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26 febbraio 2022

La faccia positiva di internet


Ho sempre criticato internet, i cosiddetti social, perchè li considero una valvola di sfogo di pulsioni che, senza la Rete, sfocerebbero in azioni ben più incisive, che non roboanti ma sterili cinguettii, contro "i soprusi e le prevaricazioni che non possono essere tollerati" (cit. dal fenomeno che è a capo del governo italiano) da parte dei governanti occidentali che usano la forza per mettere a tacere chi si oppone loro, 
come qualsiasi monarca assoluto del passato.

Sono convinto che, senza la Rete, si tornerebbe alle defenestrazioni materiali e anche qualche tronfio presidente occidentale potrebbe fare la fine di Ceausescu o di Gheddafi.

Ma, oggi, mi sento in dovere di riconoscere ad internet e ai social anche un ruolo positivo.

Non per la funzione di informazione, perchè se si dubita, come qualsiasi persona intelligente deve dubitare, delle veline che arrivano tramite stampa, radio e televisione, non si può neppure dare credito alle notizie che vengono diffuse su internet.

Fondamentalmente: non credo a nulla e nessuno se non a ciò che, direttamente, riesco ad acquisire, ma tengo nota di tutto, registrandolo con riserva.

L'aspetto positivo è un altro.

Se fossimo soggetti, come unica fonte, solo a stampa, radio e televisione, penseremmo che in Italia, se non nel mondo, esista solo una corrente di pensiero, monolitica e piena di assolute certezze.

I nostri dubbi individuali ce li terremmo per noi, perchè davanti a "tutti" che la pensano in modo così univoco, ci verrebbe non solo il dubbio di essere nell'errore, ma soprattutto l'istinto di sopravvivenza di non nuotare controcorrente.

Poi, però, apriamo internet.

E non sto parlando di Gab o di VK dove mi aspetto di trovare una folta rappresentanza di "pecore nere" (o di "mosche bianche" se si preferisce) e neppure di Telegram dove uno si iscrive a canali ideologicamente affini, ma parlo di Twitter, uno dei social più diffusi al mondo e che ha manifestato chiaramente il suo orientamento in linea con le consorterie affaristico finanziarie mondiali, oscurando il Presidente Trump.

Su Twitter, è vero, uno legge i messaggi prevalentemente di quelli che "segue" e uno sceglie di seguire utenti che, come per Telegram, siano ideologicamente affini.

Ci sono però le indicazioni di argomenti più citati e, tanto per la dittatura sanitaria, quanto adesso per la guerra tra Ucraina e Russia, accanto ad una massa di messaggi in linea con la corrente principale delle informazioni derivanti dalle consorterie affaristico finanziarie, c'è una massa altrettanto consistente che esprime idee totalmente opposte.

Allora non sono solo a pensare che la nostra Libertà sia stata calpestata dai confinamenti e dal lasciapassare sanitario !

E non sono il solo a pormi dei dubbi su quale credibilità e affidabilità, nel pronunciare parole sulla libertà dell'Ucraina, possano avere Draghi, Trudeau, Macron e Biden, protagonisti della stagione della repressione del dissenso verso la dittatura sanitaria, con l'introduzione di obblighi vaccinali e di lasciapassare, con l'estromissione dal lavoro e dallo stipendio di chi non si fa inoculare e, persino, con l'imposizione di un lasciapassare per bere un caffè.

Come possono Draghi, Trudeau, Macron, Biden, ergersi a paladini di quella stessa libertà che continuano a conculcare, usando la forza, nelle rispettive nazioni ?

Il valore morale di una battaglia si misura anche in riferimento a chi ci cammina di fianco per quella strada ed alle guide che si scelgono.

Draghi, Macron, Trudeau, Biden hanno dimostrato di non avere quella credibilità e quella affidabilità che li legittimerebbe a guidare una battaglia per la libertà, in Ucraina come altrove.

E questo lo comprendiamo anche da internet, anche dai social, dove possiamo incontrare centinaia e migliaia di persone che non si sono fatte ingannare dalle veline di regime proposte da stampa, radio e televisioni.

E dove veniamo anche a conoscenza delle figuracce delle nostre istituzioni, pudicamente taciute o manipolate dai media di regime, bersagliate da critiche, persino da colui che, al momento, secondo la narrazione di regime, rappresenterebbe il popolo ucraino.

Quindi, per questo, per darci la misura di come i nostri dubbi non siano solo nostri, dobbiamo ringraziare internet senza filtri. 

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