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20 aprile 2022

Critica Putin, ma Draghi continua a ridurre la libertà dei cittadini

Draghi, in una riuscita imitazione del peggior presidente della repubblica che mai abbiamo avuto (Scalfaro), ad ogni conferenza stampa agita il ditino ammonitore per bacchettare una volta Putin, un'altra Erdogan, un'altra ancora Orban ma, come raccontano Esopo e Fedro nelle loro favole, vede i difetti altrui, ma non quelli, ben peggiori, che lui ha nella sua sacca dietro le spalle.

O, se vogliamo richiamare un proverbio popolare, vede il granello di sabbia nell'occhio altrui e non la trave nel proprio.

Draghi è presidente del consiglio (senza essere mai stato investito da un voto popolare) da 14 mesi, poco più di un anno ed abbiamo già conosciuto, per mano sua:

- l'obbligo vaccinale

- il green pass che discrimina gli Italiani (ma non i clandestini e neppure i profughi ucraini)

- la perdita dello stipendio per gli Italiani ultra cinquantenni che non si vaccinano;

- le limitazioni alla circolazione con la scusa del virus cinese;

- l'obbligo di tenere i condizionatori a non meno di 25 gradi (l'obbligo di tenere il riscaldamento a non più di 20 gradi già c'era, imposto da Forlani negli anni novanta, ma non dubito che Draghi ridurrà ancora la temperatura manu militari);

- l'obbligo di ridurre la circolazione del contante;

- l'entrata in guerra agli ordini di Washington e sotto dettatura di un attore comico residente a Kiev.

L'invasività di uno stato nemico da tempo degli Italiani, con Draghi è arrivata a livelli sovietici o cinesi.

Anche per la complicità che alcuni cittadini, volendo mostrarsi più realisti del re, pongono in atto, prestandosi anche a delazioni in perfetto stile Stasi.

E nell'elenco non ho aggiunto la riforma del catasto e la rivalutazione degli estimi che ci farà pagare molto di più per la casa e le tante voci che vorrebbero in preparazione una patrimoniale europea su conti, titoli e case per finanziare la guerra di Draghi e del signor Puzzetta da Washington.

E' inutile che Salvini e Berlusconi si incontrino ad Arcore, se lasciano i loro ministri ad affiancare un simile governo.

Draghi, prima verrà cacciato e meglio sarà per tutti, anche se dobbiamo aspettarci una strenua resistenza da parte del pci/pds/ds/pd che, quanto a vessare gli Italiani, penalizzarci, sottrarci risparmi, non è secondo a nessuno.

Che a dirigerlo ci sia Letta o uno qualsiasi dei suoi predecessori e, infatti, il maggior sostenitore di Draghi è proprio il partito erede di pci e dc, di Stalin e dell'Inquisizione.

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