Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 ottobre 2018

Il mal di pancia grillino


Un gruppo di parlamentari grillini ha cominciato a contestare le scelte del loro leader, Di Maio.
Alcuni non mandano giù la scelta di proseguire con la Tap, altri vorrebbero ostacolare l'approvazione del decreto sicurezza, della legge sulla legittima difesa, cioè i capisaldi della politica leghista.
I contestatori trovano il loro scudo in due leaders mancati: Fico e Di Battista.
Il primo, probabilmente preda del virus della presidenza della camera, si è distinto nelle battaglie boldrinesche a favore dei clandestini.
Il secondo, che ha scelto di non stare in parlamento, continua a straparlare sui vari argomenti.
Proprio queste turbolenze dimostrano come sia stata giusta la scelta di Salvini di tentare il governo, l'unico possibile, con i Cinque Stelle sullal base di un contratto che, ora, ambedue i partiti si trovano a dover rispettare.
La Lega, in modo compatto, anche sui provvedimenti più urticanti come il reddito di cittadinanza e i Cinque Stelle nel piano sicurezza, legittima difesa, immigrazione.
La Tap, la rottamazione della Fornero e, tutto sommato, anche la flat tax sono argomenti secondari rispetto a quelli citati.
Io mi auguro che Di Maio riesca a sedare la rivolta e auspico che Salvini possa anche dargli una mano perchè l'alternativa a questo governo è un governo del ragionier Cottarelli, succube di Bruxelles e che vanificherebbe tutto quel che è stato realizzato da giugno ad oggi.
Perchè, ricordiamocelo bene, Mattarella, finchè sarà al Quirinale, non concederà mai elezioni anticipate che porterebbero la Lega a diventare il primo partito d'Italia e, assieme a Fratelli d'Italia e alla parte migliore di Forza Italia e forse anche dei Cinque Stelle, costituire una solida maggioranza parlamentare senza ... grilli per la testa.




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30 ottobre 2018

E adesso, poveri orfani dello spread ?


Mentre le intelligenze più acute della sinistra, come commenta e riferisce Nessie, si affannano a trovare giustificazioni per gli stupratori e assassini venuti dall'Africa, i Popoli si occupano delle questioni concrete e sbaraccano la sinistra di governo e gli inguardabili inciuci tra popolari e socialisti, punendo entrambi.
In Brasile viene eletto (e senza alcun dubbio con oltre il 10% di vantaggio) Jair Bolsonaro, che la suffragetta della rai, Giovanna Botteri, aveva ripetutamente messo all'indice quale omofobo, sessista, razzista e, per non fargli mancare nulla, fascista nostalgico della dittatura.
Al grido di "lui no" tante emule della suffragetta nostrana hanno fatto campagna elettorale e, come al solito, i media italiani registravano con compiacimento l'avanzare lento ma inesorabile del candidato della sinistra.
Che, però, si è fermato sotto il 45% mentre Bolsonaro (che ci ha promesso di restituirci il terrorista rosso Cesare Battisti, ma forse sarebbe meglio se lo imprigionasse per sempre in una fatiscente prigione brasiliana, perchè qui dopo qualche anno di spa con ogni comfort, tornerebbe libero) con oltre il 55% , LUI SI' !, è stato eletto.
Quasi contemporaneamente, nella vecchia e molle Europa della diarchia tra popolari e socialisti, in Assia si ripete l'esito elettorale della Baviera con la Cdu della Merkel e la Spd che perdono ciascuna il 10%.
Voti della Cdu passati quasi integralmente all'Afd che guadagna il 9% (aveva il 4,1) raggiungendo il 13,1% ed entra anche nell'ultimo parlamento regionale in cui non era presente, mentre i voti della Spd sono andati quasi integralmente ai Verdi che passano dall'11,5 al 19,8 e diventano l'ultima trincea della sinistra.
Come se non bastasse, Standard&Poor invece di declassare l'Italia ne ha solo ridotto le prospettive e la Borsa ha risposto con una galoppata in rialzo e lo spread con la marcia inversa.
Orfani di Lula, della Merkel, dello spread, cosa rimane ai sinistri ?
Beh, rimane loro Selene Ticchi con la sua t-shirt.
Chi si accontenta, gode.





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29 ottobre 2018

Gli untori


La peste del XXI secolo è la sfiducia, il pessimismo, il catastrofismo che soggetti interessati ad influenzare negativamente moltitudini timorose, spargono a piene mani utilizzando i loro mezzi di propaganda.
Gli untori del XXI secolo, in Italia, sono tutti coloro che ad ogni occasione scrivono, dicono, urlano che l'Italia, con il governo Salvini Di Maio, sta per "andare a sbattere".
Lo scrivono negli editoriali dei giornali, quasi tutti allineati e coperti sulla linea europeista dettata dalle consorterie affaristico finanziarie che posseggono le loro televisioni e i loro giornali, lo urlano le opposizioni incuranti dei danni che provocano (perchè sono i Padoan, i Renzi, i Martina, i Tajani, le Carfagna i veri acceleratori dello spread), lo ripetono i commissari europei e i burocrati della Bce e di Bruxelles nel timore che, contrariamente ai loro guaiti, il primo governo populista d'Europa riesca ad ottenere quei risultati che sarebbero un faro per tutti gli altri Popoli e Nazioni europei.
Allora, da qui a maggio quando si voterà per l'Europa, non importa quando grave potrà essere il danno, ma bisogna far fallire la politica economica di Salvini e Di Maio.
Gli untori lottano per la loro sopravvivenza, non per il nostro bene.
Gli untori si riconoscono dall'acidità dei loro scritti, dagli attacchi personali che svolgono, dal viso perennemente corrucciato e funereo (vedi alla voce Martina) o imbronciato come un bambino dell'asilo infantile cui hanno tolto la caramella e che, senza contraddittorio, critica il programma di bilancio (vedi alla voce Padoan a Sky Tg 24 Economia del 25 o 26 ottobre scorso).
Gli untori cercano di dividere le due forze di governo sperando di incunearvisi e di portare l'una o l'altra sotto l'ala dei loro mandanti.
Attribuendo agli untori il peso (nullo) che meritano, non dobbiamo lasciarci intimorire dalle loro parole, ma ricordare che la Dignità fa rima con Sovranità e non con Europa.




