Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

17 giugno 2023

Non cadiamo nella trappola delle lacrime

L'affondamento di un barcone di clandestini con (forse) centinaia di morti al largo delle coste greche del Peloponneso, suscita forte emozione, come le notizie di incidenti ferroviari, terremoti o o altro in India e in Cina, quando, per i numeri di quei paesi, si parla, inevitabilmente, di centinaia di morti.

L'aspetto emotivo, sfruttato cinicamente da ong e immigrazionisti vari, non deve però farci perdere di vista il quadro complessivo che vede una sistematica invasione dell'Europa da parte di un numero massiccio di clandestini che, lungi dall'essere una risorsa, rappresentano un rischio per l'ordine pubblico ed una bomba sociale destinata ad esplodere nelle mani di chi l'ha creata ma, purtroppo, anche nelle nostre.

L'Italia, in questo momento, per una politica di apertura prima e di contrasto troppo morbido oggi, è divenuta il porto di approdo più gradito, come dimostra la versione greca secondo la quale il barcone avrebbe rifiutato gli aiuti della guardia costiera ellenica perchè voleva arrivare in Italia.

Malta e Grecia, ormai, hanno adottato la stessa politica dell'Australia e respingono o non intervengono per trainare i barconi che, quindi, vedono nell'Italia il solo traguardo.

Ma questo non vuol dire che noi ce ne dobbiamo fare carico,  concedendo loro ingresso e permanenza e diventando la discarica europea dell'immigrazione, nè trasformandoci in centro di raccolta e smistamente in altre nazioni europee (che, giustamente, rifiutano il concetto di ricollocamento).

Contrariamente a quanto infatti viene affermato, il problema dei clandestini che partono dai loro paesi per entrare in Europa, non è un problema italiano e neppure europeo se non dal punto di vista dell'ordine pubblico e della sicurezza sociale.

Il problema è mondiale ed a farsene carico devono essere i funzionari paperoni dell'onu che percepiscono laute retribuzioni per scaldare una sedia, senza risolvere mai nulla, nè immigrazioni epocali, nè guerre più o meno locali.

Ed è l'onu che potrebbe imporre quello che la Meloni cerca di ottenere con la persuasione e il dialogo: la creazione di centri di raccolta in Africa, dove dividere i pochi che hanno veramente diritto ad ottenere un rifugio in una nazione accogliente (che non deve per forza essere l'Italia o una nazione europea, perchè non l'Argentina che ha spazi immensi ?) dai molti (dicono oltre il 95% dei clandestini) che non hanno motivazioni valide per pretendere di entrare in Europa.

Anche ammesso e non concesso il beneficio del dubbio sulle motivazioni "nobili" di ong e immigrazionisti, infatti, è noto da secoli che le strade per l'Inferno sono lastricate di buone intenzioni.


1 commento:

Nessie ha detto...

Purtroppo non serve a niente auspicare soluzioni che provengano dall'ONU, giacché è proprio l'ONU l'artefice del concetto di immigrazione sostitutiva (Replacement Migration), la "paroletta magica" che non hanno lasciato dire a Lollobrigida. Loro ci tappano la bocca, perché sono proprio loro gli artefici di questo disastro. Senza contare che buona parte di queste Ong, batte proprio bandiera ONU-UNHCR. Se avessi un podere in fiamme, non andrei mai a chiedere soccorso al capo Mafia del villaggio, tanto per fare una similitudine.

https://presskit.it/2022/11/14/migrazione-sostitutiva-per-un-rapporto-onu-cancellato-serve-per-non-andare-in-pensione-a-75-anni/