Man mano che Fratelli d'Italia cresce nelle intenzioni di voto registrate dai sondaggi, aumenta anche il cannoneggiamento contro Giorgia Meloni.
Esattamente come fu con De Gasperi, Andreotti, Berlusconi e Salvini.
I comunisti, ora vieppiù degenerati dall'innesto della parte peggiore del mondo cattolico, hanno sempre usato metodi spicci contro i capi della Destra.
Tranne quelli perdenti e disponibili a genuflettersi davanti a loro.
Se per puro caso divenissi io capo del Centro Destra o uno sconosciuto Pippo e i sondaggi registrassero un apprezzamento popolare, saremmo ugualmente il bersaglio di ogni possibile offesa, dileggio e intolleranza.
Non mi meraviglio, quindi, che i cattocomunisti siano mobilitati contro la Meloni, deridendo il suo modo di parlare, di vestire, di proporsi e, infine, capovolgendo i suoi libri, imprimendo, grazie all'intelligenza che è loro propria, una ulteriore spinta alla loro vendita.
Quello che mi meraviglia il vittimismo del Centro Destra.
Sappiamo che i cattocomunisti quelli sono, è nel loro dna insultare invece di argomentare, del resto loro sono rinchiusi nel quadrilatero "tasse-divieti-mancette-unione sovietica europea" e non sono in grado di elevarsi oltre.
Quindi vorrei che il Centro Destra rendesse sì noto il livello intellettuale e morale dei cattocomunisti, ma si e ci organizzasse per rispondere per le rime, senza vittimismi e, soprattutto, senza mostrare l'altra guancia.
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