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23 novembre 2007

I dieci comandamenti del Popolo delle Libertà

Un po’ per giocoe un po’ per convinzione – il post di oggi si riduce ad un elenco di richieste, un petitum al nascente Partito del Popolo delle Libertà che dovrebbe rappresentare la vasta area di Centro Destra.
Sono personalmente convinto che elettori e militanti dei partiti del Centro Destra, anche di quelli i cui segretari e presidenti in questo momento hanno abbandonato la casa madre e cercato di pugnalare il Presidente Berlusconi, siano di gran lunga più omogenei tra loro di quanto non possa apparire dalla dichiarazioni dei rispettivi rappresentanti.
Escludo dal novero quanti hanno una posizione di rendita da salvaguardare e pensano di essere meglio tutelati nella divisione – magari usando la piaggeria nei confronti del “capo” come assicurazione – che non da una unificazione che è negli auspici di tanti.
E, naturalmente, sono da escludere gli identitari ad oltranza, quelli che ritengono sia un punto d’onore abbassare la soglia oltre la quale il compromessopane della politica – sia da respingere.
Con gli uni e gli altri dovranno essere aperti chiari discorsi.
Con i primi per metterli davanti ad una scelta che deve essere di carattere politico ed ideale, con i secondi per trovare un accordo di alleanza, rispettandone l’identità e la pari dignità.
Ma il grosso, il nucleo principale e trainante può e deve ritrovarsi all’interno del Partito del Popolo delle Libertà ma su quali basi ?
Ecco la mia proposta in “dieci comandamenti” (poi se sono anche dodici, va bene lo stesso ...).
1) Silvio Berlusconi è il Leader del partito e candidato Premier. Solo lui può decidere se rinunciare o meno alla leadership e indicare gli strumenti per individuare il successore che dovrà avere il suo gradimento.
2) Gli Italiani prima di tutto. Quindi affrontare il problema dell’immigrazione con l’ottica dell’interesse nazionale, che vuole una immigrazione funzionale alle esigenze del nostro sviluppo economico, con persone che vogliano e possano integrarsi accettando i nostri costumi e Tradizioni a fronte di diritti certi che potranno arrivare alla piena cittadinanza.
3) La Libertà di pensiero, parola, stampa è un bene inalienabile e, quindi, il nuovo soggetto politico dovrà abrogare le norme che la limitano (a cominciare dalle leggi Scelba e Mancino e l’eventuale Mastella se il suo ddl sarà nel frattempo approvato)
4) Come la Libertà un altro diritto inalienabile è quello di Proprietà che dovrà essere tutelato contro le aggressioni, anche temporanee, portate dagli elementi destabilizzanti e antisistema.
5) Libero mercato in economia, temperato dalla solidarietà per chi si trova in difficoltà, dove vengono a cessare gli aiuti statali e privatizzate le aziende controllate dallo stato (come la Rai) che, quindi, dovranno vivere o fallire in base alla qualità del prodotto offerto e alla risposta del mercato.
6) Sicurezza e legalità come quadro garantito dallo stato per poter realizzare al meglio le attività liberali in economia, nelle arti, nelle lettere, nelle idee e loro diffusione. Sicurezza e legalità che dovranno trovare il corrispettivo in pene certe, proporzionate al disagio sociale che il crimine commesso provoca. Con una magistratura che abbia nella separazione delle funzioni la tutela per la indipendenza propria nell’interesse di tutti i cittadini, efficiente e rapida.
7) Una Nazione forte, capace di integrare i nuovi arrivati e di non abbandonarsi a fenomeni uguali e contrari di xenofilia o xenofobia è una Nazione che ha ben presente la necessità di preservare i costumi da vizi e perversioni protetti da leggi e da tolleranze esiziali per la civile convivenza. La legislazione sarà quindi orientata a garantire i diritti, non i capricci dei singoli e dei gruppi.
8) Una Nazione che sia rispettata all’estero è una Nazione che onora i suoi impegni internazionali, esattamente come onora le alleanze, soprattutto nei momenti di difficoltà dell’amico. E’ una Nazione che non si vergogna del proprio passato, soprattutto quando è un passato di gloria e di civiltà e che esalta le proprie radici che sono Romane e Cristiane. E’ una Nazione che deve essere saldamente al fianco dei principali paesi dell’Alleanza Atlantica, contro ogni deriva terzomondista, a cominciare dagli Stati Uniti d’America.
9) Il terrorismo, interno ed internazionale, deve essere estirpato, con la stessa determinazione con la quale si combatte un tumore.
10) Una Nazione che voglia guardare al futuro deve dotarsi di infrastrutture tali da agevolare la produzione e la circolazione di beni e persone. A cominciare da quelle grandi opere, come il “Ponte Silvio” sullo stretto di Messina, il Mose, la TAV, che proietterebbero l’Italia nel futuro, creando un volano di lavoro buono e di attività.
11) Una Nazione che sia proiettata nel futuro ha bisogno di produrre e per produrre senza subire condizionamenti c’è bisogno di energia, così come è necessaria l’energia per garantire un elevato standard alla qualità della vita dei cittadini. Il costo del petrolio e la sua scarsità rispetto alla domanda alal quale si sono aggiunti paesi emergenti come la Cina e l’India, rende indifferibile un piano accelerato di costruzione di centrali nucleari per rendere autonoma la politica energetica dell’Italia.
12) I cittadini di domani sono gli studenti di oggi. La scuola deve abbandonare le teorie e le prassi lassiste di questi anni, per ripristinare la severità della scuola gentiliana, con una selezione orientante che indirizzi gli studenti verso l’attività o lo studio a seconda delle proprie capacità e inclinazioni. La classe docente deve essere rivalutata con corsi ed esami continui ma anche con retribuzioni adeguate al ruolo fondamentale di precettori degli italiani di domani.
E poi ancora le pensioni, la sanità, il lavoro, l’ordinamento costituzionale, altrettanti capitoli per un Partito del Popolo delle Libertà che sia protagonista nella politica di un’Italia moderna, ricca, sicura.

