Ripetutamente a Bologna vengono presi di mira i banchetti elettorali di Fratelli d'Italia, esattamente come fino alla crescita della Meloni, venivano presi di mira quelli della Lega e, prima ancora, quelli di Forza Italia.
I manifesti elettorali, anche se ormai credo servano a poco e, anzi, credo si potrebbe smettere di spendere soldi per i tabelloni di propaganda e per stampare quei manifesti, vengono stracciati, ma solo quelli di Fratelli d'Italia, della Lega e di Forza Italia.
Tutto è documentato in internet, con filmati e fotografie, oltre a poterlo constatare di persona, passeggiando per la città.
Ma non è solo Bologna.
Ieri Giorgia Meloni ha pubblicamente denunciato il fatto che in cinque suoi comizi si infiltrano contestatori che, sistemati in mezzo alla piazza dei sostenitori, urlano insulti e, con ogni evidenza, provocano cercando una reazione violenta per poi strumentalizzare il fatto.
La Lamorgese, già in precedenza coinvolta, non ha fatto nulla, mantenendo la medesima linea che ha adottato contro l'invasione delle orde di clandestine scaricate nei nostri porti, da lei stessa voluti tenere aperti, dalle ong e poi lasciate sciamare per tutto il territorio nazionale.
Poco prima della denuncia della Meloni, commentando un tweet della Santanchè che denunciava l'ultima provocazione a Bologna contro un banchetto elettorale di Fratelli d'Italia, avevo proprio commentato che per me si trattava di provocatori, alla ricerca di una reazione, per poi gridare "Fascisti !".
A parte il fatto che un simile comportamento rende manifesta la pochezza (la nullità !) di argomenti da parte dei cattocomunisti, viene meno il rispetto dovuto a chi svolge una attività liberale come esprimere una opinione e poterla portare a conoscenza del prossimo.
E' lo stesso comportamento dei conduttori radiotelevisivi di sinistra che non consentono a chi non esprime concetti a loro graditi, di completare il suo ragionamento, li interrompono, parlano sopra le loro parole e, quando proprio non sanno cosa fare, chiamano la pubblicità.
Personalmente sono contrario ai piagnistei e favorevole a conquistare sul terreno gli spazi politici, ma io non ho la responsabilità di un partito e di una comunità come ha la Meloni che continua ad invitare alla calma e a non reagire alle provocazioni.
Votare per l'Interesse Nazionale è votare anche per una gestione dell'ordine pubblico che non solo respinga i clandestini e le ong, ma garantisca a chiunque il diritto di esprimere le proprie opinioni e di portarle a conoscenza dei Compatrioti.
Nessun commento:
Posta un commento