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16 maggio 2022

L'Ucraina non è l'alfa e l'omega dell'esistenza

Questa mattina ho fatto un giro in libreria per vedere se c'erano novità di interesse (sottolineo "di interesse", ovviamente mio, perchè quasi ogni giorno si aggiunge sugli scaffali un libro fresco di stampa e che magari non vende nulla, tanta, troppa, è l'offerta .. ma questo è un altro discorso) ed ho visto che era stata predisposta una intera colonna con saggi sull'Ucraina e la Russia.

Dai titoli e dai risvolti di copertina direi che siano tutti a senso unico a favore, cioè, della narrazione ufficiale del regime, probabilmente diversi non li avrebbero pubblicati per una sorta di censura preventiva e zelante delle case editrici timorose di perdere i contributi statali.

Uniche eccezioni due saggi di Giulietto Chiesa il defunto giornalista comunista, cantore dell'Unione Sovietica e in genere della Russia.

Nonostante io sia dichiaratamente terzista, nè con la Russia, nè con l'Ucraina, devo dire che ricordandomi bene l'ottusa faziosità con cui, parlandone da vivo, Chiesa sosteneva le sue tesi, la ripubblicazione dei suoi saggi mi sembrano un ulteriore favore all'Ucraina, visto che uno come me non potrebbe mai e poi mai stare dalla stessa parte di un comunista e, quindi, sarei tentato ad esprimere simpatia per chi i comunisti combatte.

Poi vedo l'orgia di saggi scritti in poche ore a favore dell'Ucraina, con l'aggiunta di vecchi saggi scritti da giornalisti defunti e anti putiniani e allora mi ricredo e torno sui miei passi.

E' il dramma di chi sa che un comunista fa solo il nostro danno ed ha torto per default, quando ambedue le parti in conflitto si rimpallano la nomea di "nazisti", in pratica dichiarandosi eredi entrambi della tradizione comunista, quindi a me totalmente invisa.

Poi arriva il festival della canzone con la vittoria programmata dell'Ucraina con una canzone, che ho ascoltato perchè si sono affrettati a trasmetterla per radio (non mi passa neanche per l'anticamera del cervello l'idea di guardare dei festival di canzonette), che dire inascoltabile è poco.

Somiglia ad uno di quei canti popolari intonati da cori stonati nelle feste campestri dei paesi della montagna.

Allora penso che non se ne possa più dell'Ucraina e del suo presidente comico (che però, a me, non strappa neanche un sorriso .. sono rimasto ad Alberto Sordi e Raimondo Vianello ...).

Resta la domanda: ma se nel 1999 fu legittimo bombardare Belgrado per consentire alla regione serba del Kosovo di diventare indipendente, perchè alla Russia si vorrebbe impedire di bombardare Kiev per rendere indipendente la regione russofona del Donbass ?

Quello, in estrema sintesi, nel merito di un conflitto che, peraltro, dovrebbe riguardare solo le parti in causa, mentre il nostro governo dovrebbe preoccuparsi esclusivamente di difendere le nostre frontiere dai clandestini che ci vengono scaricati dalle ong, garantire la fornitura di gas, grano e delle altre materie prime, a prezzi contenuti per contenere inflazione e bollette.

Insomma Draghi e Mattarella, invece di preoccuparsi dell'Ucraina, dovrebbero preoccuparsi dei conti italiani e del Benessere e della Sicurezza del Popolo Italiano.

1 commento:

Nessie ha detto...

Purtroppo siamo, dal dopoguerra, un paese a sovranità limitata. Ma prima avevamo interesse a stare nel blocco atlantista perché c'era la Guerra Fredda e il mondo era suddiviso in due blocchi. Oggi invece, per paradosso, il nuovo Komintern comunista, si è trasferito armi e bagagli qui nel cosiddetto occidente. Pertanto, Draghi e Mattarella obbediscono al nuovo Komintern globalista.