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29 maggio 2022

Sul viaggio a Mosca sto con Salvini


Salvini da tre anni combina solo guai e i risultati si vedono nei sondaggi impietosi che vedono la Lega ad un decimale dallo scendere sotto il 15%, con il rischio concreto di subire il sorpasso in retromarcia da parte dei cinque stelle.

L'adesione al governo Draghi, il voto per la rielezione di Mattarella, l'acquiescenza mostrata nonostante gli schiaffoni presi ogni volta che ha cercato di modificare le scelte di Draghi su mascherina, vaccino, lasciapassare, la sottomissione alla vasellina di Draghi anche per catasto e balneari e il disastroso viaggio in Polonia all'inizio della operazione militare speciale russa in Ucraina, sono solo l'elenco degli autogoal di Salvini.

Ma l'idea di un viaggio a Mosca per parlare di pace con gli emissari di Putin o con Putin in persona è un'ottima idea, poi dipende da come viene concretizzata.

E' però un'idea talmente geniale che tutti, da Draghi a Letta alla Meloni, si sono spaventati ed hanno sparato sul leader leghista che, dimostrandosi poco determinato, sta ora tentennando.

Certamente nessuno pensa che Salvini possa riuscire a far sottoscrivere un accordo di pace o anche solo un cessate il fuoco, ma il significato importante di una tale missione sarebbe la comunicazione al mondo intero che quando Draghi e Mattarella parlano di "Italia qui", "Italia là", "Italia sostiene Zelensky", "Italia manderà armi", parlano a nome solo di una parte dell'Italia, non dell'Italia intera.

Quella di Draghi e Mattarella sarà forse l'Italia della maggioranza (più parlamentare che popolare) ma non è TUTTA l'Italia.

Ce lo dicono anche i sondaggi che, in grande maggioranza, rifiutano l'invio di armi all'Ucraina.

C'è una gran parte dell'Italia, di Italiani, che si riconoscono più nelle parole di Orban che in quelle di Draghi e Mattarella e che non vogliono fare sacrifici per alimentare una guerra che, senza le armi e i finanziamenti occidentali, sarebbe già finita o, probabilmente, mai iniziata.

Come Orban sta dalla parte dell'Ungheria e degli Ungheresi, una gran parte degli Italiani vorrebbe che Draghi e Mattarella si schierassero dalla parte degli Italiani e dell'Italia, perseguendo gli interessi dell'Italia e degli Italiani il che presupporrebbe la difesa delle fonti di approvvigionamento energetico, alimentare e di materie prime, a prezzi bassi e la possibilità di intrattenere rapporti di scambio economici con tutti i paesi, inclusa la Russia.

E sbaglia la Meloni, probabilmente condizionata dalla sua alleanza internazionale con i polacchi, ad allinearsi a Draghi, Mattarella, Letta e Biden, auspicando un fronte monolitico occidentale, perchè così facendo non rappresenta una buona parte del suo elettorato, forse una importante maggioranza.

Salvini, quindi, vada a Mosca a prescindere da Draghi e Mattarella (Di Maio neanche da prendere in considerazione) e porti a Putin il messaggio che non tutti gli Italiani sono sudditi di Biden, come del resto si può leggere scorrendo molti messaggi sui social e su Twitter in particolare.

 

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