Leggo che Renzi sarebbe il figlio (politico) di Berlusconi, ma a me pare più il diretto discendente di Craxi, sia ideologicamente che nei modi e nel suo arrampicarsi sociale che gli ha fatto raggiungere vette di supponenza e megalomania (veggasi l'aereo modello Air Force One) pari solo a quelle del non compianto (da me) segretario socialista.
Se si illude di farsi percepire come l'erede politico di Silvio Berlusconi, io ricordo che mentre il Cav ha creato dal nulla nell'imprenditoria, nella politica e risollevato una grande decaduta del calcio finita in serie B, Renzi è riuscito sì a portare il pci/pds/ds/pd al 40% in elezioni inutili, salvo poi lasciarlo in macerie sotto il 20%.
Intendiamoci: per me è un merito, purchè però usi le sue "doti" da quella parte della barricata e non dalla nostra.
Temo infatti che la presenza di un Renzi, con tutta la sua corte a cominciare dalla Boschi, introdurrebbe in una coalizione che funziona dal 1994, elementi disgreganti, unicamente finalizzati alle sue personali ambizioni.
Basti guardare all'alleanza obbligata con Calenda, due personaggi simili, che, per quanto si agitino, vivacchiano intorno al 3% e sono costretti a convivere per poter superare il quorum che dia loro uno straccio di rappresentanza.
Un po' come due coniugi in lite, costretti a convivere sotto lo stesso tetto, perchè non hanno soldi per potersi permettere due appartamenti separati.
E quanto sarebbe corrosivo uno che sostiene i cosiddetti "diritti" omosessuali e altre amenità woke e blm tanto di moda oggi, quanto sono estranee e respinte dalla maggior parte degli Elettori del Centro Destra ?
Renzi è quello che ha dato il via alla pantomina dello ius soli, ius culturae, ius scholae e ogni bislacca idea di "ius" per elargire la cittadinanza italiana a chi Italiano non è, sacrificando l'unico diritto che appartiene alla nostra Gente: lo ius sanguinis.
Renzi, i cui genitori sono finiti sotto il tritatutto di indagini e processi, sarà anche favorevole alla riforma della giustizia, ma non basta.
Può capitare che, casualmente, tra tante questioni sul tavolo, si arrivi a fare un tratto di strada con qualcuno del tutto estraneo al nostro modo di pensare, ma questo non ci rende alleati più di quanto non lo si sia mai stati.
Ci pensino bene, quelli che hanno in mano il destino della creatura politica del Cavaliere, prima di consegnarla nelle mani di Renzi.
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