Draghi soffia sul fuoco per dare addosso a Putin, tacciandolo come autocrate, aggressore, invasore.
Per sostituire il suo gas e petrolio, si accorda con l'Algeria, l'Arabia Saudita e anche con l'Egitto di Al Sisi.
Sì, proprio quell'Egitto di Regeni e di Zaki di cui, ancora oggi, tanti comuni (a cominciare da quello di Bologna) espongono immagini e cartelli di solidarietà, assieme alla bandiera ucraina.
Se la coerenza di Draghi è questa, allora sappiamo già quale valore dare alle sue assicurazioni che non intende aumentare le tasse.
Utile pro memoria per Lega e Forza Italia che temo si facciano infinocchiare con la riforma del catasto.
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