Eccezionalmente, dopo anni, ieri sera ho guardato (in parte) una trasmissione televisiva di politica. Quarta Repubblica condotta da Nicolo Porro.
Anche se preferisco il Porro della Zuppa su internet (senza freni e senza concessioni al bon ton) a quello di Rete4 (dove probabilmente deve pagar dazio al suo datore di lavoro, Silvio Berlusconi, tale in televisione come ne il Giornale) ieri sera ero interessato alla presenza di Giorgia Meloni.
Dopo la follia di Salvini di votare Mattarella, la Meloni aveva, a caldo, scritto l'epitaffio per questo Centro Destra e volevo sapere se, a freddo, ci avesse ripensato.
La Meloni non mi ha deluso.
Ha confermato, punto per punto, la posizione di Fratelli d'Italia che è anche la mia, di totale rifiuto di Mattarella, di condanna del comportamento di Forza Italia e, in ultimo, anche della Lega e della necessità di ricostruire il Centro Destra, dalla base.
A fronte di un Porro che sembrava Santoro (non è affatto un complimento !) ha anche rivelato alcuni retroscena.
Come l'unanime "no" a Mattarella di tutto il Centro Destra, salvo poi il voltafaccia di Lega e Forza Italia (non prendo neanche in considerazione il centrume fatto solo con personaggi eletti in Forza Italia e che poco onorevolmente ne sono usciti per portare acqua ai carnefici del Centro Destra), oppure la mancata comunicazione di Salvini dopo l'accordo su Mattarella di cui la Meloni è venuta a conoscenza dalle agenzie di stampa.
Sono stato completamente soddisfatto dalla prospettiva enunciata dalla Meloni di ricominciare dai temi e dalla base, cui dare ascolto.
Ma soprattutto sono contento della combattività dimostrata alle velenose domande di Porro sul presunto isolamento cui si condannerebbe Fratelli d'Italia se non si adeguasse.
La Meloni ha proprio detto che lei non si adegua, perchè sente il dovere di restituire Dignità ai milioni di elettori del Centro Destra.
La Meloni non ha avuto alcuna esitazione nel definire "folle" la decisione di Salvini che avrebbe potuto benissimo non votare Mattarella, lasciando che venisse eletto con i soli voti cattocomunisti e fozitalioti.
Porro ha anche stuzzicato la Meloni sulla legge elettorale e sulle candidature in eventuali collegi uninominali, dandoci la possibilità di vedere come la Meloni non abbia alcun timore.
E, in effetti, qualunque sistema elettorale decidano di mettere in piedi, un partito che, adesso, trova un'autostrada per stabilizzarsi oltre il 25%, sarà comunque determinante nel panorama politico nazionale.
Obbligando, per tenerlo fuori, a coalizzarsi tutti gli altri, cattocomunisti, presunti liberali, centrume, leghisti residuati, in un pastone tenuto assieme solo dagli interessi di potere e di spartirsi onori e prebende e impossibilitato a formulare una qualsivoglia autentica riforma nell'interesse dell'Italia e degli Italiani.
E ce ne renderemo conto, sempre in maggior numero e sempre in numero maggiore daremo il nostro voto alla Meloni che avrà come grande compito ed onere, quello di riunire tutte le varie anime del Centro Destra, senza lasciare nessuno fuori, cominciando a far da polo di attrazione per tutti i movimenti che in questi mesi sono sorti e si sono sviluppati nell'opposizione alla dittatura sanitaria.
Avevo sempre pensato (e continuo a pensare) che la Meloni non abbia il physique du rôle di un Leader, ma il carattere, la tempra, sta dimostrando di averla, rifiutando il governo Draghi e adesso il bis di Mattarella.
Ed è quello che conta.
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