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12 settembre 2022

L'Interesse Nazionale

Letta e Mattarella non perdono occasione per infilare nei loro discorsi una frasetta per demonizzare il Nazionalismo, additandolo come un qualcosa di negativo e contrapponendolo all'europeismo o, meglio, all'unionismo (che è cosa diversa dall'essere europei).

Si capisce quindi come l'Italia si approcci ad ogni questione che viene affrontata in sede unionista, dalla gestione dell'agricoltura (quote latte, aggressione al vino, all'olio d'oliva, al parmigiano reggiano etc.) a quella dell'imigrazione.

Montanelli scrisse che in Europa i francesi ci entravano da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei.

Avrebbe fatto meglio a scrivere che gli italiani di Prodi e Ciampi entravano in Europa da coglioni, perchè così fu, così è stato e così è tuttora, con l'aggravante che, durante i governi Berlusconi, quando il Cav provò ad affermare quanto meno il carattere paritario dell'Italia con Francia e Germania nel dirigere l'unione, la sinistra, oggi divisa in tre (Letta, Conte e Renzenda), ha sempre retto il gioco anti italiano di Francia e Germania pur di danneggiare il governo di Centro Destra.

Esattamente come si appresta a fare con il presidente della Puglia Emiliano che ha dichiarato di voler far sputare sangue al prossimo governo di Centro Destra.

Se le tre sinistre si preparano ad un autunno caldo, danneggiando l'Italia e gli Italiani, con l'unico scopo di abbattere il probabile governo di Centro Destra e favorire così Francia e Germania (e gli altri stati dell'unione), trovo confortante la decisione con la quale ieri la Meloni abbia ribadito che per l'Unione del Male "la pacchia è finita" perchè se gli Italiani daranno al Centro Destra una maggioranza stabile, l'Italia siederà nei consessi internazionali per difendere l'Interesse Nazionale.

Sarebbe una svolta epocale nell'approccio sistematico alla politica internazionale.

Cosa mi porta a credere che con la Meloni il discorso cambierebbe rispetto ai tentativi di Berlusconi ?

Pochi elementi, ma significativi.

La Meloni non ha aziende di famiglia da difendere dalle aggressioni di magistratura e delle tre sinistre.

Fratelli d'Italia non è all'interno di un partito europeo come il ppe da anni colluso con i socialisti con i quali si spartisce il voto e le poltrone (basta guardare all'indecente staffetta che da tre legislature avviene alla presidenza del parlamento europeo).

Fratelli d'Italia, anzi, appartiene a quel coordinamento di partiti (e, per di più, lo presiede) che ha i suoi punti di forza in governi che, pur rappresentando nazioni più piccole della nostra, hanno sempre mantenuto una loro dignità nell'affermare gli interessi nazionali (Polonia, Repubblica ceca) ed ha un potente alleato nel partito conservatore britannico, cioè il partito che ha consentito al Regno Unito di liberarsi dai lacci e lacciuoli di Bruxelles.

Non è impensabile che la capacità politica della Meloni riesca a coalizzare all'interno dell'unione tutti quegli stati ai quali sta stretto il dirigismo di stampo sovietico e le scelte folli della Von der Leyen e sodali, mentre gradirebbero un ritorno al Mercato Comune Europeo, dove creare un libero spazio commerciale ed economico, senza alcuna interferenza nelle scelte più strettamente politiche degli stati nazionali.

Ma, soprattutto, trovo rassicurante il fatto che si parli così espressamente di difesa degli Interessi Nazionali, una locuzione che Letta e Mattarella hanno da tempo dimenticato.

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