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08 novembre 2007

La Giornata della Libertà

Il 9 novembre, dal 2005 a seguito di una legge fortemente voluta dal Presidente Berlusconi e dal Centro Destra, è la Giornata della Libertà.
Fu scelto il 9 novembre perchè in tale giornata, nel 1989, cadde il muro di Berlino, simbolo materiale del regime più violento, sanguinario e oppressivo che mai ebbe a calpestare il suolo terrestre ed al quale sono attribuibili oltre cento milioni di morti ammazzati.
Naturalmente da quando la sinistra ha occupato le poltrone del potere dopo uno scrutinio che mantiene intatti i suoi dubbi (che in molti di noi sono intime certezze di brogli) il 9 novembre, nonostante una legge ad hoc, non viene celebrato come meriterebbe.
La ragione è molto semplice: gli eredi di quella perversa ideologia sono determinanti per il governo Prodi.
Se mettiamo assieme tutti gli spezzoni comunisti (ex, post, neo, vetero, archeo) constatiamo che ben il 90% della coalizione di sinistra è invasa da tale cancro.
Se scorporiamo, ammessa e non concessa la buona fede della conversione alla democrazia, la quota del pci/pds/ds/pd, allora i comunisti nella coalizione pesano per circa il 30%: comunque determinanti per le sorti di Prodi.
Da qui le concessioni all’impostazione ideologica (e contraria agli interessi della Nazione e dei cittadini) dei comunisti:
- fuga dall’Iraq;
- passeggiate con hetzbollah
- apertura di credito all’Iran
- rimozione di ogni ostacolo all’invasione degli immigrati
- anteporre la spesa all’equilibrio di bilancio
- aumento delle tasse
- penalizzazione dell’iniziativa privata e della proprietà
- disinteresse per la sicurezza e la legalità.
E sono solo alcuni degli aspetti pesantemente influenzati dai comunisti.
Ma loro si dimostrano di essere quel che sono sempre stati e non ci meravigliamo.
La meraviglia viene se si pensa a quel residuale 10% della coalizione di sinistra che, con il suo voto, il suo sostegno quotidiano in parlamento, consente ai comunisti di fare il bello e brutto e tempo, con grave nocumento per la nostra Italia.
L’ultimo esempio è dato dal cosiddetto decreto sicurezza: un accordo nella sinistra, recependo il diktat dei comunisti, che lo rende del tutto inutile e inefficace, lasciando aperto il problema della sicurezza dei cittadini onesti, della legalità, delle nostra strade infestate da una fauna umana che dovrebbe solo essere presa, impacchettata e rispedita a casa sua.
Per tutti questi motivi il Giorno della Libertà merita di essere adeguatamente ricordato e celebrato.
Non ci si dimentichi mai da dove vengono questi signori della sinistra anche perchè sono loro stessi a non volerlo dimenticare, addirittura auspicando la traslazione della mummia di Lenin, il più grande – perchè il primo – tra i criminali comunisti, in Italia da Mosca dove, forse, qualcosa rischia.
Il 9 novembre 1989 il crollo del muro ebbe come risultato il riappropriarsi dei cittadini d’oltre cortina della propria libertà.
Oggi, tocca a noi tutti difendere la nostra Libertà dai comunisti che ancora allignano tra noi.
Il Giorno della Libertà è il giorno dedicato alla memoria delle vittime del comunismo ed utile a ricordarci le ragioni di una battaglia, perchè il comunismo sia per sempre relegato ai libri della peggiore storia dell'Umanità, respingendo i tentativi dei suoi tristi epigoni di rialzare la testa.



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1 commento:

Anonimo ha detto...

Tra tante giornate, ricorrenze e celebrazioni questa mi sembra una delle più meritevoli. Sicuramente meritevole di sostituire come giornata festiva, a tutti gli effetti, il 25 aprile, festa sì, ma dell'odio tra italiani.