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28 ottobre 2018

Libertà di opinione


Il 28 ottobre del 1922 è ricordato come il giorno in cui Benito Mussolini, con la pressione esercitata dalla Marcia su Roma, fu incaricato dal re Vittorio Emanuele III di formare il nuovo governo, il primo giorno dell'Era Fascista.
Vi rimase fino al 25 luglio 1943.
Uno può pensare che a 96 anni di distanza, quella data sia già stata archiviata nei libri di Storia, superata da altre vicende ben più terribili e con effetti ancora oggi sensibili per noi contemporanei.
Invece, no.
Gli antifascisti si premurano di ricordarcela e attualizzarla ogni anno, a memoria imperitura del Fascismo e del suo Duce.
Esattamente il contrario di quel che a parole dicono di volere.
Non sarebbe una novità che a sinistra, i cattocomunisti, agiscano per conseguire un risultato e poi ottengano esattamente l'effetto opposto.
Guardiamo negli Stati Uniti dove il livore contro il Presidente Trump ha scatenato la reazione di un sostenitore del Presidente che ha ritenuto di passare ai fatti.
In Italia, se non ci fossero gli antifascisti e le loro manifestazioni liturgiche ormai stanche e superate, non ci sarebbe chi organizza, avendo il pieno e pari diritto di manifestare una opinione, una idea, manifestazioni di segno opposto.
La repressione non funziona, come non funzionerà in Spagna l'odio cieco che nutrono i socialisti al punto da riaprire una ferita che sembrava chiusa con la scelta del vincitore della Guerra Civile, il Caudillo Francisco Franco, di onorare i caduti di TUTTE le parti in un unico santuario che ora vorrebbero trasformare nel loro santuario esclusivo.
Non mi meraviglia quindi se, invece di celebrare con compostezza, ognuno in base alle proprie convinzioni, questa giornata, si organizzino manifestazioni di piazza, con una parte, sempre quella, la sinistra, che pretende di impedire all'altra parte il legittimo diritto di manifestare, che hanno poi l'unico risultato di rompere le scatole ai cittadini che vorrebbero trascorrere una domenica in tranquillità, senza fare slalom tra divieti di circolazione per il presunto inquinamento atmosferico e divieti di transito per le manifestazioni politiche contrapposte.
Possibile che dopo 96 anni non si sia ancora capito che ognuno ha diritto ad esprimere le sue idee, liberamente ?




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27 ottobre 2018

#Noncifatepaura


"Se passa la manovra del governo italiano, e ancora peggio se non devasta l’economia come viene preannunciato tre volte al giorno, viene delegittimato l’establishment tecno-finanziario-capital-sinistrorso che regge l’Unione, di cui in Italia abbiamo molti reggicoda. Altri paesi seguirebbero l’esempio e si sentirebbero in diritto di prendere una loro strada, di non sottomettersi al diktat europeo e alla loro prescrizione tassativa. E alle elezioni europee sarebbe un massacro per gli assetti di potere vigenti, di cui Junker, Moscovici, sono gli ultimi figuranti. Da qui il terrorismo mediatico-finanziario, le scomuniche scritte e inscenate. Si giocano tutto.".
Ma non era necessario che si scomodasse un Uomo di Cultura come lui per scrivere quello che almeno il 60% degli Italiani ha capito da tempo: la commissione europea è solo il paravento di inconfessabili interessi finanziari e affaristici quasi sempre in contrasto con gli interessi dei Popoli e delle Nazioni europee e che non si curano delle loro aspirazioni e sofferenze.
Per questo sempre più cittadini, quando viene data loro l'opportunità, votano contro quell'establishment di cui parla Veneziani e che, purtroppo, trova molti servitori fedeli anche tra i parrucconi italiani e nei partiti che ci hanno condotto allo sfascio negli ultimi sette anni.
Le loro armi sono quelle dei vili, i complotti nel chiuso delle loro fortezze e l'uso spregiudicato della finanza e dei media da loro finanziati.
Bene ha fatto il Ministro Savona a rinfacciare a Draghi che lo spread è responsabilità sua e soltanto sua, perchè a lui spetta il controllo delle banche e l'intervento per acquistare i titoli di stato dando garanzia del loro collocamento e della loro stabilità onde evitare speculazioni.
Quando infatti avevamo il controllo della nostra moneta, la famosa Sovranità finanziaria che si estrinseca con l'autonomia nel battere moneta, non si parlava di spread, così come non se ne parla per il Regno Unito, la Svezia o la Svizzera.
Cosa ci possono fare ?
Ci cacciano dall'euro ?
Magari !





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26 ottobre 2018

La difesa è sempre legittima


Mentre Draghi si allinea ai nemici dell'Italia pronunciando la sua squallida marchetta, in Italia il Governo procede sulla via del cambiamento.
Molto più importante dei numeri da ragionieri europei è l'approvazione in senato del disegno di legge sulla legittima difesa.
Dal mio punto di vista non è ancora sufficiente, perchè la vera Libertà di un Individuo si vede quando lo stato, il suo stato di appartenenza, non gli impone balzelli o divieti nel difendere se stesso, i suoi parenti e le sue proprietà, in casa e fuori di casa, di notte e di giorno.
Il traguardo finale è che tutti i cittadini di nazionalità Italiana possano comprare, possedere e portare un'arma senza necessità di timbri autorizzativi.
Intanto, però, Salvini sta portando al traguardo una riforma che renderà liberi tanti cittadini onesti perseguitati per essersi difesi da aggressioni di rapinatori.
E' un fatto importante, come è importante il voto favorevole di Fratelli d'Italia e di Forza Italia, a dimostrazione che la base, anche parlamentare, del Centro Destra si sta allineando al traino della Lega e certamente apprezza più Salvini di Tajani.
Alla camera i numeri dovrebbero essere ancora più favorevoli e, quindi, avanti con l'approvazione definitiva per poi far seguito con il decreto sicurezza e immigrazione.
Sicurezza e immigrazione che sono inscindibili come dimostrano le vicende di cronaca nera che coinvolgono sistematicamente immigrati in percentuale enormemente superiore alla percentuale degli immigrati presenti in Italia.



