Non abbiamo visto stappare lo spumante dopo la missione di accattonaggio di Di Maio e Cingolani in Africa, con il cappello in mano a piatire qualche bidone di gas in più.
Presumo sia finita come quella in Algeria e in Egitto, con la concessione di un aumento di forniture che però, per essere concretizzata, necessita di interventi sui condotti, sulle estrazioni e sullo stoccaggio.
Cioè se ne parlerà fra qualche anno quando l'operazione militare speciale russa in Ucraina sarà terminata e non ci sarà più bisogno di pagare di più quello che ci verrà dato a meno e attraverso un percorso già pronto.
Perchè è evidente che anche quel fenomeno inenarrabile di Draghi ha la testa altrove e non è affatto occupato perd un concreto intervento per rendere indipendente l'Italia da ogni eventuale futura turbolenza (perchè qualche guerra locale c'è sempre stata e sempre ci sarà e dopo l'Ucraina avremo scossoni da qualche altra parte in Asia, Africa o Sud America se non in Europa).
Una Indipendenza che è un valore di suo e che è inscindibile dalla Sovranità e dalla Identità Nazionale.
Indipendenza che si declina sull'energia, sugli alimentari, sugli allevamenti, sulle scelte di politica estera e anche di politica monetaria, tutti aspetti di un'unica faccia: la Patria, l'Italia, la Nazione Italiana.
E' divertente vedere gli internazionalisti cattocomunisti presi dal ballo di S. Vito per sostenere i nazionalisti ucraini e li attendo al prossimo passaggio: il recupero di Sovranità dell'Italia che può e deve tornare Indipendente dagli aguzzini dell'Unione del Male.
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