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07 maggio 2022

Draghi si fa bello con i nostri soldi

Ho notato che ad ogni consiglio dei ministri vengono stanziati centinaia di milioni, quando non miliardi, a favore di questa e quella "causa".

Draghi sembra il Principe di Torlonia (popolarmente preso a simbolo di opulente ricchezza) annunciando di aver disposto l'accredito di 200 euro a 28 milioni tra lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e persino percettori del reddito di cittadinanza, per un totale di sei miliardi, 800 milioni per l'Ucraina (un compenso che lo scarso comico di Kiev si sarebbe sognato senza l'intervento di Putin !) e via, via altre elargizioni come un qualsiasi Renzi alla ricerca del voto perduto.

Non si ricorda mai abbastanza che quelli sono TUTTI soldi nostri, che non ci sono nelle casse dello stato, ma solo nei libri contabili redatti ipotizzando incassi che, come il "recupero dell'evasione fiscale", non si realizzeranno mai.

Draghi, anche se si è dimostrato sopravvalutato per il ruolo e incompetente persino nella materia economica che doveva essere il suo campo di azione, lo sa benissimo che tutte le sue promesse di denaro sono fatte a debito, un debito che purtroppo non saranno lui, i suoi ministri e le loro famiglie a pagare, ma noi cittadini italiani.

E poichè ormai, dopo tutto quello che ha detto, non posso più prestar fede alle parole di Draghi, credo che gli impegni finanziari che aumentano il debito pubblico, siano assunti volutamente e con l'occulto obiettivo di legare l'Italia ad una catena, il debito pubblico, che ci trasformerà in sudditi ancor più di quello che è capitato ai greci.

Infatti Draghi ha richiesto anche tutti i prestiti condizionati e da restituire con gli interessi, a differenza degli altri grandi paesi europei che hanno richiesto l'erogazione solo della quota da non restituire o, appena sei piccoli paesi, richiesto i prestiti ma solo in parte.

Legandoci quindi al collo il cappio dei cravattari di Bruxelles e portandoci in guerra contro la Russia, Draghi spera così di accreditarsi per un posto ben remunerato e di prestigio, lasciando ad altri la patata bollente di governare l'Italia e realizzare l'interesse degli Italiani che lui non è all'altezza di perseguire.

Draghi crede anche che lasciandoci indebitati, saremo costretti ad una cieca obbedienza a Bruxelles, ma non tiene conto che c'è un altro modo per pagare i nostri debiti: uscendo dall'Unione del Male, dall'euro e, riprendendo la nostra Sovranità politica, energetica, monetaria e alimentare, facendo finalmente gli interessi degli Italiani e non dei tedeschi o dei francesi.


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