiano preparando, anche se a noi non viene detto nulla.
3 commenti:
Io invece mi auguro che Lega e FdI parlino chiaro e che evitino la "langue de bois" del politichese su temi cruciali come i morti di Bergamo, le mancate autopsie ordinate da Speranza e tante altre porcherie rimaste sommerse. Non ultimo, la porcheria dell'eterna emergenza dopo il 31 dicembre, che ha tutta l'aria di fare comodo anche a loro. Perché non si mettono di traverso? Solo così avranno IL MIO VOTO AL MOMENTO DEL VOTO.
Il mio augurio non è finalizzato a votarli (non credo che sceglierò altro tra FdI e Lega), ma a non disperdere voti. Non vorrei che per volere tutto, poi non si ottenesse nulla.
Fare chiarezza su tutti gli abusi che abbiamo subito in questi 2 terribili anni è il minimo. Non è TUTTO.
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