La propaganda non conosce limite, nemmeno quello del ridicolo.
Possiamo così leggere che, a sparare giudizi e sentenze contro Putin, sono personaggi che definire ambigui verso la Libertà e la Democrazia appare sin troppo generoso.
Il capataz di tale schieramento è un vecchio sonnacchioso che è stato eletto (non c'è chiarezza sul come) a presidente degli Stati Uniti grazie al voto postale sostanzialmente privo di controllo.
Un personaggio che voleva imporre l'obbligo vaccinale e che ha utilizzato gli aiuti federali per premiare o punire gli stati a secondo che avessero seguito o meno la sua tendenza.
Un personaggio le cui promesse sono scritte sulla sabbia in una giornata ventosa, come ben sanno gli Afghani e che, per provare a risollevare le sorti sue e del suo partito democratico in vista delle elezioni di Mid Term a novembre, come tutti i suoi predecessori democratici, non trova di meglio che istigare ad una guerra.
Poi c'è Macron, presidente, sessualmente ambiguo, di Francia.
Dopo aver massacrato i suoi cittadini usando la gendarmeria per picchiare i cosiddetti gilet gialli e aver provato ad instaurare il regime del terrore sanitario provando a mutuare quello che sono purtroppo riusciti a fare in Italia, adesso si propone come alfiere della Libertà contro la Russia, dimentico dell'avventurismo francese (fallimentare come dimostra il ritiro dal Mali) in Africa.
Il neocancelliere tedesco Scholze, non è da poco responsabile perchè fu il vice della Merkel, quindi complice di tutte le decisioni assunte, incluse le violenze perpetrate dalla polizia tedesca contro chi manifestava per opporsi a mascherine, confinamenti e lasciapassare.
E che dire del primo ministro canadese Trudeau che ha preteso poteri speciali per arrestare e addirittura bloccare i conti correnti di chi osa protestare contro la sua politica stalinista con la scusa dell'emergenza sanitaria ?
In Italia si parla poco della rivolta dei camionisti canadesi che perdura e che rappresenta un piccolo spiraglio di speranza per il futuro dell'Occidente, mentre Trudeau rappresenta il ritorno dei satrapi orientali che vorrebbero il potere di vita e di morte sui propri sudditi.
Per finire a casa nostra, dove un tizio mai presentatosi al voto degli Elettori, persevera a considerare "dittatori" presidenti stranieri eletti con votazione diretta dal loro popolo.
Un tizio che si è ripetutamente presentato in televisione a raccontare frottole sull'efficacia del vaccino ed ha imposto l'obbligo vaccinale togliendo lo stipendio ai lavoratori che non si piegano alla tirannia sanitaria.
Un tizio che aspirava a liberarsi da ogni incombenza andando al Quirinale e che con somma strafottenza si sentiva già il padre (poco) nobile dell'Italia.
Il tutto, è bene ricordarselo, senza che abbia avuto la coscienza di provare a farsi eleggere almeno in una delle tante elezioni suppletive.
Tutti fenomeni che hanno dimenticato il Kennedy della Baia dei Porci, dei Missili a Cuba, il Clinton del Kosovo e con gli occhi chiusi verso il Tibet sotto il tallone cinese.
Mi sembra che ancora una volta la linea di demarcazione tra chi con la Libertà, l'Autodeterminazione dei Popoli e la Democrazia si riempie solo la bocca per motivi propagandistici e chi, invece, ha ben compreso cosa significhi Libertà, Autodeterminazione e Democrazia, sia netto ed evidente.
Putin, piaccia o meno, sta difendendo quel che rimane dello Spirito dell'Occidente.
Gli altri portano il loro mattoncino per disintegrare la nostra Civiltà.
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