Il parlamento europeo, inutile, ridondante e costoso, non decide, ma è sempre un organismo che altera i rapporti tra gli stati.
All'interno del parlamento ci sono eletti che guardano (giustamente) all'interesse delle rispettive nazioni, ma ci sono anche quelli che credono di essere chiamati da Dio a "fare l'Europa" e, purtroppo, gli italiani sono massicciamente tra questi, tranne qualche eccezione (di cui mi viene in mente il solo nome di Francesca Donato, anche se sono convinto che tra leghisti e Fratelli d'Italia ci sia ancora qualcuno che guarda all'Interesse Nazionale).
Nella sua inutilità, ridondanza e costo, il parlamento europeo vota proposte che, fortunatamente, il più delle volte restano lettera morta.
Altre volte, purtroppo, incidono divenendo la foglia di fico dietro la quale l'Unione del Male si nasconde per assumere iniziative e provvedimenti devastanti per i Popoli e le Nazioni europee.
Così il parlamento europeo ha votato per l'ingresso dell'Ucraina nell'unione, sta elaborando un progetto per una patrimoniale su conti, titoli e case per pagare la guerra alla Russia e ugualmente ha elaborato una direttiva che imporrebbe ai social media di intervenire contro la libera espressione delle opinioni.
Perchè tale è la richiesta (che sarà accolta con entusiasmo da Facebook, Twitter e altri che già di loro pensano a censurare e imporre il bavaglio alle opinioni non conformi alla narrazione del potere) di intervento contro quelle che chiamano le "fakenews", quando tutti sappiamo che le uniche "fake news" sono contenute nella manipolazione dei fatti e nella descrizione a senso unico di quel che accade in Ucraina come per la diffusione del virus cinese.
In parole povere il parlamento europeo si distingue per voler istituzionalizzare le menzogne, imponendo una unica narrazione e volendo escludere qualsiasi altra versione che non sia quella che torna comodo al potere.
Non vedo nulla di differente da quello che accadeva nell'Unione Sovietica e che era combattuta con il samizdat e il samizdat contemporaneo sono i tanti canali, da Telegram a Vk dove, ancora, è possibile esprimersi senza censure.
Nessun commento:
Posta un commento