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25 ottobre 2018

Non lasciare, ma raddoppiare


Non sono sicuro che l'atteggiamento della commissione europea di aggressione contro l'Italia sia una dimostrazione di forza.
Chi è forte è paziente, mentre la commissione sta rispondendo senza neanche riflettere o riunirsi,
A proposito.
Che posizione sta tenendo la silente Mogherini, commissario europeo dell'Italia nominata da Renzi ?
Gioca contro l'Italia per favorire la sua parte politica di origine (come fa l'italiano presidente del parlamento europeo Tajani) oppure al richiamo della Patria è scesa in trincea a difendere gli Interessi Nazionali ?
Sarebbe da segnalarla a "chi l'ha vista" ...
Al punto in cui siamo non vedo plausibile un accordo che significherebbe un passo indietro degli uni o degli altri o, più facilmente, di entrambi.
La legge di bilancio redatta dal Governo Italiano è il minimo sindacale per iniziare a cambiare le cose, mantenendo gli impegni con gli Elettori.
Anche quando sono impegni assunti dall'altro partito del contratto e anche quando quegli impegni continuano a non essere nelle nostre corde come il reddito di cittadinanza.
La priorità è recuperare la Sovranità Nazionale, sganciando l'Italia dalla sudditanza verso la commissione europea.
Costi quel che costi.
E il mio auspicio è che Salvini e Di Maio non lascino, ma raddoppino il progetto.
Vogliono un nuovo bilancio ?
E io te ne scrivo uno nuovo mettendo da subito il limite dei 41 anni di contributi per la pensione e 65 anni per la vecchiaia e imponendo la flat tax da subito e a tutti.




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24 ottobre 2018

Juncker,Moscovici e compagni come l'arbitro Moreno


Byron Moreno fu l'arbitro ecuadoregno che nel 2002, con una conduzione faziosa che portò a molteplici sospetti aumentati dopo le successive vicende personali che lo videro anche arrestato per droga, eliminò l'Italia dai campionati del mondo di calcio.
Gli odierni epigoni di Byron Moreno si chiamano Juncker, Moscovici, Dombrovski, Asselborn e tutta la schiera di pagatissimi burocrati europei, nonchè le loro metastasi italiane che, invece di sostenere il Governo Nazionale, remano contro per meschini interessi di parte.
La commissione europea è, allo stesso tempo, accusatore, giudice e carnefice.
Respinge il progetto di bilancio dell'Italia perchè teme che possa riuscire, ribaltando sette anni di inutili sacrifici da lei imposti ed eseguiti dai vari Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.
Ma se dopo sette anni di bilanci scritti sotto dettatura della commissione non siamo usciti dalla crisi non sarà perchè ad essere completamente sballate sono le ricette di siffatti "esperti" ?
Allora ad essere bocciati sono proprio loro che hanno dimostrato di non essere in grado di farci superare la crisi.
Ben venga un progetto di bilancio che mandando all'aria i disegni della commissione europea, restituisce Dignità e Sovranità al Popolo e alla Nazione Italiana e speranza a tutti i Popoli e le Nazioni europee di potersi sottrarre alla dittatura ragionieristica di Bruxelles.




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23 ottobre 2018

Filotto vincente


Mentre Renzi, insultando chi governa e noi elettori, si preoccupa di farsi notare e accettare dalle consorterie finanziarie e affaristiche internazionali che vogliono distruggere l'Italia, gli Italiani rispondono nelle urne a lui, a Juncker, a Moody's.
Continuando nella striscia vincente domenica è stata la volta del Trentino a cambiare il presidente, passando da un pci/pds/ds/pd ad un leghista.
In Alto Adige ugualmente importante l'affermazione della Lega che passa dal 2 all'11%, relegando Forza Italia di Tajani, della Carfagna e della Gelmini ad uno striminzito 1%.
Un risultato simile ottenuto quando i padroni dell'economia stanno profondendo il massimo sforzo per tentare il bis del ribaltone del 2011, usando l'arma dello spread, dei declassamenti, dei moniti e delle letterine di Bruxelles, ma anche approfittando di squallidi individui che, nella stampa e nella politica, preferiscono tifare contro l'Italia che a favore della Patria, pensando in tal modo di ottenere dai padroni dell'economia internazionale una briciola in più del prossimo.
Gli Italiani, che continuano ad accompagnare il governo ed i partiti che lo compongono, con alte percentuale di consenso, ancora una volta hanno fatto giustizia degli allarmismi catastrofisti artatamente messi in circolazione dai bollettini ufficiali dei poteri forti.







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22 ottobre 2018

Uno scatto di orgoglio


Al netto delle urla belluine di Renzi, delle orazioni funebri di Martina e dei piagnistei striduli della Gelmini, cosa resta a chi si oppone alla manovra di governo ?
Restano le PREVISIONI dei Boeri e dei Cottarelli che, moderni stregoni, non fanno altro che mutuare le PREVISIONI degli organismo finanziari internazionali.
Quegli stessi organismi internazionali che hanno strangolato la Grecia e impoverito il mondo, per arricchire solo le loro compagnie private.
Quegli stessi organismi internazionali, a cominciare dall unione sovietica europea, cui per sette anni l'Italia si è votata con i fedeli esecutori Monti, Letta, Renzi e Gentiloni per arrivare ad avere cinque milioni di poveri, disoccupazione in doppia cifra, ristagno prdouttivo, cinquecento miliardi di debito pubblico in più rispetto a quando ribaltarono Berluscon nel novembre 2011.
E, ancora, tasse al massimo livello mondiale, l'asticella della pensione elevata repentinamente e una vasta criminalità a fronte della quale le leggi prevedono la persecuzione delle vittime che si difendono reagendo.
E, infine, ultimo ma non meno importante, una sistematica invasione di clandestini finalizzata a sradicare l'Identità Nazionale, incuranti dei conflitti sociali (e non solo) che provoca.
Quello che gli organismi finanziari internazionali non accettano è che il Popolo Italiano abbia uno scatto di orgoglio e decida di liberarsi dal loro giogo, affermando la propria dignità che non è compatibile con la sudditanza a imposizioni straniere.
Spazzatura non è l'Italia dopo la nota di aggiornamento del documento di economia e finanzia, spazzatura sarà Moody's con tutti coloro che hanno fatto la ola alla notizia del declassamento e lo sfruttano per rimettere le catene al Popolo e alla Nazione Italiana.



