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29 maggio 2023

Contro gli eccessi fiscali


Non mi sembra che nel Centro Destra si sia dato sufficiente rilievo alla affermazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha ribadito come intenda utilizzare la riforma fiscale preannunciata per rendere meno nemico il fisco per i cittadini.

Mi è piaciuto, che voglio considerare riferito anche alle continue vessazioni e agli adempimenti a catena cui siamo obbligati, il termine di "pizzo di stato".

Se uno sbaglia qualcosa nella sua dichiarazione dei redditi o se modifica il 730 (magari perchè è il fisco stesso che nel precompilarlo omette - pur dichiarando di averli rilevati - alcune nuove detrazioni individuali) allora, come minimo, si viene chiamati davanti ad un impiegato che, con atteggiamento inquisitorio, ci tratta come se fossimo pericolosi evasori.

Spesso vengono inviate ingiunzioni per poche decine di euro che, pur di non dover perdere tempo a cercare documenti e chiedere appuntamenti, uno paga e archivia.

L'unica cosa condivisibile del settennato presidenziale (peraltro da dimenticare) di Scalfaro, fu la definizione di fisco lunare per le nostre dichiarazioni dei redditi.

Non è accettabile che ci si debba recare da un commercialista o da un caf per poter presentare la dichiarazione dei redditi per evitare eventuali successive richieste di chiarimenti, magari dopo tre, quattro, cinque anni quando le ragioni di una scelta sono ormai dimenticate.

La precompilata è stato un grandissimo passo in avanti, ma permane tuttora incompleta e ancora troppo "lunare" per la chiarezza della compilazione in caso di modifiche (soprattutto equivoche sono certe avvertenze che sembra non tengano conto della dichiarazione complessiva pur compilata dallo stesso programma ministeriale).

E che dire del profluvio di scadenza, imposte, tasse, dietro alle quali noi cittadini versiamo continui rivoli di denaro che diventano un oceano che non si capisce bene che fine faccia, visto che lo stato è costantemente a debito e alla ricerca di altri soldi (nostri) ?

Tari, Imu, le bollette bimestrali di gas, luce, acqua, il canone rai, il bollo auto e poi ancora la tassazione dei risparmi, la tassazione sulle transazioni finanziarie, la tassa sui depositi, la tassa sui guadagni di borsa.

Troppo denaro e in troppe circostanze lo stato viene a ravanare nelle nostre tasche e quindi ben venga, e si dia il giusto risalto, la dichiarazione di principio di Giorgia Meloni contro il pizzo di stato.

E, come per il respingimento dei clandestini, fra cinque anni saranno le tasse, l'altra gamba che potrà decidere se confermare la Meloni e il Centro Destra per altri cinque anni o se dovremo riconoscere che con il voto non si esce dallo stato padrone.


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