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No alla deriva

No alla deriva
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25 giugno 2023

Le loro mani sui nostri risparmi

La corte costituzionale ha deciso che il trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici debba essere erogato subito e non con limitazioni su tempistica e importi.

Di suo la decisione è legittima.

Il trattamento di fine rapporto o servizio, che sia di natura contributiva o retributiva, è denaro accreditato al dipendente e in parte dal dipendente stesso, quindi diventa "suo", per essere erogato successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, quindi deve essere liquido ed esigibile.

Tanto che le aziende hanno un apposito fondo costituito da tali importi.

Ma la decisione della corte costituzionale, che impone un esborso di 14 miliardi, arriva in un momento sospetto, dopo aver atteso anni, senza creare problemi di bilancio, ai governi precedenti, ultimo quello di San Draghi, fenomeno dei due mondi.

Sono 14 miliardi che si aggiungono ai 9 richiesti da Bonaccini per l'alluvione in Emilia Romagna ed ai non quantificati che Landini pretende siano utilizzati per "salvare la sanità pubblica".

Personalmente io NON salverei la sanità pubblica e neppure l'istruzione pubblica e praticamente nulla che sia pubblico e che si possa invece fornire attraverso iniziative private nell'ambito di un Libero Mercato, ma quello che mi porta a guardare con compatimento a Landini è che, a differenza della corte costituzionale e di Bonaccini, cerca pateticamente di indicare dove prelevare quei soldi: dai cento miliardi (dice lui) di evasione.

Un ritornello ormai venuto a noia, ripetitivo e che si è sempre rivelato una bufala.

Nessun governo è mai riuscito a recuperare l'evasione, probabilmente perchè, neanche lontanamente, è ai livelli sparati da Landini e il fisco si è trasformato in realtà in uno sceriffo di Nottingham che dà la caccia alle microevasioni spesso causate da errori e dalle complicate leggi fiscali.

La sparate di Landini, quindi, deve considerarsi ad una pretesa di denaro (lui ha citato i tagli per 40 miliardi operati ... dai governi cattocomunisti in undici anni, ma i soldi li vuole solo adesso che al Governo c'è il Centro Destra) senza indicazione di dove prelevarli, esattamente come per i 14 miliardi della corte costituzionale e i 8 di Bonaccini.

E non sono le sole richieste.

Praticamente tutti quelli che hanno qualche attività, una associazione, un banchetto di pere, ogni mattina si scegliano e mandano ai giornali un comunicato con il quale si chiede un finanziamento statale per questo o quello.

Senza mai dire dove reperire i fondi.

Il sospetto viene quando il fuoco concentrico delle pretese economiche, aumenta la sua intensità quando torna di attualità la questione del mes, con le pressioni che esercita Bruxelles perchè l'Italia si annodi un altro cappio debitorio al collo.

La strada giusta, invece, non è continuare ad indebitarsi (io continuo a sperare che non si raggiungano le condizioni concordate da Conte2 e Draghi con l'unione e quindi l'Italia si limiti a riprendersi solo i soldi che versa al Moloch unionista, senza percepire i prestiti da restituire) ma tagliare il debito.

A cominciare dalle spese assistenziali (reddito di cittadinanza e varie voci similari) per avere un solo strumento solidaristico e non assistenzialista che garantisca chi perde il lavoro, dagli sperperi per l'assistenza ai clandestini (che siano le ong e le associazioni caritatevoli ad occuparsene, visto che sono loro che li vogliono, almeno se ne assumano la responsabilità del mantenimento), dei contributi a pioggia all'anpi, sindacati, patronati, cinematofari, giornali e tanti altri.

E si taglino anche le tasse.

Con tasse giuste non esisterebbe evasione. 

 

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