Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

27 aprile 2022

Chiodo scaccia chiodo

Con l'operazione militare speciale russa in Ucraina che ha fatto immediato seguito al virus cinese ed alla presidenza Trump, la sordida consorteria di filantropi miliardari (che sono poi gli oligarchi occidentali, chiamati differentemente come fu negli anni sessanta tra astronauti e cosmonauti) ha espresso il massimo sforzo per cancellare la cultura e le opinioni che potevano anche solo dare fastidio, soprattutto quando argomentate, alla loro narrazione.

E non poteva che essere un miliardario che ha declinato di sedersi nel sinedrio, come Elon Musk ad incrinare il muro di omertà dei filantropi, denunciandone la sopraffazione e comprandosi uno dei più diffusi social media (Twitter) con la dichiarata intenzione di lasciare libertà di espressione e di parola, a tutti, anche a quelli che non la pensano come lui.

Sappiamo che Twitter e Facebook e tutti i social media sono accorsi a sostenere la narrazione governativa in ogni parte del mondo, da cui una versione unilaterale della presidenza Trump (e adesso gli americani si sono eletti - forse ... - un vecchio rimbambito che non riesce a trattenere le sue flatulenze, saluta un pubblico immaginario e, soprattutto, sta scatenando una guerra mondiale dando credito ad un comico ucraino), una politica sanitaria degna della Cina e non di nazioni e popoli liberi, infine, da ultimo, una costante propaganda, un autentico bombardamento mediatico, per accreditare come interesse generale la guerra contro la Russia.

Se Musk manterrà fede alla sua parola e se darà seguito alla sua intenzione dichiarata di fare di Twitter una bacheca di libertà, ove chiunque possa esprimere le sue idee, allora avrà fatto una rivoluzione, mettendo all'angolo i filantropi che, finora, resistono nel chiuso dei loro forzieri.

E' talmente concreta la possibilità che Twitter divenga finalmente un luogo di libertà, dove avranno diritto di parola tutte le tesi, che quelli abituati a vincere facile, quelli che inveiscono e, quando si risponde loro, pretendono la censura a loro difesa, quelli che non hanno argomenti, ma solo slogan, hanno già annunciato di uscire da Twitter.

Ho letto in tal senso Severgnini, la Rackete, mentre si parla di altri sinistrati che avrebbero annunciato la medesima scelta.

Non è affatto una perdita, perchè quelli scrivevano solo attraverso luoghi comuni, banalità, tutte in linea con le veline governative che possiamo leggere ogni giorno sulla stampa, quindi il loro contributo è del tutto inesistente.

Twitter, anzi, senza di loro, sarà ancora di più un luogo di libertà dove argomentare, confrontarsi, discutere, litigare, ma senza farsi portavoce del potere.


Nessun commento: