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12 maggio 2021

Marco Gervasoni e Francesca Totolo, ovvero la Libertà di Opinione non ammette censure

Ieri i Carabinieri hanno perquisito, in varie città italiane, le abitazioni di undici persone, due delle quali, le uniche di cui ho letto i nomi, sono Marco Gervasoni, professore universitario, già estromesso dalla Luiss per le sue opinioni liberamente espresse e Francesca Totolo, giornalista e molto attiva sui social.

La motivazione resa nota è un presunto vilipendio al presidente della repubblica, punito ai sensi di una norma del codice penale, mai modificata nonostante sia farina del sacco del Fascismo.

Poi si legge che i perquisiti sarebbero anche vicini agli "ambienti sovranisti" e in contatto con "gruppi suprematisti" tramite la piattaforma social russa VKontakt (VK), come se questo fosse un reato (e non lo è, almeno non ho trovato la norma che punisce simili contatti).

Ritengo perfetto l'articolo di oggi su La Verità di Francesco Borgonovo che è completo in ogni sua parte, informativa e di commento, quindi non sto a farne il riassunto, mi limiterò ad alcuni commenti personali perchè i due perquisiti di cui si conosce il nome li frequento su Twitter.

Marco Gervasoni, in realtà, ho smesso di seguirlo (ma adesso riprenderò a farlo) perchè l'ho ritenuto troppo aggressivo e distruttivo verso la Lega e Salvini dopo la scelta di entrare al governo con i cattocomunisti.

Ho letto comunque qualcosa di lui quando viene ripreso da altri che seguo.

Francesca Totolo, invece, non solo la seguo con piacere su Twitter, condividendo quasi integralmente i suoi commenti, ma ho acquistato e letto anche i suoi due saggi di inchiesta (Inferno spa e Coronavirus, sui clandestini il primo, sulla diffusione del virus cinese il secondo) apprezzandone la documentazione e la scrittura.

Da entrambi non ho mai letto espressioni offensive o volgari verso Mattarella.

Condivido molte posizioni espresse, quasi tutte, tranne, come sempre quando mi confronto con la Destra Radicale, l'aspetto di politica economica e sociale, essendo io un liberista (a favore di ogni privatizzazione possibile e dell'allontanamento dello stato dalle nostre vite) mentre è marcata nella Destra Radicale l'impronta sociale e statalista.

Ma non ricordo alcuno scritto di entrambi che possa giustificare l'attivazione della norma sul vilipendio al capo dello stato.

Critiche sì, tante e condivisibili, offese no.

Dagli articoli di stampa, mi sembra di capire che a configurare il reato sarebbero non gli scritti diretti di Gervasoni e della Totolo, ma i commenti in calce al loro pensiero.

Ma la responsabilità è personale, non si può imputare ad un terzo una opinione altrui, anche se in calce alla sua.

E se anche fosse, quante offese sono circolate contro Salvini e Trump, Johnson e Berlusconi, la Meloni e qualunque esponente del Centro Destra si metta in evidenza, senza alcuna reazione inquisitrice ?

Penso invece che a scatenare la repressione sia la vicinanza ad ambienti "sovranisti" e "suprematisti".

Ma anche quello non è un reato, che male c'è ?

La Libertà di opinione non esiste a corrente alternata, ma deve essere a trecentosessanta gradi.

E' poi ridicolo che chi non perde occasione per farsi prendere dal ballo di San Vito ogniqualvolta si parla di Fascismo, usi pervicacemente una norma penale fascista per far tacere chi non la pensa come lui.

E sono gli stessi che chiedono la libertà di Zaki l'egiziano in carcere in Egitto, quella di Navalny in Russia e delle candidate sconfitte alle presidenziali in Bielorussia, ma non riconoscono a degli Italiani il diritto di esprimere critiche, molto più pacate di quelle dei citati, nei confronti delle istituzioni italiane.

Io non sono iscritto a Facebook, ma a VK, spazio libero, senza censure.

Mi sembra di aver letto, tra le righe, che Gervasoni e la Totolo, invece, siano stati silenziati su Twitter, infatti non vedo alcun loro commento sulla vicenda che li riguarda.

Spero siano su VK, per andarli a cercare e seguire senza censure, perchè la Libertà di Opinione non ammette censura.



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