Nel giro di due settimane, tre stagionati boiardi di stato, Monti, Gentiloni e Prodi, che già di loro hanno fatto danni irrecuperabili all'Italia e agli Italiani, si sono sgolati per chiedere che si firmi il Mes.
Per non dire altro (ma rimando al sen. Claudio Borghi che su Twitter ha riassunto i motivi fondatissimi del rifiuto a sottoscrivere il Mes) basti ricordare che se lo firmassimo, anche senza volerlo utilizzare, saremmo chiamati a versare un centinaio di miliardi per il suo finanziamento nel caso (molto probabile) in cui le banche tedesche avessero necessità di un "aiutino".
Quei tre fanno gli interessi dell'Italia e degli Italiani ?
A me sembra proprio di no, anzi !
A loro ieri si è aggiunto il Governatore della Banca d'Italia ormai a fine mandato.
Non importa che la nostra economia vada bene, anzi, pur costretto ad ammetterlo a denti stretti, ha coperto tale bella notizia con una serie di scappellamenti sul pnrr, sulla flat tax (democristianamente mai citata), sul reddito minimo cavallo di battaglia dei grillini e, adesso, anche di Landini e della Schlein.
Il tutto circondato dagli ossequiosi inchini di una servitù ancora più suddita dell'Unione del Male dell'ossequiato.
L'unico a tacere, finora, è stato Draghi che, probabilmente, se non gli sarà esplicitamente richiesto, resterà in silenzio, sperando di capitalizzare a suo beneficio qualche evento imprevedibile, come la caduta del Governo Meloni per tornare a Palazzo Chigi (ma dovrebbe poi rimediare ai suoi stessi danni) o la morte di Mattarella che lo rilancerebbe verso l'agognato Quirinale (e qui ci andrebbe senza alcuna riserva).
Capiamo quanto sia difficile governare in questo mare da parte della Meloni, di Salvini e di Berlusconi ?
Il Centro Destra può contare solo sull'appoggio popolare che si manifesta nei sondaggi e nelle elezioni che, ancora, non ci hanno vietato (almeno a scadenza dei mandati) e finchè ci sarà quello potremo sperare che, pur se molto più lentamente di quanto vorremmo, la situazione cambi, come molto lentamente la Rai sta cambiando, con la previsione di sostituire dei commentatori talebani del cattocomunismo, con qualcuno più imparziale.
E se non sarà esattamente quello che vorrei, sarebbe già un passo molto importante verso la restituzione della Rai ad un vero servizio pubblico nei confronti di chi ne sostiene i costi.
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