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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

23 settembre 2022

La migliore opportunità

Questa mattina ascoltavo le trasmissioni che si sono succedute fino al giornale radio delle sette e successivo giornale radio regionale.

L'aspetto che ho colto in evidenza oggi è quello delle "priorità".

Viene intervistato il portavoce italiano dei gretini e per lui la priorità che manca nei programmi dei partiti è la "lotta al cambiamento climatico".

Poco dopo ascolto l'intervista ad un sindacalista per il quale il primo punto del nuovo governo deve essere la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ancora altri servizi e ascolto l'imprenditore che chiede al prossimo governo di fare il primo provvedimento sul costo dell'energia che mette in ginocchio le imprese italiane.

Non può mancare la voce femminile che, denunciando le violenze contro le donne, chiede come primo atto del nuovo governo un severo provvedimento contro i cosiddetti "femminicidi".

In ogni trasmissione c'è una "priorità" diversa, perchè chiunque lavori in un settore ha ben in mente le SUE necessità e anche chi non lavora ma resta svaccato sul divano ha la sua priorità che si chiama reddito di cittadinanza.

Ecco perchè serve la Politica, per dare ordine alle priorità e scegliere cosa fare subito, cosa fare a medio termine, cosa non fare mai e cosa dovrebbe essere cancellato dal nostro ordinamento.

E la Politica la determiniamo noi con il nostro voto, un voto che il 25 settembre potrà determinare una svolta epocale e, quindi, un voto che non può e non deve andare disperso, come scrive mirabilmente oggi Marcello Veneziani ne La Verità, articolo che presumo sarà domani integralmente disponibile sul suo sito.

Articolo che mi ha anche costretto a cambiare il titolo del mio commento, troppo simile al titolo del suo articolo che è "Chance storica per la Meloni e la destra: questa non è l'ora dei dubbi" ed il cui incipit sottoscrivo senza riserve: "Dai, per una volta, chiudiamo gli occhi, sospendiamo lo spirito critico e diciamo: speriamo che vinca Giorgia Meloni".

Veneziani sa, come sappiamo tutti noi, che non mancano motivi di critica, del resto non siamo tutti uguali e, come abbiamo visto, ognuno di noi ha le sue priorità, simpatie, esperienze, però "non possiamo proprio ora voltare le spalle, tirarci indietro, anche se gli impulsi e i motivi non mancano" perchè "o vince la Meloni con la sua coalizione o tornano loro, i governi arcobaleno a guida euro-tecnica ed egemonia pd".

L'articolo prosegue ricordando gli anni, i decenni di opposizione e poi il governo al seguito di Berlusconi e annotando che questa volta, per la prima volta, la Destra potrebbe essere, con la Meloni, protagonista.

Veneziani conclude esortando a sostenere e votare Giorgia Meloni e la sua coalizione sospendendo fino alla chiusura delle urne "i conti, i se, i ma, speriamo in un risultato senza precedenti. Poi riapriremo le bocche e riprenderemo i discorsi interrotti.".

Veneziani ha ragione, votiamo per il Centro Destra per dare una speranza al futuro, nostro, dei nostri figli e nipoti, della nostra Patria, ma anche per conseguire, dopo anni di opposizione, quel risultato per il quale molti nostri anziani, che non ci sono più hanno sacrificato anni della loro esistenza e talvolta anche la vita.

Questa mattina, all'angolo tra viale Carducci e via Mazzini in Bologna, ho visto appeso agli scuri di una finestra dell'ultimo piano un enorme cartello con su scritto "Ho un'amica di nome Giorgia. E' Fascista. Un caso di omonimia".

Il proprietario o l'inquilino ha tenuto a fare sapere alla cittadinanza che considera la Meloni "Fascista".

Ecco, domenica voterò Fratelli d'Italia anche perchè, quanti più voti otterrà Fratelli d'Italia e tutto il Centro Destra, tanti più travasi di bile colpiranno gli invasati come l'autore del cartello.

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