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21 ottobre 2018

Spazzatura sarà Moody's


I nemici della Libertà dei Popoli stanno sferrando quello che, nei loro disegni, è l'attacco decisivo.
Vogliono colpire l'Italia che, da pochi mesi, ha un governo che non obbedisce agli ordini delle consorterie affaristico finanziarie.
Per evitare che l'indipendenza dell'Italia faccia saltare l'intera costruzione degli Scrooge internazionali hanno necessità di impedire che questo governo possa dispiegare la sua politica che dimostrerebbe che è possibili affrancarsi dalla schiavitù finanziaria che altro non è che una forma, la peggiore, di colonizzazione.
Ecco quindi che arrivano lettere, moniti e declassamenti che si uniscono ad un aumento dei toni da parte delle quinte colonne interne al servizio del nemico.
Il tutto ampiamente diffuso e amplificato da media posseduti sempre dai soliti sodali di quegli Scrooge finanziari internazionali.
Però, tra le righe, traspare il vero timore.
Se l'Italia, dopo il Regno Unito, lasciasse la gabbia europea, tutta la costruzione crollerebbe, perché non esiste Europa senza l'Italia.
Allora si vedrebbe che spazzatura non è l'economia italiana, ma la gestione fallimentare dei burocrati europei e dei loro "esperti" di economia, che proliferano anche in Italia con previsioni catastrofiche sul progetto del governo Salvini-Di Maio ma che, concretamente, quando hanno avuto la possibilità di fare, negli ultimi sette anni, hanno ridotto l'Italia  con 5 milioni di concittadini in povertà, invasi da clandestini e con 500 miliardi in più di debito pubblico.
E' ora di cambiare programmi e di liberarci dal giogo di Bruxelles, cui non dobbiamo alcuna spiegazione.
La diano quelli che, fedeli esecutori delle direttive ejropee, ci hanno condotto a questo punto.



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20 ottobre 2018

Salvini santo subito


Le elezioni del 4 marzo scorso non hanno consegnato una maggioranza omogenea, ma hanno dato una netta maggioranza assoluta a due partiti, Lega e Cinque Stelle, per cambiare, con una inversione a "U" la politica economica e quella immigratoria.
I due partiti hanno idee differenti sul progetto di società ma, per impedire che, con un colpo di mano, Mattarella, che già aveva chiamato Cottarelli, ribaltasse la volontà popolare, con un grande sforzo di sintesi hanno redatto un contratto di governo all'interno del quale si trovano gli elementi caratterizzanti dei due programmi, alcuni dei quali ostici a militanti ed elettori del partito coalizzato.
Così a noi di Centro Destra è un rospo da ingoiare il reddito di cittadinanza e il giustizialismo pauperista dei Cinque Stelle per i quali i rospi da ingoiare sono la pace fiscale, la riduzione delle tasse, la legittima difesa e il contrasto dei clandestini.
Dobbiamo farcene una ragione, perché nessuna altra coalizione potrebbe restituire Dignità e Indipendenza al Popolo e alla Nazione Italiana nei confronti di Bruxelles.
Neppure una vittoria del Centro Destra.
Ve l'immaginate Tajani che contrasta i suoi sodali Juncker e Merkel ? Io no.
Allora dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte, tollerare l'incompetenza dei grilini, il loro fanatismo pauperista e andare avanti finché non ci saremo liberati dalle catene dell'unione sovietica europea.
Non trovo nulla di sbagliato nella pace fiscale, anche se fosse un vero condono.
Ma se dovesse servire ad accelerare l'approvazione della legittima difesa sono disposto ad accettarne lo stralcio.
Così come non credo nel reddito di cittadinanza o nel taglio delle cosiddette "pensioni d'oro", ma se servissero a rompere con la commissione di Juncker per riaffermare la Sovranità Nazionale, sono disponibile ad accettarli.
Dobbiamo esercitare la tolleranza, per arrivare al risultato grosso: l'Italia agli Italiani.
Sotto ogni profilo, perché non c'è lettera della commissione che tenga: le cose italiane le gestiscono gli Italiani, senza interferenze.
Purtroppo non è solo la differente visione progettuale tra i due partiti di governo a creare ostacoli, ma anche e soprattutto l'esistenza del solito, infame, atteggiamento italico che in passato ha impedito la formazione di uno stato nazionale quando in tutta Europa nascevano stati nazionali, che vede italiani proni allo straniero, disposti, come già accadde nel 2011, a diventare gli zelanti esecutori di decisioni altrui e, quindi, di interessi estranei e spesso contrastanti con quelli Italiani, che remano contro il Popolo e la Nazione Italiana.
Sono loro il vero nemico da battere.





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19 ottobre 2018

Legittima difesa: basta rinvii


Salvini deve armarsi di santa pazienza avendo a che fare con Di Maio e i Cinque Stelle, alleanza imprescindibile se vogliamo sganciarci dalla sudditanza verso Bruxelles (ve li vedreste voi, non dico Renzi, Gentiloni o Minniti, ma anche solo Tajani, la Carfagna e la Gelmini contrastare Juncker e compagni ?), ma deve anche permettere a noi Italiani onesti di ARMARCI sul serio per contrastare i delinquenti, senza poi essere nuovamente vittime, questa volta dei magistrati.
Come al bolognese cinquantenne che, sorpresi tre tunisini che bivaccavano nel suo camper, ha preso un coltello da cucina, li ha bloccati fino all'arrivo della Polizia ferendoli e poi è stato denunciato per porto d'armi e lesioni.
Uno di quei tunisini è pregiudicato e non ha rispettato l'ordine di espulsione.
Eppure i reati più gravi sono stati imputati alla vittima, il bolognese, con il quale sono totalmente solidale, perchè lo scrivevo ieri, se trovo un estraneo bivaccare nella mia proprietà lo butto fuori con tutti i mezzi che ho a disposizione e non mi sembra che sia un "porto d'armi" un coltello da cucina che abbiamo tutti in casa o che le lesioni i tunisini non se le siano cercate.
Il mio concittadino è solo l'ultimo di una lunga lista di casi che vedono le vittime perseguitate dalla "giustizia" e i criminali imputati di reati minori e, forse, addirittura risarciti.
Salvini abbia pazienza con Di Maio, purtroppo abbiamo ancora bisogno dei Cinque Stelle, ma non trascuri le battaglie di base contro l'immigrazione e per la sicurezza degli Italiani, che implica anche una legge sulla legittima difesa che ci consenta di difenderci senza il freno delle conseguenze.



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18 ottobre 2018

Immigrati: meglio Lodi di Riace


I quotidiani sono pieni di articoli grondanti retorica sul sindaco di Riace agli arresti domiciliari (ed ora con divieto di dimora) per quello che viene millantato come "reato di umanità".
La trasmissione di propaganda religiosa della domenica "Sotto il cielo di San Pietro" un paio di settimane fa ha dato spazio ai vari sostenitori dell'immigrazione e il ben noto padre Zanotelli ha "tuonato" a favore dei "reati di umanità".
Ma il fatto è che un clandestino non ha diritto a restare nel posto in cui abusivamente si è insediato.
Se tornando a casa trovassimo uno sconosciuto svaccato sul nostro divano, che si mangia i nostri biscotti e beve il nostro vino, guardando la nostra televisione, lo cacceremmo in malo modo.
Ugualmente se centinaia, migliaia di sconosciuti, non invitati, arrivano sul territorio Italiano, che è casa nostra, diventa loro complice, complice di un reato, chi con stratagemmi vari cerca di trasformare la loro presenza in una permanete occupazione della nostra terra.
Il sistema Riace ha, sì, accolto dei clandestini e, in almeno un caso, ammesso anche dal sindaco, con un matrimonio di convenienza, ma la spesa è a carico nostro, perchè il mantenimento deriva da fondi statali, non da fondi privati, aggiungendo il danno alla beffa di dare ospitalità a chi è arrivato irregolarmente.
Ben diversa la situazione di Lodi, dove il sindaco leghista ha chiesto che anche ("persino") gli immigrati producessero la stessa documentazione richiesta agli Italiani per attestare il loro diritto ad ottenere la gratuità della mensa scolastica.
Le anime sante cattocomuniste si sono scandalizzate, gridando al razzismo, mentre razzista sarebbe l'atteggiamento opposto, cioè chiedere agli Italiani documenti che non fossero richiesti agli immigrati.
La sinistra ha subito organizzato una colletta per pagare la mensa ai figli degli immigrati e questa è cosa buona e giusta.
Se i cattocomunisti sono così prodighi, allora possiamo prendere questa loro iniziativa come la prima di tante e addebitare loro tutte le spese che al momento sono a carico nostro.
Scommettiamo che anche le anime sante cattocomuniste sarebbero disposte a pagare una volta e mai più di due ?
Altro che scuse chieste da Fico, dieci, cento, mille Lodi !




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17 ottobre 2018

Verdi di paura


I commenti e l'esposizione dei risultati in Baviera, rappresentano la nuova frontiera della mistificazione finalizzata a proiettare una determinata idea degli avvenimenti.
Viene esaltata come una grande vittoria quella dei Verdi, mentre si tace sulla sconfitta dei socialisti e si cerca di ridimensionare l'affermazione dell'Afd dopo averne gonfiato i numeri nei sondaggi.
E' proprio così ?
Vediamo numeri alla mano.
La CSU, aderente al Partito Popolare Europeo, ha ottenuto il 37,2% contro il 47,7 di cinque anni fa, perdendo quindi il 10,5 %
L'AFD, il partito il cui Leader bavarese ha l'immagine di Salvini nel suo sito, ha ottenuto il 10,2% rispetto allo ... 0,0% di cinque anni fa, guadagnando quindi il 10,2%.
I VERDI hanno ottenuto il 17,5% contro l'8,6%, guadagnando l' 8,9% (meno dell'AFD).
La SPD (socialisti) ha ottenuto il 9,7% contro il 20,6 di cinque anni fa, perdendo quindi il 10,9% (più di quanto abbia perso la CSU che aveva il doppio dei voti e più di quanto abbiano recuperato i Verdi),
L'FDP (liberaldemocratici) hanno ottenuto il 5,1% rispetto al precedente 3,3 quindi guadagnando l'1,8%.
I Liberi Elettori (partito centrista locale) ha conseguito l'11,6% contro il precedente 9,0%, guadagnando 2,6%.
Infine la Linke (il partito di estrema sinistra erede del partito comunista della Germania Est) è rimasta fuori dal parlamento locale anche se è aumentata dal 2,1% al 3,2%.
In sostanza, a fronte anche di un aumento dal 68 al 75%  degli elettori, i partiti che potrebbero costituire il Centro Destra bavarese (CSU, AFD, Liberi Elettori e FDP) hanno guadagnato il 4,1% mentre la somma dei partiti di sinistra (Verdi, Spd e Linke) ha perso lo 0,9%.
Evidentemente i voti "dispersi" sono andati a liste minori che non saranno e non erano presenti in parlamento.
Ma quello che rileva è che il "trionfo" dei Verdi esiste solo nella fantasia dei commentatori, perchè i Verdi non sono riusciti ad intercettare i voti persi dai socialisti, nè ad avvicinare la CSU rispetto alla quale hanno ancora la metà dei voti.
I Verdi dell'accoglienza verso gli immigrati e del progressivo depauperamento produttivo nel nome del cosiddetto "ambiente" sono però l'ultima difesa di un potere, divenuto verde di paura, sempre più costretto ad arretrare e ad inventarsi anche trionfi inesistenti, per cercare di resistere alla montante forza populista e sovranista che, anche in Baviera, ha dimostrato di essere presente e di poter avere ancora molti margini di crescita perchè rappresenta il sentimento profondo di un Popolo e di una Nazione.  



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16 ottobre 2018

Nessuno li vuole


La notizia è di ieri.
La gendarmeria francese, del "buono" Micron, ha preso, impacchettato e scaricato in territorio Italiano degli immigrati, a dimostrazione che se noi siamo i "cattivi", è come minimo un ipocrita chi predica l'accoglienza a casa altrui, perchè in casa propria non la pratica.
Ma i francesi fanno bene.
Dimostrano che accoglienza, integrazione, costruire ponti non sono altro che vuote parole, esattamente come le "regole dell'unione europea" che i francesi stessi brandiscono e praticano solo quando torna loro comodo.
E fanno bene, perchè prima di tutto viene l'interesse Nazionale.
Chi fa la figura del merlo è chi crede, in buona fede, ai paroloni grondanti miele che i Bergoglio, le Boldrini e adesso anche i Fico ci ammanniscono ad ogni piè sospinto.
Ogni giorno comprendiamo che quel Belzebù di Salvini non solo ha ragione, ma è sin troppo moderato nel praticare le sue e nostre ragioni.




