
Non è passata una settimana da quando Vittorio Feltri ha ripreso la direzione de Il Giornale (che da ieri ho ricominciato a comprare in edicola anche perché rilevo la presenza di firme gradite a la scomparsa di quelle sgradite: spero non sia per ferie) che, ecco, un colpo da maestro che ricorda da vicino il tempo de L’Indipendente feltriano nei primi anni novanta.
Il direttore de l’Avvenire, quotidiano edito dalla Conferenza Episcopale Italiana, tal signor Boffo, si era distinto in editoriali di stampo moralisticheggiante contro il Premier, in pratica sposando e dando per vera la campagna lanciata da Repubblica.
Il Giornale afferma che il signor Boffo fu oggetto di un decreto di condanna penale, avendo patteggiato per molestie nei confronti di una signora che sarebbe stata la moglie del suo amante.
La condanna è relativa alle molestie, ma non sottovaluterei lo squallore della storia omosessuale.
Nel momento in cui scrivo e dopo aver letto svariate versioni online, non ho ancora rilevato alcuna chiara e secca smentita a quanto ha scritto Il Giornale, ma solo incredibili ululati alla Luna, anche di alte cariche della Cei come il suo presidente signor Bagnasco che ha definito “disgustose e molto gravi” le rivelazioni de Il Giornale, che peraltro durante l’intera campagna di pettegolezzi contro il Premier se ne rimasero silenziose.
Se fosse vero quel che scrive Il Giornale, allora “disgustose e molto gravi” sarebbero le responsabilità del signor Boffo (che non pare voglia dimettersi) e le difese ad oltranza del signor Boffo da parte dei vari signori Bagnasco della Cei.
Ma “disgustose e molto gravi”, indipendentemente dalla veridicità o meno delle rivelazioni de Il Giornale, sono le reazioni della sinistra che strepita e strilla sul “caso Boffo”, sbavando voglia di censura (e peggio) nei confronti di Feltri e de Il Giornale, quando durante i lunghi mesi di pettegolezzi in prima pagina dei quotidiani che la sostengono, ne hanno difeso il “diritto di cronaca”.
E’ evidente che i poteri forti, la stampa all’85% di sinistra, una parte della Chiesa e una parte assolutamente minoritaria ma eccessivamente rappresentata del pdl, cercano una spallata contro un governo che, non potendo essere messo sotto accusa per la corretta amministrazione della cosa pubblica, viene aggredito sui temi sensibili: biotestamento, immigrazione, omosessuali, 150° anniversario della unità.
Il tutto per sostituire chi sta facendo con personaggi della prima repubblica, magari in una riedizione dell’ “arco costituzionale” che tanti danni fece alla nostra nazione e che, oggi, dovendo approvare leggi su temi sensibili per potersi distinguere dall’attuale esecutivo, porterebe solo l’Italia allo sfascio morale, civile, politico e anche economico, visto che la loro politica sarebbe condizionata da ampie elargizioni a tutti i gruppi e sottogruppi che, a loro dire, formano la “società civile”, per non parlare dei costi che dovremmo sopportare a fronte di una apertura indiscriminata delle nostre frontiere on base al “principio umanitario” dell’accoglienza per tutti.
Berlusconi ci rifletta e sostituisca le quinte colonne che allignano nel suo partito con la solidità e la spinta morale che possono fornire i movimenti della Destra Radicale.
Tanto, i voti, li prendono lui e Bossi, con chiunque si accompagnino.
E per concludere sul “mistero Boffo” di questi giorni, suggerisco a chi ha dei dubbi, a porsi e rispondere a due semplici domande:
1) le rivelazioni de Il Giornale, sono vere ?
2) perché il fango gettato sul Premier in base a pettegolezzi comunque privi di valenza penale è “libertà di stampa”, mentre il fango gettato sul direttore dell’Avvenire sulla base di un documento giudiziario e per fatti con rilevanza penale diventa un “attacco alla libertà di stampa” ?
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Il direttore de l’Avvenire, quotidiano edito dalla Conferenza Episcopale Italiana, tal signor Boffo, si era distinto in editoriali di stampo moralisticheggiante contro il Premier, in pratica sposando e dando per vera la campagna lanciata da Repubblica.
Il Giornale afferma che il signor Boffo fu oggetto di un decreto di condanna penale, avendo patteggiato per molestie nei confronti di una signora che sarebbe stata la moglie del suo amante.
La condanna è relativa alle molestie, ma non sottovaluterei lo squallore della storia omosessuale.
Nel momento in cui scrivo e dopo aver letto svariate versioni online, non ho ancora rilevato alcuna chiara e secca smentita a quanto ha scritto Il Giornale, ma solo incredibili ululati alla Luna, anche di alte cariche della Cei come il suo presidente signor Bagnasco che ha definito “disgustose e molto gravi” le rivelazioni de Il Giornale, che peraltro durante l’intera campagna di pettegolezzi contro il Premier se ne rimasero silenziose.
Se fosse vero quel che scrive Il Giornale, allora “disgustose e molto gravi” sarebbero le responsabilità del signor Boffo (che non pare voglia dimettersi) e le difese ad oltranza del signor Boffo da parte dei vari signori Bagnasco della Cei.
Ma “disgustose e molto gravi”, indipendentemente dalla veridicità o meno delle rivelazioni de Il Giornale, sono le reazioni della sinistra che strepita e strilla sul “caso Boffo”, sbavando voglia di censura (e peggio) nei confronti di Feltri e de Il Giornale, quando durante i lunghi mesi di pettegolezzi in prima pagina dei quotidiani che la sostengono, ne hanno difeso il “diritto di cronaca”.
E’ evidente che i poteri forti, la stampa all’85% di sinistra, una parte della Chiesa e una parte assolutamente minoritaria ma eccessivamente rappresentata del pdl, cercano una spallata contro un governo che, non potendo essere messo sotto accusa per la corretta amministrazione della cosa pubblica, viene aggredito sui temi sensibili: biotestamento, immigrazione, omosessuali, 150° anniversario della unità.
Il tutto per sostituire chi sta facendo con personaggi della prima repubblica, magari in una riedizione dell’ “arco costituzionale” che tanti danni fece alla nostra nazione e che, oggi, dovendo approvare leggi su temi sensibili per potersi distinguere dall’attuale esecutivo, porterebe solo l’Italia allo sfascio morale, civile, politico e anche economico, visto che la loro politica sarebbe condizionata da ampie elargizioni a tutti i gruppi e sottogruppi che, a loro dire, formano la “società civile”, per non parlare dei costi che dovremmo sopportare a fronte di una apertura indiscriminata delle nostre frontiere on base al “principio umanitario” dell’accoglienza per tutti.
Berlusconi ci rifletta e sostituisca le quinte colonne che allignano nel suo partito con la solidità e la spinta morale che possono fornire i movimenti della Destra Radicale.
Tanto, i voti, li prendono lui e Bossi, con chiunque si accompagnino.
E per concludere sul “mistero Boffo” di questi giorni, suggerisco a chi ha dei dubbi, a porsi e rispondere a due semplici domande:
1) le rivelazioni de Il Giornale, sono vere ?
2) perché il fango gettato sul Premier in base a pettegolezzi comunque privi di valenza penale è “libertà di stampa”, mentre il fango gettato sul direttore dell’Avvenire sulla base di un documento giudiziario e per fatti con rilevanza penale diventa un “attacco alla libertà di stampa” ?
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