La Spagna, governata dai socialcomunisti di Sanchez e Iglesias, ha respinto, manu militari, mandando l'Esercito e i carri armati, la metà degli ottomila clandestini che il Marocco ha lasciato passare verso Ceuta e Melilla.
Malta, la piccolissima, insignificante Malta, continua a negare l'approdo alle navi ong che trasportano i clandestini e queste, pur battendo bandiera tedesca, spagnola o olandese, si dirigono sistematicamente verso le coste italiane, certe che i cattocomunisti italiani, con quell' inetto ministro degli interni confermato da Draghi, non negheranno lo sbarco, accollandosi oneri di oltre cinque miliardi l'anno.
E' ora di dire basta.
L'esempio spagnolo, più ancora di quello maltese, che non ha provocato la benchè minima reazione dei cattocomunisti che solitamente squittiscono per dare accoglienza e aprire i porti ai clandestini, ci indica la via da seguire.
Altro che accordi di distribuzione in Europa, i clandestini vanno fermati in Africa.
E se fu possibile a Nelson, bloccare le coste africane costringendo Napoleone ad una umiliante fuga su un barchino da pesca, un blocco navale coordinato tra le marine spagnola, greca ed italiana potrebbe por fine a qualsivoglia ingresso illegale in Europa.
Basta volerlo e spingere quel bottone.
Nessun commento:
Posta un commento