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15 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli Italiani prima di tutto è un buon punto.

Ma includendo i Valori non negoziabili che sono propri dell'ITALIA.

SIAMO in Europa, e questa Europa ha dato una spinta di rinnovemento all'Italia.
Ma l'Italia non deve essere solo passiva, ma attiva!

E' L'ORA DI DIRE BASTA! Non si deve subire passivamente la cultura e i valori degli altri paesi: NOI SIAMO LA CULLA DELLA CIVILTA'!!!

Dobbiamo imporci come LUCE che illumina quell'Europa che si è dimenticata di essere OCCIDENTALE!

PIU' RISPETTO per la dignità e i valori cristiani sbeffeggiati e mortificati in ogni dove della cultura italiana ed europea di centro-sinistra.

Ma non un cristianesimo democristiano, ma un cristianesimo virile, orgoglioso, fiero!!!

Noi italiani abbiamo l'ONORE di ospitare il centro della più grande religione del mondo.
Ed è il centro di quella cultura che ORGOGLIOSAMENTE ci definisce OCCIDENTALI.

SIAMO LA CULLA DELLA CIVILTA' MONDIALE, ANDIAMONE FIERI!!!

Anonimo ha detto...

Non credete che se la Rai venisse privatizzata e la comprasse, per esempio, Berlusconi, rischierebbe di venire meno il punto tre? Vabbè, ci sarebbe sempre La7, direte voi, però...

Anonimo ha detto...

Michele, credi sul serio che su Italia Uno e Canale 5 ci sia meno libertà delle reti RAI e La Sette?

Poi il Mercato è libero: se uno vuole aprire un canale televisivo privato che vuole fare informazione "alternativa" (se la fa davvero), faccia pure, nessuno glielo impedisce; non siamo mica in Venezuela....



P.S.

Ho visto ora il punto 8, mi era proprio sfuggito....

