Il conduttore di una trasmissione faziosa, oggi chiede alla Meloni di non discriminare chi è dalla parte perdente, praticamente le chiede di non agire come hanno fatto lui ed i suoi sodali.
Un sopravvalutato editorialista ed ex direttore di quotidiani oggi scrive contestando alla Meloni di stare accelerando i tempi senza attendere la liturgia quirinalizia con le consultazioni, l'incarico con tanto di "paletti" sui numeri della maggioranza e sul programma, dimenticandosi che il Popolo, questa volta, si è pronunciato dando una chiara maggioranza al Centro Destra e che Mattarella non deve fare altro che rispettarne la volontà, senza interferire.
Si capisce quindi perchè il popolo della sinistra, che si è bevuto per anni, le elucubrazioni di costoro, sia rimasto stordito dall'esito del voto e reagisca male, da un lato vomitando insulti con la bava alla bocca, minacciando (ma, purtroppo, non mantenendo) di auto esiliarsi e, dall'altro, chiudendosi in un silenzio luttuoso che potrebbe addirittura superare il periodo di tre settimane di lutto del Regno Unito per la morte della Regina Elisabetta II.
Nel frattempo la Meloni continua nel suo silenzio, interrotto solo da brevi messaggi perchè costretta dalle invenzioni di stampa tendenti a seminare zizzania tra alleati e a dividere gli elettori dai vertici.
Purtroppo gli sconfitti, invece di astenersi dall'assumere iniziative, cercano di imporre le loro ultime volontà.
Così il peggior ministro della sanità che abbiamo mai avuto (in realtà se la gioca con la Bindi e la Lorenzin) con un colpo di mano, due giorni prima della decadenza dell'obbligo di mascherina, proroga per un altro mese tale obbligo negli ospedali e nelle rsa.
Ancora più grave il comportamento del più inetto ministro degli Interni della Storia unitaria (in realtà, anche la Lamorgese se la gioca con Napolitano e la Russo Iervolino) che, dopo aver squallidamente atteso la fine dei giochi elettorali (non sia mai che venisse eletta !) ha licenziato il vice questore Nunzia Alessandra Schillirò la cui unica colpa è stata quella di esprimere, mentre era fuori servizio, le sue idee contrarie a green pass e vaccinazione obbligatoria.
Quei due personaggi, che uniti ad altri che hanno manifestato la loro totale inadeguatezza (e viene a tutti in mente il nome di Di Maio che, almeno, adesso piange in silenzio e lontano dalle telecamere) usano il loro residuo potere per creare ulteriori difficoltà a chi succederà loro, che dovrà prendere in esame la richiesta di rivedere tali decisioni.
Il silenzioso lavoro della Meloni, però, che stride fortemente con la cacofonia rumorosa degli sconfitti, mi induce a sperare che possa elevarsi a motto del nuovo governo un vecchio detto latino che a me è molto caro: suaviter in modo, fortiter in re.
1 commento:
Stasera, per la serie "te la sei cercata", rete 4 per il tramite di Giuseppe Brindisi, l'hanno svillaneggiata e messa alla berlina. E sempre il TG4 ha descritto la ministra del licenziamento e dei barconi a tutte le ore del giorno e della notte, come una "mite ministra". Sempre per la serie, in cauda venenum, Draghi prima di uscire di scena ha innescato tutte le sue mine e tutti i suoi trappoloni: la legge di bilancio e la rinomina del Comitato Tecnico Scientifico con la riconferma di chi c'era già in questi due anni. In primis, il robot Franco Locatelli. La Meloni, dovrà stare molto attenta e gradualmente, una volta insediato il governo, procedere a uno spoil system.
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