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15 ottobre 2018

Un nuovo Risorgimento


La incessante propaganda al servizio della troika a sua volta al servizio delle consorterie finanziarie e affaristiche internazionali, vorrebbe farci credere che è tutta una questione di numeri.
Maggior deficit, maggior debito, maggior spread, uguale a situazione greca.
Il resto, per gli Scrooge della finanza, non conta.
Qualcuno abbocca, altri se ne disinteressano, altri ancora riflettono.
Ma come, per sette anni, con Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, avete eseguito il compitino assegnato e non avete combinato nulla, anzi avete aumentato il debito pubblico di cinquecento miliardi e adesso continuate a pretendere di restare in cattedra ?
Nonostante la massiccia iniezione di denaro della Bce che acquistava a mani basse i titoli di stato non siete riusciti a far crescere una Nazione come l'Italia e ancora dovremmo seguire quella strada e senza la copertura Bce che finirà il 31 dicembre ?
Avete letteralmente svenduto la nostra Identità, rendendovi disponibili ad accettare i clandestini che altrove non vogliono e la nostra Sovranità, eseguendo direttive provenienti da organismi non eletti dai cittadini Italiani e adesso avete pure la faccia di bronzo di proporvi come i difensori della stabilità economica, quando siete solo gli esecutori di ordini altrui ?
Sì, i numeri hanno importanza, ma una Civiltà, un Popolo e una Nazione non dipendono solo dalla colonna dell'avere e del dare, come in un algido bilancio di un ragioniere.
La svolta (purtroppo solo accennata, avrei preferito più coraggio, un taglio netto con il passato e con i condizionamenti di Bruxelles) della nota di aggiornamento al documento di economia e finanza ("nadef" anche qui l'esterofilia impera con l'uso degli acronimi tanto cari agli americani) è una iniziativa dovuta, per tentare una strada nuova, diversa da quella, fallimentare, praticata per sette anni da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.
Ma, soprattutto, è l'affermazione dell'Orgoglio di un Popolo e di una Nazione che cercano di ritrovare la Dignità perduta, a prescindere dal costo.
Ci è costato l'incauto passaggio dalla Lira all'euro e ci costerà, inevitabilmente, il passaggio inverso, ma dopo avremo il nostro destino nelle nostre mani, senza più interferenze straniere, con un pieno recupero della nostra Indipendenza.
E' un nuovo Risorgimento che ci attende, non per liberare territori italiani, ma per recuperare quello che i Monti, i Letta, i Renzi e i Gentiloni hanno dissipato.



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14 ottobre 2018

Gli speculatori all'assalto dell'Italia


I media servi annunciano quotidianamente, con dovizia di particolari, l'aggressione che subisce l'Italia dalle consorterie affaristico finanziarie e dai loro organismi creati apposta per sottomettere Popoli e Nazioni.
Non possono mancare gli zelanti lacchè italiani che continuano a proiettare, unicamente sulla base di ipotesi fornite da quegli stessi "esperti" che non sono riusciti negli ultimi sette anni altro che ad impoverirci, senza azzeccare una sola previsione, immagini di catastrofi imminenti.
Come nel 2011 il manganello usato contro gli Italiani è lo "spread", dimentichi che se negli anni scorsi si è ridotto, questo è dovuto unicamente al mercato drogato da Draghi con gli acquisti (con soldi nostri) dei titoli di stato da parte della Bce.
In pratica quello che avrebbe fatto la Banca d'Italia se avessimo ancora la Sovranità Monetaria.
Nulla di meno, nulla di più.
Ora che l'acquisto è destinato a terminare ed è già ridotto, ecco che rispunta lo spread.
Intanto tutte le borse (non solo Milano) sono in calo, a dimostrazione che non è il Governo Salvini-Di Maio a danneggiare l'Italia ma è l'incapacità dei maggiordomi delle consorterie affaristico finanziarie che non riescono (o non vogliono riuscire ...) a far crescere l'economia mondiale ed europea in particolare.
Si sente, adesso, la voce di Draghi che invita ad un compromesso.
No, nessun compromesso.
Al contrario, raddoppiare l'impegno, anche finanziario, per cambiare la politica economica.
E se, come afferma il lugubre Martina, la nostra politica economica dovesse essere utile per destrutturare l'euro e l'unione sovietica europea, mandandoli a gambe all'aria, tanto meglio !





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13 ottobre 2018

La parola di Juncker


Leggo che Juncker affermerebbe che l'Italia non rispetterebbe la "parola data" e poi si richiama ad impegni assunti con i suoi lacchè, prima dell'insediamento di questo Governo.
Si rivolga a coloro con i quali ha concordato la svendita della Dignità e dell'Indipendenza dell'Italia, non ad un Governo che rispetta l'anelito di riscatto di un Popolo e di una intera Nazione.






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12 ottobre 2018

Speculatori contro l'Italia


Anche il più disattento degli Italiani ha compreso che la martellante propaganda di stampa, radio e televisioni a reti e voci unificate che tendono a proiettare angoscia per il nostro futuro è frutto di una selvaggia speculazione contro l'Italia orchestrata dai soliti squali della finanza che vogliono avere l'Italia a loro disposizione e non accettano che si affranchi e agisca nell'interesse degli Italiani.
Troppi sono gli affari che riescono a fare da noi, per non parlare della possibilità di utilizzarci come discarica per gli immigrati non graditi a casa loro.
Non vi è infatti alcuna ragione per cui gli organismi che per sette anni hanno detto "bravi" a Monti, Letta, Renzi e Gentiloni che hanno aumentato di cinquecento miliardi il debito pubblico, ora vadano in crisi di nervi per un aumento del debito pubblico di venti o trenta miliardi.
L'errore di Salvini e Di Maio, semmai, è di essere stati troppo prudenti, rinviando ai prossimi anni il completamento della flat tax per tutti e della rottamazione della Fornero.
L'offerta di pace contenuta in tale rinvio non è stata accolta e da Bruxelles, come dai loro lacchè italiani, sono arrivate le bordate finalizzate e mettere in crisi la Nazione ed a incutere timore negli Italiani con la minaccia di un futuro greco.
Salvini e Di Maio sono ancora in tempo a raddoppiare la posta, completando, già ora, flat tax e rottamazione della Fornero, tanto cosa possono fare più di quel che già non fanno o faranno i nostri nemici ?
Ci faranno invadere dalle Panzerdivision della Merkel e dalla Legione Straniera di Micron ?
Ci multano, così aumentiamo ancora il debito pubblico ?
Oppure ci cacciano dall'euro così ci riprendiamo la nostra cara Lira ?




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11 ottobre 2018

Rilanciare invece di arretrare


I media servi delle consorterie affaristico finanziarie internazionali, alleati con i burocrati di Bruxelles e i loro maggiordomi italiani, hanno approfittato dell'aumento dello spread e del calo in borsa per spingere a rivedere al ribasso la nota di aggiornamento al def.
Credo, invece, che la miglior risposta "ai Mercati" ed ai loro zelanti servitori sarebbe rilanciare, da subito, definendo la rottamazione della Fornero e fissando la pensioni, per tutti, con il contributivo, a 65 anni di età oppure a 41 anni di servizio, ivi inclusi quelli figurativi come laurea e militare.
Altro rilancio sulla flat tax.
E' l'errore, l'unico, di Salvini.
La sua base elettorale è sicuramente composta da autonomi e piccoli imprenditori, ma anche da tanti lavoratori dipendenti esclusi dal beneficio della riduzione delle tasse.
Allora, da subito, il 15% per tutti e tanti saluti a Bruxelles.
E' l'ora di raddrizzare la spina dorsale.



