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04 febbraio 2022

Triste vedere la Meloni che applaude Mattarella

Per quanto ovvio non ho ascoltato il discorso di Mattarella.

Non mi importa nulla di quello che dice, anche perchè non credo ad una sola parola di tutte quelle che pronuncia con la sua dizione da gatto Silvestro.

Ma ieri e oggi i giornali radio e persino la Verità ne davano conto e su Twitter commenti e piccoli brani del discorso venivano profusi a piena mani, da quelli stessi che lo criticano, non capendo che più lo citano, più gli fanno pubblicità.

Da quel che ho letto, il pistolotto non contiene nulla di nuovo, ribadisce concetti stantii non perchè superati, ma perchè disattesi da quello stesso che li enuncia, come abbiamo visto e continuiamo a vedere in questi anni di virus cinese con le limitazioni alla libertà individuale, tutte controfirmate da Mattarella che non ci ha minimamente difeso dalla dittatura sanitaria, nè ha usato la costituzione per difendere il Popolo dall'invadenza dello stato ma, anzi, ha usato le pieghe della stessa costituzione per difendere il governo dalla reazione del Popolo o parte di esso.

Ma quello che mi lascia allibito, subito dopo aver riposto le mie speranze in Giorgia Meloni che affermava di non volersi adeguare, è vedere le fotografie della Meloni stessa, ripetutamente riprese e rilanciate capziosamente dalla stampa di regime, che applaude il discorso di Mattarella, come se credesse alle sue parole.

Prima Mattarella ha occupato un intero anno a girare per il mondo per congedarsi a fine mandato e adesso accetta un altro giro di sette anni (forse passerà il prossimo anno a girare il mondo per presentarsi a quegli stessi da cui si era congedato), poi la Meloni che due giorni dopo aver acceso le speranze di tanti Italiani rifiutando di adeguarsi, applaude il suddetto.

Spettacolo molto triste perchè mostrare un volto "istituzionale" non aiuta a cambiare queste "istituzioni" in cui io (e penso molti Italiani) non ci riconosciamo.

3 commenti:

Nessie ha detto...

La Meloni si è già giocata il mio voto per tre ragioni. In primis, sostenne il Green pass con la scusa che doveva servire a favorire la circolazione fra stati inter-europei (correva il governo Conte). Poi perché non ha mai presenziato a una sola manifestazione a titolo di solildarietà dei portuali di Trieste quando sono stati raggelati dagli idranti della Lamorgese. E ora per quel che scrivi. Se non nascerà una vera classe dirigente di cui mi possa fidare darò il cosiddetto voto "non utile" a qualche forza minoritaria.

Massimo ha detto...

Mah ! I primi due motivi mi sembrano solo settoriali. Non pretendo che un partito corrisponda al 100% alle mie idee e so benissimo che il miglior rappresentante di noi stessi, siamo noi stessi in persona, qualunque delega non ci rappresenterà mai abbastanza. Quanto al voto, temo sia ancora presto per decidere. Dipenderà da tanti fattori, come si sviluppa la politica, cosa può accadere in campo internazionale, economico, quali argomenti diverranno prioritari e, ultimo ma non meno importante, con quale legge elettorale si voterà. Vedremo.

Nessie ha detto...

L'istituzionalizzazione del green pass non è una questione settoriale, ma un esperimento sociale di tipo "cinese". In realtà è una sorta di braccialetto elettronico trasferito sul display per monitorare tutti i nostri movimenti, il nostro stato di salute, il numero di vaccinazioni, le transazioni bancarie ecc. Si tenderà a rendere permanente questa griglia elettronica multifunzionale per farvi circolare l'euro digitale. Seguire gli articoli molto ben dettagliati di Claudio Antonelli su La Verità.