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No alla deriva

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29 aprile 2022

Altri sei miliardi a fondo perduto

Ieri il fedelissimo di Draghi, ministro dell'economia disastrata italiana, Franco, ha annunciato un pacchetto di ulteriori sei miliardi per qualche pannicello caldo sul fronte dei prezzi dell'energia.

In assenza di una politica estera sovrana e dignitosa, che faccia gli interessi dell'Italia e non di una sordida consorteria di filantropi, e in assenza di un progetto per costruire centrali nucleari in Italia, ampliare perforazioni sulla terraferma e sul mare e riaprire le centrali a carboni, sono altri sei miliardi buttati via, utili solo ad accrescere il nostro debito pubblico ed a stringere al collo di ogni Italiano il cappio predisposto dai cravattari di Bruxelles ed infilatoci con destrezza da Draghi dietro la foglia di fico del pnrr.

E' inutile spendere soldi in un pozzo senza fondo per alleviare, senza risolvere, il problema dei costi delle bollette e, poi, del calo della produzione, del commercio e della scarsità di grano ed altre materie prime.

L'errore è aver assunto una posizione guerrafondaia per conseguire benemerenze dagli Stati Uniti di Biden che ha già dimostrato in Afghanistan la riconoscenza verso chi si è inginocchiato davanti a lui per compiacerlo.

Draghi e Mattarella non stanno facendo gli interessi degli Italiani e dovrebbero andare a lezione da Orban che, senza tanti proclami, ha condannato l'operazione militare speciale russa in Ucraina, ma non è diventato un cobelligerante, mandando giustamente a quel paese il comico di Kiev che, infatti, ha rinunciato a criticarlo.

Non dobbiamo indebitarci per l'Ucraina e, ancora meno, dobbiamo metterci sulla linea del fuoco o della carenza di gas, per compiacere il comico di Kiev.

Non è la nostra guerra, non è il nostro interesse.

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