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31 maggio 2021

Se Salvini piace a Letta non piace più a me

I quotidiani di oggi, oltre a tutta la fuffa sulle questioni del politicamente corretto (ddl Zan, "aggressioni" ad omosessuali, ricerche di una pakistana, giustizialismo e garantismo l'un contro l'altro armati sulla funivia di Stresa ...) portano due notizie politiche che mi hanno fatto sobbalzare.

In una lo scambio di amorosi sensi tra Salvini e Letta, con quest'ultimo che esprime apprezzamento su Salvini perche sarebbe "un volto vero" e il primo che apre ad un ennesimo rinvio del divieto di licenziamento (una stortura illiberale e contraria al Mercato, perchè le aziende non devono avere sussidi pubblici, ma operare in base alle regole di Mercato e invece lo Stato non deve imporre divieti, ma garantire gli ammortizzatori per chi perde il lavoro non per sua colpa).

Io, quello scambio, lo chiamo inciucio, intelligenza con il nemico e timeo Danaos et dona ferentes che, in questo caso, per Salvini, sono le parole positive di parte della stampa serva (si ricordi di Fini ...).

La seconda notizia mi sembra ancor più grave anche se, apparentemente, andrebbe sulla linea a me gradita.

Si parla di una unione tra Forza Italia e Lega che discenderebbe dalla ritrovata intesa tra Salvini e Berlusconi.

Tale accelerazione unitaria avrebbe una serie di motivazioni, per Forza Italia bloccare gli esodi verso altri lidi a cominciare dalla nuova formazione di Toti e Brugnaro, per la Lega consolidare il primato ed evitare il sorpasso annunciato di Fratelli d'Italia, ma anche preparare il terreno all'ingresso nel partito popolare europeo.

In tale quadro Salvini ha lanciato una proposta che, quella sì, condivido in pieno e cioè la federazione di tutte le forze contrarie alla sinistra in Europa per formare un grande gruppo maggioritario.

E Salvini vi comprende, oltre alla Lega e al Fronte Nazionale francese, anche Fratelli d'Italia e i partiti conservatori come quello polacco, fino a Forza Italia e gran parte dei popolari europei che, fortunatamente, non sono tutti come quelli tedeschi.

Quest'ultima proposta, che forse Salvini ha proposto strumentalmente, è stata sostanzialmente respinta dagli interessati.

Ma se personalmente vedo come fumo negli occhi le intese con Letta e come un diluire lo spirito della Lega l'avvicinamento al ppe, l'idea della Federazione credo debba essere presa in seria considerazione.

Non tanto nell'unione sovietica europea (di cui non mi importa nulla perchè penso che si debba lavorare solo per affossarla) quanto in Italia.

Nessuna unificazione che già, con il PdL, dimostrò i suoi limiti, ma, nel mantenimento della Identità di ciascun partito, una Federazione che comprenda Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Coraggio Italia di Toti e Brugnaro, ma anche la Destra Radicale a cominciare da Forza Nuova e da CasaPound.

E non il leader, ma il padre nobile non potrà che essere Silvio Berlusconi che dovrà lasciare a Salvini e alla Meloni la guida della Federazione e del governo.

Ma il tutto con la parola d'ordine di "NESSUNA CONCESSIONE" ai cattocomunisti, che sono e rimarranno il nemico da combattere e per questo la presenza della Destra Radicale sarebbe di garanzia per tutto l'elettorato.

2 commenti:

Eleonora ha detto...

Mi dispiace ma ho smesso di seguire Salvini poco dopo che è entrato nel governo Draghi. Ho creduto fosse tattica poi, non ci ho creduto più.

Nessie ha detto...

Anch'io. L'ultima è il suo allineamento con Orlando (cioè un veterocomunista di vecchia data) per il blocco dei licenziamenti. Nessuno vuole mettere sul lastrico gli operai, ma il problema è defiscalizzare le aziende, dar loro ossigeno in modo che possano continuare a DAR LAVORO.