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10 ottobre 2018

Fronte delle Libertà


Salvini è instancabile.
Sempre presente quando c'è da difendere i diritti degli Italiani contro i soprusi della Spectre internazionalista rappresentata dai vari Juncker e compagni e coadiuvata dalle quinte colonne in Italia, ha anche il tempo per tessere la ragnatela di contatti con gli altri partiti e movimenti Sovranisti, Patriottici e Nazionalisti.
Dopo Orban e Stracke ecco l'incontro con Marine Le Pen.
Bene, molto bene e molto bene anche la strategia che consiste nel trovare un programma ed un candidato comune tra tutti, oltre a mantenere aperto il dialogo con il partito popolare tramite la presenza in quel partito di Orban.
Negli anni settanta i giovani missini marciavano scandendo lo slogan "Italia, Europa, Rivoluzione", ecco se vogliamo veramente che la rivoluzione europea non si limiti ai sondaggi, ma si trasformi in atti concreti, dobbiamo stare tutti uniti e cercare di collegarci alla parte migliore del partito popolare.
Nessuno, credo, ha l'illusione che i "populisti" possano conquistare la maggioranza assoluta, quindi per cambiare dobbiamo adottare in Europa la medesima tattica adottata da Salvini in Italia, facendo di necessità, virtù.
E vedremo se Forza Italia starà con la Merkel, destinata all'abbraccio con i socialisti di Micron, o con Orban.
L'Europa a maggio, ma non dimentichiamoci che è in tutto il mondo che soffia un vento reazionario, come dimostra l'elezione presidenziale in Brasile dove il candidato di Destra (senza centro) Bolzonaro ha sfiorato la maggioranza assoluta.
Prepariamoci ad un futuro difficile ma che potrà darci grandi soddisfazioni.




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09 ottobre 2018

La Dignità non ha prezzo


Preceduto dagli squilli dei tromboni di Bruxelles e dai pifferi di montagna delle quinte colonne in Italia, gli speculatori stanno andando all'assalto dell'Italia con l'arma dello spread e delle vendite massicce in borsa.
Cercano di riproporre il 2011, quando un attacco di analoga portata forzò le dimissioni di Berlusconi per insediarvi il gauleiter degli gnomi di Bruxelles, Monti.
Con i risultati che stiamo tuttora pagando.
Non appena l'Italia ha un Governo che è nuovamente l'espressione del Popolo, ecco che rispuntano i topi delle consorterie affaristico e finanziarie.
Purtroppo aiutati dalle quinte colonne che in Italia hanno, per ora, il dominio dei mezzi di informazione.
Un male endemico dell'Italia quello che vede i perdenti chiamare in loro soccorso gli eserciti stranieri, incuranti dei danni che provocano.
In una Nazione coesa, le opposizioni, i giornali, i parrucconi accademici e presunti esperti, avrebbero esposto le loro tesi, ma avrebbero fatto fronte comune contro le interferenze di Bruxelles, dei vari Juncker, Moscovici e del super perdente Dombrovski.
In Italia, invece, i Tajani, i Martina, stampa e televisione stanno facendo la ola per festeggiare lo spread oltre i 300 punti, esattamente come, da oltre settanta anni, festeggiano una guerra persa.
E' un male vecchio, chiamare lo straniero in Italia, che ha visto distinguersi, particolarmente la chiesa cattolica che, per i suoi interessi, ha bloccato l'Unità d'Italia chiamando ora gli spagnoli, ora i francesi e adesso chiama gli immigrati.
Ma a quello sport infame hanno giocato, di volta in volta, quasi tutti.
Oggi i tristi epigoni di Gano di Maganza si ripetono, brandendo le direttive europee come fossero le tavole della legge e Juncker come se fosse Mosè.
Ma la situazione, oggi, è  differente.
La maggioranza è composta da una coalizione che continua a salire nei sondaggi ed i cui leaders non sono ricattabili attraverso scanda .... letti o aziende di famiglia da tramandare agli eredi.
Penso (e spero) che anche gli Italiani siano cambiati, dopo aver subito in prima persona la tutela di Bruxelles per interposti Monti, Fornero, Letta, Renzi e Gentiloni, oltre che per aver visto come l'unione di Juncker ha trattato la Grecia.
Sappiamo tutti che la Dignità costa, ma qualunque prezzo si può pagare per riprendersela e per riacquistare Sovranità e Indipendenza che, poi, sono tutti Valori racchiusi nel termine di Libertà.
Quella che Bruxelles, Juncker e i loro sudditi italiani vogliono toglierci, ma che noi vogliamo difendere a qualunque costo.



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08 ottobre 2018

Non uno di meno


Mentre in Europa i maggiordomi delle consorterie affaristico finanziarie si affannano, usando il bastone e la carota, per contenere l'avanzata dei populisti (intanto anche in Lettonia è possibile un governo contrario alle politiche dell'unione con il partito filorusso che ha vinto le elezioni alleato con i sovranisti locali) negli Stati Uniti Trump prosegue nella sua rivoluzione contro quelle stesse consorterie (infatti anche Trump, come Orban e Salvini ha puntato l'indice contro Soros).
L'ultima tappa è rappresentata dalla nomina a Giudice della Corte Suprema di Brett Kavanaugh, contestato dalla sinistra e dalle femministe che gli hanno mosso l'accusa di aver stuprato, negli anni del liceo, quaranta anni fa, tre vispe donzelle che solo ora si sono ricordate di quel bruto.
Il ridicolo che copre simili ricordi è manifesto e, infatti, Kavanaugh è stato confermato alla Corte Suprema dove, adesso, saranno cinque su nove i giudici di area reazionaria, non uno di meno.
Naturalmente in Italia i media asserviti al regime (il 99% della stampa e tutte le radio e televisioni nazionali) hanno data ampia copertura alle proteste, relegando ad una nota marginale la nomina.
Gli Stati Uniti ci vengono ormai raccontati da costoro secondo il "metodo Botteri", guardando la realtà attraverso le lenti dell'ideologia e, se una volta i corrispondenti riuscivano a rappresentarci un po' dell'America reale, oggi non la capiscono proprio e quindi non sono in grado di raccontarcela.
Così, quando viene eletto Trump o nominato Kavanaugh, ecco la doccia fredda, la sorpresa e la dietrologia, non potendo comprendere il perchè.
Esattamente come non riescono a comprendere il perchè in Italia Lega e Cinque Stelle continuino a veleggiare oltre il 60% delle intenzioni di voto nonostante la campagna antitaliana promossa al servizio degli Juncker e dei Moscovici dalla stampa, dalle radio e televisioni nazionali.
Eppure dovrebbe essere molto semplice comprendere che dopo le chiacchiere di Renzi (e la supponenza di Monti, Letta, nonchè la falsa modestia di Gentiloni) bravi a suonare le trombe (grazie ad una stampa in ginocchio) ma conigli con l'Europa dei cui voleri si sono sempre fatti solerti esecutori, da bravi soldatini dell'internazionale socialista, avere un Governo che rappresenti la Dignità Nazionale incoraggia a reagire ai soprusi di Bruxelles, anche se tutti sappiamo che qualcosa dovremo pagare.
Ma si tratterebbe di pagare qualcosa oggi, per essere Liberi e Indipendenti domani.
Se noi paghiamo oggi un prezzo, quello sarà sempre minore del prezzo che dovremo pagare domani per riacquistare la nostra Libertà e Sovranità.
Oltre il 60% degli Italiani lo ha già capito.