Tuttavia le mie posizioni rimangono invariate.

Anonimo ha detto...

Sei proprio ingenuo se pensi che possa esistere libertà di informazione qualora tutte le televisioni siano possedute dalla stessa persona, la quale magari è anche presidente del consiglio. Infatti, così accade in Venezuela. A margine, sei anche ignorante, perché le frequenza per trasmettere su scala nazionale sono limitate, tanto è vero che rete 4 ha occupato abusivamente frequenze non sue, impedendo a chi aveva vinto l'asta per la loro assegnazione di utilizzarle regolarmente.

Massimo ha detto...

Ingenuo sei tu Michele che ti abbeveri alle balle spaziali degli antiberlusconiani.
Solo nell'analogico (e con un segnale ottimo) io ho registrato 16 canali (ho un televisore vecchio e di più non ci stanno in memoria). Questo significa che, tolte le tre reti Rai e le tre Mediaset, ne restano dieci a disposizione (oltre a quelle che non ho memorizzato).
Se, poi, Rete4 avesse occupato "abusivamente" frequenze credi prorpio che la magistratura sarebbe rimasta a guardare ? :-)))))))))

Anonimo ha detto...

Sono allibito, spero che tu stia scherzando. Nell'ordine TAR del Lazio, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale e Corte di Giustizia delle Comunità Europee hanno dichiarato abusiva la presenza di rete 4 sulle frequenze possedute da Europa 7! Va bene che la stampa libera come il Giornale non ne parlerà, ma per un frequentatore della blogsfera come te mi sembra impossibile ignorarlo.

Massimo ha detto...

Michele, tralasciando il merito ed il fatto che il problema della concessione (non delel frequenze) di Rete 4 è derivato da una decisione di D'alema nel 1999, quando ha, frettolosamente, indetto una gara, riducendo le frequenze concedibili da 12 a 11 di cui 3 appannaggio della Rai, ti ricordo che:
1) una sentenza che fosse esecutiva verrebbe applicata (e le parti delle sentenze che a sinistra sbandierano non vengono applicate perchè vi sono altrettanti provvedimenti legislativi che accogliendone le impostazioni hanno reso legale la situazione di Rete 4);
2) Europa 7 ottenne la concessione a trasmettere in analogico da D'alema, ma non comprò mai le frequenze (le vorrebbe gratis ?) mentre in questi anni tutte le principali reti e anche La 7 hanno provveduto ad acquistarne, quindi senza frequenze non può trasmettere;
3) il passaggio - che la Riforma Gasparri fissava al 1° gennaio 2008 ed ora, furbescamente, la sinistra ha rinviato credo al 2011 - dall'analogico al digitale terrestre rende del tutto superflua ogni discussione in merito, visto che le frequenze su cui trasmettono verrebbero moltiplicate per dieci.
Ma, soprattutto, dimentichi che, proprio grazie a Veltroni, Rete 4 ha ottenuto un avallo che vale più di ogni sentenza di qualsiasi corte, perchè è un avallo che viene direttamente dal Popolo, cioè da chi detiene la Sovranità.
E mi riferisco ai famosi referendum del 1995, per cui "non si interrompe così un'emozione" e, infatti, il Popolo Sovrano decise di non interrompere la vicenda di rete 4 :-D

mauro cardella ha detto...

Aggiungerei altri due punti:
*via la prostituzione dalle strade e reintroduzione di un sistema di case chiuse private, controllate dallo Stato;
*Pene certe da scontare fino all'ultimo giorno e obbligo per i condannati a contribuire con il lavoro al proprio mantenimento nelle carceri dello Stato.
saluti.
www.eticaetradizione.blogspot.com

Anonimo ha detto...

1)Sì, perfetto, tralasciamo il merito. Infatti è proprio tralasciando il merito che Berlusconi non ha mai spiegato da dove ha preso i soldi della banca Rasini e come mai due dei suoi più importanti collaboratori sono condannati per corruzione e associazione mafiosa (solo per dirne una).
2)La situazione di rete 4 non è stata resa legale se anche l'Unione Europea insiste perché venga regolarizzata.
3)Resta il fatto che i punti tre e cinque non sono evidentemente compatibili tra loro come da me già esposto.

