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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

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26 aprile 2022

Il corto circuito dei cattocomunisti

Se si parla di resistenza, non ci si può non riferire all'elettricità, dove il corto circuito è sempre dietro l'angolo.

Ed è ciò che è accaduto ai cattocomunisti nel giorno della loro festa, il 25 aprile, quando sono sembrati ratti impazziti alla ricerca di una via di fuga.

Chi urlava "pace" e chi affermava che per la pace bisognava armare fino ai denti il comico di Kiev.

Immemori delle battaglie del 1948, hanno pure portato in piazza le bandiere della Nato e quelle degli Stati Uniti, forse in una tardiva resipiscenza, riconoscendo che solo la presenza delle truppe angloamericane hanno portato alla sconfitta l'Italia di Mussolini e senza quelle non ci sarebbe stata alcuna resistenza.

Il tutto dopo la ola per la vittoria di Macron in Francia, cioè di un candidato che venti anni fa sarebbe stato spregiativamente definito di destra per la sua politica spregiudicata contro i lavoratori e le politiche sociali.

Dietro la bolsa e stantia retorica antifascista, si è evidenziato il vuoto ideale, morale, politico della sinistra, capace solo di pretendere restrizioni e tasse, ma totalmente inadatta a definire un progetto di società nazionale per il futuro, che dia Benessere e Sicurezza agli Italiani.

Tale vuoto dovrebbe essere riempito dal Centro Destra o, almeno, da una coerente coalizione che faccia del Nazionalismo, dell'Identità Nazionale, del Liberalismo economico, della Sovranità Nazionale (politica, militare, monetaria, energetica, alimentare) il fulcro di una proposta quanto mai concreta e favorevole agli Italiani.

Purtroppo, ne avremo modo di scrivere, vediamo quello che nel 1994 salvò l'Italia dalla "gioiosa macchina da guerra" comunista, pomiciare con i suoi aguzzini e i suoi ministri diventare i più sadici pretoriani di Draghi.

Chi negli anni scorsi sembrava avesse le capacità per dare sostanza all'anima popolare e nazionalista dell'Italia, dopo una serie di scelte scellerate (entrare nel governo Draghi con i cattocomunisti, restarci nonostante la dittatura sanitaria e le prese di posizione da belligerante di Draghi, fare un ridicolo viaggio della pace in Polonia) sembra essersi accucciato, in attesa di ottenere l'assoluzione dai processi imbastiti contro di lui per aver fatto quello che tutti noi gli chiedevamo di fare: bloccare i clandestini e le ong che ce li scaricano in casa.

Mentre il terzo partito della coalizione, che pure ha ottenuto cospicui guadagni nelle intenzioni di voto per una maggior coerenza che l'ha portato a restare fuori dal governo Draghi, ha assunto alcune posizioni incomprensibili, come appoggiare il comico di Kiev o dissociarsi da Marine Le Pen.

Non val la pena di parlare degli zero virgola, almeno finchè resteranno separati.

Il primo partito di Centro Destra che saprà raccogliere con decisione e determinazione, anche nelle espressioni verbali, la bandiera del Nazionalismo, della Libertà, della Sovranità, della Identità e della Indipendenza Nazionale, senza alcuna concessione al mainstream, quello sarà il perno sul quale fare leva per riscattare questa nostra Italia piegata dalla paura, da "istituzioni" malamente rappresentate e dalla partecipazione all'Unione del Male contro i propri stessi interessi.

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