Alcuni giorni fa il cantante Fedez aveva tracimato ululando alla censura tentata contro di lui dalla rai (rai 3, per giunta !).
Il cantante aveva poi potuto non solo gorgheggiare con la sua canzonetta, ma anche esporre, a spese di tutti noi, le sue personalissime idee.
Poco dopo abbiamo saputo di una operazione di psicopolizia contro un professore universitario, una giornalista ed altre nove persone che si sarebbero rese responsabili di "vilipendio del capo dello stato".
Ma nessuno ha saputo citare esattamente dove, come e quando.
"Casualmente" quelle persone sono tutte ostili al regime di tirannia sanitaria che ci è stato imposto con la scusa del virus cinese ed appartengono a quell'area vasta che si può collocare nel Centro Destra.
E' di due giorni fa la richiesta delle "istituzioni" assai sgangherate dell'unione sovietica europea, che non sono state capaci di dare una impronta efficiente alla loro campagna di vaccinazione (venendo surclassate dal Regno Unito di Boris Johnson felicemente fuori dall'unione), per tre miserrimi minuti di critica tramite una trasmissione televisiva (vedi riquadro) che, mosca rara, ha osato rendere pubblico che "il re è nudo".
Non basta.
E' di ieri la notizia che un professore universitario di Milano è stato sospeso per un mese, senza stipendio, per aver osato esprimere critiche alle relazioni personali e professionali della vicepresidente di Biden: orrore !
Siamo di fronte ad una censura immaginaria, ed a tre casi, ravvicinatissimi, di concreto intervento repressivo contro la libertà di opinione.
A senso unico: da sinistra contro la destra.
Capiamoci: se non ci sapremo organizzare (e questo spetta ai leaders nazionali) non esisterà più una sola voce libera in Italia e le idee potranno circolare, come nell'Unione Sovietica, solo attraverso scritti segreti.
Perchè, con tutta la repressione che potranno fare dalla legge Mancino al ddl Zan, non riusciranno mai a cancellare una Idea, renderanno solo più difficile farla circolare, ma renderanno anche più forte la consapevolezza e la volontà di difendersi, chi quell'idea sostiene.
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