Ares ha detto...

Ti sei dimenticato (ma forse era troppo scontato) il taglio alle tasse, la flat tax.
Il centrodestra, il nuovo partito di Berlusconi deve farne una bandiera, un progetto di riduzione delel tasse da subito, appena tornati al governo. E se si dovrà tagliare, che si cominci dagli sperperi per l'estero, le ong, e l'apparato del pubblico impiego, tanto ipertrofico, quanto improduttivo.

Unknown ha detto...

Occorre modificare l'art. 112 della costituzione come segue : "Il Pubblico Ministero NON ha l'obbligo di esercitare l'azione penale." Questa NON obbligatorietà dell'azione penale, in vigore da sempre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, consente al Pubblico Ministero ( anzi lo obbliga) a dare precedenza assoluta ai reati di maggior peso - secondo una graduatoria che potrà essere stabilita di anno in anno dal Parlamento degli eletti - e di lasciar perdere o archiviare quelli di minor peso. Esempio tra le lesioni anche gravi ad una vecchietta a scopo di rapina, che non fa notizia e le foto-ricatto di un vip dovrebbe scegliere appunto il reato più grave non quello ... più in vista.

Anonimo ha detto...

Vero Ares, togliamo l'ICI sulla prima casa.

Metto un po' di cose se mi sono venute in mente, se sono già state scritte chiedo venia:

GIA' che siamo in argomento, subito una legge per affrettare i tempi per il passaggio dall'analgico al digitale.

POI le grandi opere: TAV, il ponte sullo stretto, nucleare....

POI, indagini a tappeto su TUTTI i servizi ospedalieri. Per poi prendere i dovuti provvedimenti e migliorie riguardo a tali servizi.

Massimo ha detto...

Michele, il merito è la libertà di impresa vs. lo statalismo che ha cercato, in ogni modo, di impedire la nascita di televisioni libere.
Vedo che, nonostante il crollo dei teoremi accusatori, continuano le affermazioni generiche e senza prove contro Berlusconi, talmente senza prove che neppure una magistratura di parte che ha perso tempo e denaro nel perseguirlo, è riuscita a farlo condannare, accontentandosi di suoi amici e collaboratori, sulla cui condanna penso che credano solo quelli di sinistra (a dimostrazione della fiducia che si ha nella nostra giustizia).
Rete 4 trasmette legalmente, perchè, diversamente, la sinistra non avrebbe alcuna necessità di fare l'ennesima legge contra personam (ddl gentiloni per liquidare Rete 4).
Che i punti 3 e 5 non siano tra loro compatibili è una tua idea, probabilmente derivante dalle tue cattive letture/frequentazioni e, forse, anche dalla paura di doverti confrontare con il merito e la professionalità che contraddistinguono il privato rispetto all'assistenzialismo improduttivo del pubblico :-D

Massimo ha detto...

Ares. La riduzione delle tasse la davo per scontata, al di fuori di ogni comandamento perchè è l'essenza stessa di una nazione più ricca.

Livio, Gwath. Poco alla volta vediamo che non bastano dieci comandamenti per rinnovare l'Italia, perchè dovremmo rivoltarla come un guanto. E non vedo persona migliore di berlusconi per un compito così complesso :-)

gabbianourlante ha detto...

Caro Mons.... sottoscrivo pienamente questi "comandamenti" con un dubbio rispetto alla "libertà di espressione": come fare a inchiodare (in tutti i sensi) quelli che con la scusa della libera espressione sostengono "guerriglia" ed "fondamentalismo islamico" che sono l'assoluto contrario dello "stato di diritto liberale e concezione democratica"? perchè come al solito c'è chi cerca di usare le ns libertà per i fini peggiori... tipo il comunismo.
un caro saluto