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07 ottobre 2018

Trasmissioni da chiudere o bilanciare


Se anche Marcello Veneziani ha rilevato la faziosità della radio e televisione pubblica, allora vuol dire che, ancora una volta, non si tratta di una mia "malinconia" ma di un effettivo sbilanciamento di quella che dovrebbe essere l'emittenza pagata da tutti e, quindi, rappresentativa di tutti.
Un po' come Mattarella che, invece di essere il presidente di tutti gli Italiani è il presidente di una minoranza di Italiani e degli immigrati che Italiani non sono e non saranno mai realmente.
Al sabato e alla domenica mattina, ad esempio, su radio uno c'è una trasmissione intitolata "Caffè Europa" che è una gigantesca marchetta alla unione sovietica europea ed ai suoi inetti e faziosi burocrati.
Quasi sempre presente, con i suoi sproloqui, Tajani, gli intervistati sono rigorosamente a senso unico.
Mai che venga intervistato un parlamentare europeo del Fronte Nazionale o del partito degli Svedesi o di Alternativa per la Germania o di Fidesz il partito della libertà di Orban.
Sempre popolari e socialisti con qualche spruzzatina di liberali alla Zanone (l'ex segretario del Pli che è finito facendo il sindaco di Torino per il pci/pds/ds/pd).
Emblematica l'intervista di sabato mattina 6 ottobre ad una studentessa che, tra i tanti giovani che aderiscono ai movimenti sovranisti, ha scritto a favore dell'unione, di QUESTA unione ?!?!?
In un passaggio costei, dopo aver analizzato (e spero che gli europeisti continuino a ragionare in quel modo) perchè crescono i populisti, a domanda fornisce la sua ricetta per cambiare la situazione.
In primo luogo un quotidiano (ovviamente, sottinteso, pagato con i soldi pubblici quindi anche di chi la pensa in modo diametralmente opposto) che veicoli "l'informazione corretta" sull'Europa.
Neppure si pone il dubbio di confrontarsi con le idee altrui, no, quelle sono sbagliate e quindi le sue sono corrette e hanno diritto ad essere "veicolate" con i soldi di tutti.
Poi propone l'istituzione di un'ora di educazione civica "europea" nelle scuole, in pratica il lavaggio del cervello ai bambini sin dalle elementari, con uno schema degno del peggior Orwell.
E' evidente che i fallimenti delle politiche comunitarie hanno spuntato tutti gli argomenti e, adesso, possono pensare di vincere solo con la violenza dell'indottrinamento forzato.
Aspettando un Fiano che proponga una legge che vieti la manifestazione di opinioni, simboli e gestualità contrarie a Juncker, Asselborn, Moscovici e compagni.
Simili trasmissioni, con questo governo, andrebbero soppresse o bilanciate da una trasmissione uguale e contraria.
Meglio ancora privatizzare la rai, così sarà un privato a pagare per simili trasmissioni, per noi non cambia nulla (tanto i media sono già tutti contrari) tranne il fatto che non pagheremmo più per "veicolare" idee che sono contro i Popoli e le Nazioni dell'Europa.




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06 ottobre 2018

E' legittimo violare le leggi quando non le si condivide ?


I media di regime (tutti tranne La Verità, Il Tempo e, in questo caso, anche Libero) hanno elevato il sindaco di Riace, agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, al rango di eroe.
Costui, dopo l'interrogatorio, ha sproloquiato anche con i giornalisti, in modo confuso con l'unico scopo di accreditarsi come benefattore dell'umanità  ... clandestina.
Ieri, poi, nella trasmissione radiofonica che precede il giornale radio delle tredici, hanno intervistato il sindaco di Cerveteri (anche lui di sinistra ...) che, in cerca di facile notorietà, ha proclamato di autodenunciarsi.
Intervistato ha berciato sulle norme costituzionali, quelle divine e quelle morali, probabilmente senza capire neppure lui cosa stava dicendo.
Ha citato il caso di una famiglia di Cerveteri con un figlio disabile per la quale lui violerebbe la legge consentendo che il ragazzo sia portato a scuola con lo scuolabus che serve un'altra scuola.
Poi si è lanciato in una invettiva contro Salvini e il decreto sicurezza ed a proposito del "prima gli Italiani" ha sproloquiato sul fatto che se lui dicesse "prima i cerveterani" non avrebbe dovuto aiutare i "fratelli di Amatrice" dopo il terremoto.
Lo stesso intervistatore, che avrebbe voluto fare la solita marchetta antisalviniana, ha capito l'autogoal e mi è parso alquanto imbarazzato e con una gran fretta di dare la parola alla pubblicità e poi al giornale radio.
E' evidente che i due sindaci sono molto confusi e avrebbero bisogno di una aiuto da qualcuno particolarmente competente.
Resta il fatto che dalle loro dichiarazioni risulta ci siano leggi da applicare (contro Salvini) e leggi da non applicare (contro l'immigrazione clandestina).
La differenza è data da dove stanno loro, per i quali è legittimo violare le leggi che non condividono.
Pretendo la par condicio e che anch'io possa violare le leggi che non condivido (a cominciare dal quella che mi impedisce di accendere il riscaldamento fino al 15 ottobre).




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