Si sprecano, oltre agli auguri, i moniti perchè questa sia l'ultima Pasqua di reclusione forzata, con la libertà individuale schiacciata dal Moloch centralista di uno stato tiranno.
L'anno scorso era uguale.
Sacrifici a Pasqua per salvare l'estate.
Poi sacrifici in estate (ricordate le polemiche sulle discoteche?) per salvare il Natale.
Poi sacrifici a Natale (ricordate l'apertura delle piste da sci?) per salvare la Pasqua.
E adesso, di nuovo, sacrifici a Pasqua per salvare l'estate.
Il ciclo, fosse per Speranza e compagni, potrebbe continuare all'infinito se non fosse che, come la peste nel 1300 e nel 1600 e come la Spagnola nel 1918, anche questa pandemia di morbo cinese è destinata naturalmente a spegnersi.
Uno spegnimento che verrà imputato ai vaccini, come una volta lo era alle preghiere.
Condivido in toto le affermazioni di libertà di Salvini e della Meloni, ma ormai le parole non bastano.
Solo una azione di disobbedienza civile, organizzata e contemporanea in tutta Italia, può distruggere la gabbia nella quale ci siamo andati a mettere senza opporre resistenza alcuna, credendo alle parole di "esperti" e persino a quelle dei Conte e degli Speranza.
Ma perchè l'azione sia contemporanea e organizzata devono farsene carico non piccoli gruppi o singoli individui, ma i due partiti nazionalisti di massa che nei sondaggi sono accreditati del 40%.
Buona Pasqua di Resurrezione.
1 commento:
Dopo Pasqua, Salvini deve portare a casa il principale degli obbiettivi: LA RIAPERTURA. E non solo, legarla alle singole categorie economiche (partite Iva), ma alla voglia di libertà di tutti i cittadini. Se non lo farà ci penseremo noi in quanto cittadini, ma allora lui finirà la sua parabola politica.
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