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26 maggio 2023

Quando la Destra sbaglia tattica

La Destra, in senso lato, nel mondo è in crescita.

Lo certificano i voti elettorali e lo confermano le isteriche reazioni delle consorterie affaristico finanziarie e degli organi di stampa di loro proprietà.

Purtroppo, a fronte di una situazione come quella in Italia, dove le varie anime del Centro Destra hanno un percorso comune da trent'anni e, vincendo le elezioni, non ci sono problemi insormontabili, tranne una eccessiva prudenza nel prendere possesso delle leve del potere (l'Annunziata, ad esempio, la si doveva cacciare e non consentirle di dare le dimissioni di sua volontà), altrove il percorso che ha portato Silvio Berlusconi prima e Giorgia Meloni oggi a Palazzo Chigi, non è ancora conosciuto.

In Grecia il partito (popolare) del Primo Ministro Mitzotakis, che in cinque anni ha cominciato a riparare ai danni dell'estremista di sinistra Tsipras che, dopo tanti proclami e chiacchiere, si è genuflesso davanti all'Unione del Male, ha vinto con il 40% dei voti le elezioni politiche, conquistando 146 seggi su 300, ma con una folle tentazione di tornare al voto per puntare alla maggioranza assoluta.

Quando sarebbe sufficiente accordarsi con il partito di Destra, in una riedizione della stessa maggioranza di governo italiana e futuribile nel parlamento europeo, che ha conquistato 16 seggi.

Con il rischio di mettersi nelle condizioni di doversi accordare con i socialisti del Pasok se fallisse l'obiettivo a giugno.

Negli Stati Uniti ancora peggio.

Ron De Santis, ottimo governatore della Florida che per tutta la durata della pantomima del virus cinese ha tutelato la libertà dei suoi cittadini contro i tentativi di imporre la dittatura sanitaria e che è in prima linea a difesa della vita contro la distorta mentalità che considera l'aborto un diritto e addirittura una conquista, si è candidato (con una rovinosa - dal punto di vista tecnico - esibizione su Twitter) nelle primarie repubblicane contro Trump.

Un gravissimo errore perchè divide un partito e due candidati che potenzialmente potrebbero presentarsi assieme come presidente e vice, considerando che De Santis è di gran lunga più giovane di Trump e non avrebbe alcuna difficoltà a subentrargli.

Possiamo sperare che Trump e De Santis, facciano come Reagan e Bush (padre) nel 1980.

Reagan vinse le primarie e scelse Bush, suo principale antagonista, come Vice, assicurando dodici anni consecutivi di Casa Bianca al GOP.


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